martedì 29 settembre 2009

Amores nuevos, viejos y de medio uso, il nuovo cd di Sergio Vargas

E' uscito Amores nuevos, viejos y de medio uso, il nuovo album di Sergio Vargas, grande merenguero dominicano. Il nuovo cd è composto da 15 brani, tra cui vi sono alcuni duetti molto interessanti, come quello con Fernando Villalona nella canzone Pa' Villa, quello con Tito Nieves nella canzone Que Más Daría, e quello con Oscar de León in Juanita Morel.
Ecco la tracklist completa del nuovo cd di Sergio Vargas:
1. Pa' Villa
2. Dime Coraz
ón
3. Lo Eres Todo

4. Lo Que Un Día Fue
5. Mi Morena
6. Pero Que Va
7. Se Acabo
8. Te Solté
9. Te Quise De Mas
10. El Masoquista
11. Dijo De Mí
12. Como Porro Y Gato
13. Juanita Morel
14. Que Más Daría
15. Vivo Por Ella

martedì 22 settembre 2009

Il rebetiko, o rebetika, la musica greca anarchica degli emarginati

Pare che il nome rebetiko, o rebetika, derivi dalla parola turca rembet, che significa "fuorilegge". Già questo incomincia a far capire qualcosa sulle origini di questo genere musicale, che si diffuse in Grecia all'inizio del secolo scorso, quando, dopo la sconfitta dei greci in Turchia, milioni di greci dell'Asia Minore furono costretti a trasferirsi in Grecia. Essi andarono a vivere nelle baraccopoli intorno alle grandi città, insieme agli emarginati che già le popolavano. Lì, nei tekedes, ritrovi musicali dove si fumava e si beveva, e nei cafè aman, caffè musicali di origine mediorientale, si suonvano e si cantavano rebetikos, con l'accompagnamento strumentale del bouzouki, delle baglamàs, delle tzouràs, della chitarra e del violino. Nei rebetikos si parlava di amore, di emarginazione, della difficoltà della vita, e si cantava contro il potere costituito. E' questo aspetto anarchico e anti-sistema che costituisce uno degli ingredienti più importanti del rebetiko. A causa del contenuto dei suoi testi, il rebetiko, ora considerata una musica popolare e tradizionale greca, fu addirittura censurato per un certo periodo di tempo, prima della seconda guerra mondiale, sotto il generale Metaxas, per i suoi testi che erano considerati volgari e pericolosi. I rebetes, coloro che cantano e suonano rebetikos, sono anti-conformisti che spesso parlano in slang e che stanno dalla parte degli emarginati e dei poveri, anche se talvolta essi non lo sono. Tra i rebetes più importanti della musica greca vi sono Markos Vamvakaris, considerato il padre della rebetika, di cui si possono vedere alcuni video qui, Vassilis Tsitsanis, che si può ascoltare e vedere in questi video. Altri cantanti famosi di rebetiko sono Kaldaras, Hiotis, Papaioannou, Bellou, Dalaras e Payumptzis. Per chi volesse conoscere meglio il rebetiko, o rebetika, questi e questi sono alcuni video in cui lo si può ascoltare.

martedì 15 settembre 2009

I Kalyi Jag, gruppo ungherese di musica zingara

Si sono formati nel 1978 a Budapest e si chiamano Kalyi Jag, che nella loro lingua significa Fuoco Nero. E' un gruppo di giovani zingari che vengono dalla contea di Szatmár, in Ungheria, e che va in giro per il mondo a far conoscere la musica zingara. Nel loro repertorio si possono ascoltare i brani musicali più famosi della tradizione zingara, a partire da quelli della regione ungherese da cui essi provengono. Essi non solo interpretano canzoni e testi scritti da altri e appartenenti alla tradizione musicale ungherese, ma cantano anche testi scritti da loro, talvolta partendo da testi più famosi della canzone ungherese e zingara. Il tutto spesso e volentieri in lingua nativa. Spesso i Kalyi Jag si esibiscono anche con gruppi zingari di altre parti del mondo, offrendo cosi agli ascoltatori tutto il panorama ricco e variegato della storia musicale del popolo zingaro. Il loro lavoro musicale è costantemente accompagnato da ricerche scientifiche sulle tradizioni musicali da cui essi attingono. Nei loro concerti si può notare come le onomatopee fungano come da contrabbasso e la ripetizione di sillabe e di brevi parole come una sorta di basso continuo, come il rullo di un tamburo. L'accompagnamento ritmico nei concerti è scandito dalle dita che schioccano e i piedi che battono il tempo. Come strumenti, i Kalyi Jag usano sia strumenti noti come la chitarra, i tamburi e il mandolino, sia oggetti della vita quotidiana, come cucchiai di legno e bidoni, come facevano gli tzigani un tempo, quando non avevano i mezzi per procurarsi gli strumenti veri e propri. Canzoni melodiche e lente si alternano nei loro concerti a musiche incalzanti e molto ballabili. Tra i loro album più famosi si possono ricordare Gipsy Folk Songs from Hungary, del 1989, Karingszo Me Phirav, del 1994, O Suno/The Dream/Áz Alom, del 1995, e Romano Kamipo/Gipsy Love/Cigány szerelem. Per conoscere meglio i Kalyi Jag, queste sono le pagine web, anche in inglese, con la loro storia, i loro cd e le loro canzoni, mentre questi sono alcuni video con loro canzoni o loro esibizioni, tra cui si consiglia la visione del video di Luma maj, una canzone caratterizzata da un ritmo in crescendo e molto coinvolgente.

martedì 8 settembre 2009

Jocaycu, gruppo di danze folkloristiche colombiane

Il loro obiettivo è quello di far conoscere, nella loro terra e in tutto il mondo, le danze folkloristiche della Colombia in quanto elementi della ricchezza e della vivacità culturale di quel paese. Si chiama Jocaycu ed è si è formato nel 1995 per iniziativa di alcuni studenti dell'Institucion Educativa Joaquin de Cayzedo y Cuero di Cali, città colombiana. Da allora numerose sono state le esibizioni nazionali e internazionali di questo gruppo, che risulta attualmente composto da circa 200 ballerini di diversa età. Jocaycu vuole essere anche una scuola di ballo per tutti i ragazzi e i giovani che vogliono imparare a ballare le danze tipiche del proprio paese; un modo anche per trasmettere a questi ragazzi e a questi giovani le loro radici non solo musicali, ma anche culturali. Nel repertorio del gruppo si trovano moltissime danze tipiche della Colombia, che si possono suddividere in 3 grandi gruppi a seconda della regione da cui provengono. Il primo gruppo è costituito dalle danze che si ballano in quella regione della Colombia che dà sul Pacifico: Abozao, Andarele, Bambazú, Bonifacia, Buluca, Bunde, Caderona, Currulao, Guayabita, Jota Careada, Jota Redonda, Manteca, Mazurca, Moña, Pasillo negro, Paula, Pilón, Pizón, Punto. Il secondo gruppo di danze comprende i balli tipici della regione atlantica della Colombia: Bullerengue, Ciempiés, Diablos y espejos, Cumbia, Farotas, Gaita, Garabato, Pilandera, Sere sesé. Infine tra le danze rappresentate dai Jocaycu ci sono quelle delle regioni interne della Colombia: Bambuco, Caña, Pasillo, San juanito, San juanero. Per chi volesse conoscere meglio i Jocaycu, questo è il loro sito, mentre questi sono alcuni video con loro esibizioni.

martedì 1 settembre 2009

Rabih Abou Khalil, grande musicista libanese suonatore di oud

Il suo nome è Rabih Abou-Khalil, il suo strumento è l'oud, un piccolo strumento a corda simile al liuto, e il suo mestiere è quello di comporre musica. Nato e cresciuto in Libano, questo artista ha studiato oud al conservatorio di Beirut, prima di trasferirsi in Germania, dove ha studiato anche flauto all'Accademia di Musica di Monaco. Fin dalle sue prime composizioni, Rabih Abou-Khalil ha mescolato i ritmi dell musica araba e medio-orientale a quelli del jazz, del rock e della musica classica. In questo modo il suo oud è diventato uno strumento di world jazz, ed ha suonato con grandi virtuosi del jazz mondiale, come Steve Swallow and Glen Moore. Al suo attivo già diversi cd, come Nafas, del 1988, Al-Jadida e Blue Camel del 1992. Del 1995 è invece il suo Arabian Waltz, un'incalzante ed emozionante composizione. Nel 2004 esce Morton's Foot, dove lavora con gli italiani Luciano Biondini e Gavino Murgia a pezzi che uniscono sonorità orientali come quelle dei canti tibetani a ritmi più europei. Journey to the Centre of an Egg, del 2005, è invece un cd con musiche suonate da un trio composto da oud, pianoforte e batteria. L'ultimo cd di questo grande artista libanese è uscito nel 2008 e si chiama Em portugues, con la canzone Como um rio cantata in portoghese. Per conoscere meglio Rabih Abou-Khalil, questo è il suo spazio su MySpace, dove si possono ascoltare alcune sue canzoni, mentre questi sono alcuni suoi video.