martedì 24 novembre 2009

Kulintang, la musica tradizionale filippina

E' una musica tipica delle Filippine, soprattutto delle isole meridionali dell'arcipelago filippino, zone di Maranao e Maguindanao in particolare, ma essa è diffusa anche in altre isole delle Filippine e in altre zone del sud est asiatico. Si chiama kulintang, anche se il suo nome può subire variazioni a seconda di dove essa si sia sviluppata. Si tratta di una musica basata sull'uso di uno strumento musicale tradizionale particolare, composto da tanti gongs di dimensioni diverse, posti orizzontalmente su un basamento di legno, sopra a delle corde. I gongs possono essere fatti in bronzo o in ottone e hanno una forma che le fa assomigliare a delle pentole con coperchio e manopola. Questi gongs vengono suonati con delle bacchette di legno o di bambù. La musica kulintang è molto antica e anche se non ci sono teorie certe sulla sua origine, essa sembra essere arrivata dall Cina nei primi secoli d.C. Pertanto essa ha caratterizzato la cultura filippina prima dell'arrivo delle grandi religioni e dell'influenza delle potenze coloniali europee. Questa musica sembra che avesse originariamente una funzione sociale aggregatrice, in quanto essa era usata per allietare ospiti e amici nelle case, per trovarsi e passare del tempo insieme nei villaggi, nelle piazze e nelle strade, per eventi sociali e personali importanti come feste di famiglia e matrimoni, e anche per parate e festività nazionali. Curioso era anche un uso che sembra ne venisse fatto in antichità, per comunicare a distanza, attraverso segnali sonori chiamati apad, generati proprio dalla percussione di questo strumento. Oggi ci sono diversi gruppi folkloristici che suonano musica kulintang, ma nelle Filippine di un tempo essa veniva suonata non solo da musicisti professionisti, ma anche da tutti quelli che partecipavano al momento di convivialità. Si suonava seduti per terra, o accovacciati, o seduti su una sedia, e chi la suonava, oltre a divertire gli altri, poteva mettersi in evidenza per un attimo in un contesto sociale. Questo video mostra bene il senso originario della musica kulintang nelle Filippine, mentre questo video riprende un'esecuzione particolare di un'anziana suonatrice. Oggi, i gruppi che suonano musica kulintang generalmente la suonano, oltre allo strumento da cui essa ha tratto origine, anche con altri strumenti, soprattutto a percussioni. Per scoprire e conoscere meglio la musica kulintang, questi sono alcuni video che riprendono alcune esecuzioni, mentre queste sono alcune immagini dello strumento con cui la si suona.

martedì 17 novembre 2009

Il Gruppo Campanari Città di Bergamo, concerti di campane anche itineranti

Il suono delle campane è la loro passione ed è solo questo suono che caratterizza i loro concerti. Si chiamano il Gruppo Campanari Città di Bergamo e sono una trentina di persone che suonano le campane, alcuni dei quali allievi alla scuola dei campanari più esperti. Questi campanari suonano nei campanili, prevalentemente in Lombardia, sia nei pochi che hanno ancora il sistema manuale, sia in quelli che hanno già il doppio sistema, sia manuale che elettrico. Ma non solo. Dal 1989 essi girano anche con un autocarro con castellatura dotata di 14 campane in bronzo, la più leggera di 16 chili, la più pesante di 220 chili, per portare il suono delle loro campane anche lontano dalle chiese. Le campane dell'autocarro dei campanari di Bergamo sono collegate ad un dispositivo azionato manualmente, sia a tastiera che a corda dai suonatori stessi, con una scala di 12 campane in DO maggiore, una campana in SIb per formare un'ottava in FA e una campana in SOLb per formare un'ottava in SOL e comporre, così, le più svariate melodie. Grazie a questo autocarro il Gruppo Campanari Città di Bergamo può fare concerti itineranti in diverse piazze e strade d'Italia, portando la loro tradizione musicale in altri paesi e altre città della nostra penisola. Dal 1905, anno della fondazione del gruppo, questi campanari hanno fatto conoscere il suono delle loro campane a tantissima gente, e nel 1987 hanno suonato addirittura a Huston, negli USA, in occasione del Columbus Day, anche se il loro palcoscenico preferito rimane sempre il campanile di S.Alessandro in Colonna, quello da cui sono partiti più di 100 anni fa, a Bergamo. Per chi volesse conoscere meglio il Gruppo Campanari Città di Bergamo, questo è il loro sito, dove li si possono sentire anche in alcuni video, mentre questi sono altri loro video.

martedì 10 novembre 2009

Nicola Tommasini, fisarmonicista campano

Nicola Tommasini è nato a Paestum nel 1987 e eredita la passione per la fisarmonica dal padre, che suona a livello amatoriale. Cosi fin da giovane studia questo e altri strumenti, e si diploma al C.D.M.I. (Centro Didattico Musicale Italiano) in fisarmonica e tastiera. L'insegnamento impartitogli da Pasquale Lancuba gli ha permesso di raffinare la sua abilità musicale sia sulla fisarmonica che sulle tastiere, e di vincere diversi concorsi, sia nazionali che internazionali. Lo strumento principale che suona Nicola è la fisarmonica a piano, ma il musicista campano suona spesso, oltre alle tastiere, anche l'organetto e la fisarmonica a bottoni, il cui studio è iniziato in un secondo momento rispetto agli altri strumenti. Oltre a suonare in locali e piazze della Campania, Nicola Tommasini partecipa a un progetto musicale, chiamato Sette Bocche, finalizzato alla diffusione della musica popolare del Sud Italia. Per conoscere meglio Nicola Tommasini, questo è il suo sito ufficiale, mentre questo è il suo spazio su MySpace, dove è possibile anche ascoltarlo in alcune brevi esecuzioni.



martedì 3 novembre 2009

Bakh Yaye Percus, percussioni e musica dei Wolof del Senegal

E' un gruppo di artisti che viene dal Senegal e che risiede in Francia. Si chiamano Bakh Yaye Percus e nei concerti trasmettono, con un insieme vorticoso di percussioni, il cuore pulsante della musica senegalese, e, in modo particolare, della musica del popolo Wolof, etnia principale del Senegal. Oltre ai "normali" tamburi, di vario genere e di varie dimensioni, che danno il ritmo con le loro percussioni, al centro della musica dei Bakh Yaye Percus sta un altro strumento tipico dei Wolof del Senegal, il sabar, fatto di legno e di pelle di capra, che viene suonato con una bacchetta sottile o con una mano sola. Il nome di questo strumento va poi anche a indicare lo spettacolo e la festa che si creano intorno alla musica fatta con esso e con le altre percussioni. Anche il nome del gruppo richiama la sua origine wolof, in quanto esso significa "buona madre", e, secondo il proverbio wolof che "una buona madre rende i bambini buoni", questo nome vuole indicare i buoni valori che il gruppo vuole trasmettere nei suoi concerti: rispetto, coraggio, onestà e lealtà. I Bakh Yaye Percus sono diretti da Cheikh Mbaye Baye, un musicista griot, percussionista, compositore e solista del gruppo. Oltre a suonare in questo gruppo, questo artista senegalese tiene poi diversi corsi di percussioni e danza sia in Francia che in Senegal. Per conoscere meglio i Bakh Yaye Percus, questo è il loro spazio su MySpace, dove è possibile vedere anche alcuni loro video.