giovedì 11 ottobre 2012

I Django Fingers, la musica gitana che viene da Parma

Fanno musica gitana, ma non solo. Per la precisione la loro musica può essere chiamata in 3 modi diversi: Jazz Manouche, Swing Manouche o Gypsy Jazz, dove la parola Manouche sta ad indicare una delle famiglie zingare più importante del continente europeo, e la musica che porta quel nome è la loro musica, un incontro tra la tradizione musicale gitana, già frutto di vari incontri e intrecci musicali, il jazz americano degli anni '30 e il Valzer Musette francese. Ah già... il nome del gruppo... Django Fingers, le dita di Django, tradotto in italiano; dove Django sta per Django Reinardht, grande chitarrista gitano massimo esponente dello swing manouche. Ed è proprio dalle musiche di Django che i Django Fingers sono partiti nella loro avventura musicale parmense. Ma i loro nomi quali sono? Eccoli: Alessandro Ricci, Corrado Caruana e Emiliano Bozzi; il primo e il secondo chitarristi, il terzo contrabbassista. Al loro attivo un disco: il Django Fingers Vol. 1, che contiene sia brani loro originali sia loro interpretazioni di musiche di Django Reinardht. Per chi volesse approfondire la sua conoscenza dei Django Fingers, questa è la loro pagina su Facebook, mentre qui è possibile vedere alcuni video.

martedì 15 maggio 2012

Parranda, musica tipica del Venezuela

Si chiama parranda ed è un genere musicale tipico del Venezuela; anzi, per la precisione, di due stati precisi di questo paese del Sud America: Aragua e Carabodo. Si tratta di una musica che si potrebbe definire afro-venezuelana, a causa degli influssi della musica afro innestati su una tradizione musicale venezuelana. La parranda si suona con diversi strumenti, di cui alcuni molto tipici della zona, ma è il ritmo dato dal tamburo che sembra prevalere nelle esecuzioni di questo musica. C'è da chiarire un aspetto importante sul parranda. Questa parola in America Latina, non sta ad indicare solo un genere musicale venezuelano, ma anche una sorta di festival religioso che si celebra nei giorni del Natale, non solo in alcune zone del Venezuela, ma anche, per esempio, a Porto Rico. Tra le due cose ci sono dei collegamenti, ma sono da considerarsi come due elementi distinti. Per esempio, nei testi della musica parranda si parla non solo di temi religiosi, ma anche di temi legati alle tradizioni folcloristiche locali. In Venezuela, un gruppo musicale che contribuì molto a far conoscere questo genere musicale nel paese sudamericano fu quello chiamato Un solo pueblo, che realizzò il brano abbastanza noto in Venezuela intitolato El Cocuy que alumbra.

martedì 8 maggio 2012

I Chambao con un nuovo cd che porta il loro nome

Esce oggi il nuovo cd dei Chambao, che porta il nome del gruppo e che arriva dopo 5 anni del loro ultimo lavoro discografico. Chambao è un album che contiene 10 canzoni e, come bonus track, il brano Madre Tierra; si tratta di canzoni che rispecchiano lo stile di sempre dei Chambao, con il ritmo del flamenco che si mescola a sonorità contemporanee; in Llévalo contigo, per esempio, il flamenco si unisce al jazz, mentre nel bous track Madre Tierra è il ritmo blues che si incrocia con quello del flamenco. Al cd hanno collaborato anche altri artisti, quali Carles Benavent, Chucho Valdés, Josemi Carmona e Isabel Tamayo. Ecco la tracklist completa del nuovo cd dei Chambao.
1. Al aire
2. Lo mejor pa ti
3. La verdad mentira
4. Miedo por dentro
5. Los sueños
6. El vaivén
7. Beliche
8. Buenos consejos
9. Llévalo contigo
10. Desde mi balcón
11. Madre Tierra
Qui è possibile ascoltare Lo mejor pa ti, il singolo di lancio del nuovo album.

mercoledì 2 maggio 2012

Chambao, il gruppo spagnolo di flamenco chill

Chambao è una parola spagnola tipiga di Málaga, la cittadina andalusa, che sta ad indicare quel capannotto fatto con pali di legno, canne di bambu e foglie di palma dove ci si ripara dal sole e dal vento vicino al mare per riposarsi in santa pace o per cucinare, sempre in santa pace, il pesce appena pescato. Luogo di ristoro, spazio di relax. Cosi vuole essere anche la musica che fanno i Chambao, gruppo musicale nato a Malaga nel 2002 da María del Mar Rodriguez Carnero, Lamari, Daniel Casañ, Eduardo Casañ e altri amici che incominciano a suonare insieme nel barrio di Pedregalejo a Málaga. La loro musica è un misto di flamenco e musica elettronica chill out, da cui l'appellativo di flamenco chill. Come dicono gli esponenti del gruppo, la loro musica cerca di unire la parte più interiore della musica chill out con quella più esterna, da strada, del flamenco.
Al loro attivo già 8 cd. Il primo fu Flamenco Chill, realizzato anche con il contributo del produttore Henrik Takkenberg; gli ultimi due sono stati En el fin del mundo, frutto di un concerto senza pubblico fatto da loro sul ghiacciao Perito Moreno in Patagonia, Argentina, e Chambao, uscito nel 2012. Per chi volesse conoscere meglio i Chambao e la loro musica, questo è il loro sito, mentre qui si possono vedere alcuni video.

martedì 24 aprile 2012

I Cuncordu e Tenore de Orosei, dalla Sardegna al mondo

I Cuncordu e Tenore de Orosei sono un gruppo di cantori e musicisti sardi che propone un repertorio costituito sia da canti sacri, detti appunto a cuncordu, che da canti profani, detti appunto a tenore; da qui il nome del gruppo. Per quanto riguarda i canti sacri, il gruppo, oltre a cantare antichi canti religiosi in latino, ha un proprio specifico repertorio di canti sacri sardi, detti gotzos, imparati alla scuola delle confraternite religiose di Sas Animas, Su Rosariu e Santa Rughe, mentre la dimestichezza con i canti profani locali, che accompagnano serenate e balli tradizionali, questi artisti l'hanno acquisita nei cosiddetti tzilleris, i bar tipici della loro terra. Partendo da questo repertorio basato sulla musica tradizionale sarda, i Cuncordu e Tenore de Orosei si sono nel tempo aperti anche ad altre tradizioni musicali. Due risultati importanti di questo incontro sono stati il progetto del 1999 Colla Voche, dove gli artisti sardi si esibiscono con il violoncellista Ernst Reijseger ed il percussionista scozzese Alan Purves "Gunga", e le colonne sonore di due film del regista Werner Herzog, The wild blue yonder e The white diamond, dove il gruppo sardo suona insieme a Reijseger e al musicista senegalese Mola Sylla; da quest'ultima collaborazione è scaturito anche, nel 2006, il cine-concerto Requiem for a dying Planet, in cui vengono combinati suoni e immagini dei due film di Herzog. Altre espressioni dell'incontro tra tradizioni musicali diverse sono state le esibizioni improvvisate con gli Huun Huur Tu, gruppo musicale della Repubblica di Tuva, e con le Voci Bulgare Angelitè. Al loro attivo i Cuncordu e Tenore de Orosei hanno anche altri 6 dischi e un dvd. Per conoscere storia e progetti dei Cuncordu e Tenore de Orosei, questo è il loro sito.

martedì 17 aprile 2012

Taxi Orchestra, perché ciascuno si possa esprimere per quello che è

Si chiama Taxi Orchestra ed è un gruppo musicale costituito da una ventina di componenti, tutti membri della SFOM (Scuola di Formazione e Orientamento Musicale) di Aosta. Nell'orchestra vi sono sia docenti che studenti, e tra questi ve ne sono alcuni diversamente abili. Ciascuno nell'orchestra ha il suo compito, un compito che cerca di rispecchiare quelle che sono le passione e i talenti di ogni singolo individuo. La musica dell'orchestra è frutto dell'incontro e della combinazione del contributo musicale di ciascuno, contributo che nasce da un allenamento di un'ora alla settimana; in questo allenamento ciascun ragazzo, oltre a cercare di migliorare nel ruolo specifico che ha nell'orchestra, ha la possibilità anche di sperimentare e di creare cose nuove, facendosi guidare anche molto dall'istinto del momento. L'obiettivo che infatti i promotori di questo gruppo musicale si ponevano quando hanno deciso di formare l'orchestra era quello di dar modo a ciascuno di esprimere se stesso attraverso la musica, con la convinzione che proprio la musica sia un luogo dove tutti si possono riconoscere e apprezzare per ciò che sono, con i propri limiti e le proprie peculiarità, che fanno di ciascuna persona una creatura unica. Per chi volesse conoscere più da vicino la Taxi Orchestra, su questo sito si possono raccogliere più informazioni, mentre qui si può vedere una presentazione-video del gruppo. Ultima curiosità: perché il nome Taxi Orchestra? Perché molti ragazzi raggiungono il luogo delle prove in taxi. Semplice no?

mercoledì 11 aprile 2012

Busco Un Pueblo, l'ultimo cd di Victor Manuelle

Si chiama Busco un Pueblo l'ultimo cd di Victor Manuelle. E' un album che contiene 10 brani, soprattutto salse ma anche baladas, e con una novità importante relativa ai testi: oltre ai tradizionali temi romantici tipici della produzione musicale di questo salsero portoricano, in questo lavoro discografico si parla anche di tematiche sociali. Ad alcune canzoni cd del nuovo album hanno partecipato anche i reggaetoneri Julio Voltio e Jowell & Randy, che in questo caso cantano salsa insieme al salsero di Porto Rico. Tra le salse che si possono ascoltare nel cd, Si Tu Me Besas è sicuramente una delle più ascoltate in questi mesi. Ma ecco la tracklist completa del nuovo cd di Victor Manuelle.
1. Que Le Digo Al Alma
2. Duele Sin Ti
3. Junto A Ti
4. Si Tu Me Besas
5. Busco Un Pueblo
6.  Ella Cambió Mi Vida
7. Ella Lo Que Quiere Es Salsa
8. Termina En Un Beso (balada)
9. Amar De Nuevo
10. Dele Sin Ti (balada)

Qui si possono ascoltare i brani di Busco Un Pueblo.

martedì 3 aprile 2012

Victor Manuelle, il salsero di Porto Rico nato nel Bronx

I suoi fan lo chiamano El sonero de la Juventud, ossia il cantante della gioventù che sa improvvisare; messa cosi la traduzione è bruttina, ma questo vuol dire sonero: un cantante che non solo canta, ma che sa anche improvvisare una canzone dal vivo seguendo le note di una melodia. E non tutti sanno fare questo; Victor Manuelle si. Questa di saper improvvisare è un'abilità che si dice Victor apprese cantando, e improvvisando, spinto dal padre, in quelle feste musicali che si svolgevano nel suo paese nel periodo natalizio, chiamate Parrandas. Pur essendo infatti nato nel Bronx, nel 1968, Victor si è trasferito con la famiglia fin da piccolo a Porto Rico, dove è cresciuto a Isabela. L'occasione che diede il via alla sua carriera ci fu quando, durante una festa di maturità alle superiori il cantante che era stato chiamato ad esibirsi, che portava come nome nientepopodimeno che Gilberto Santa Rosa, invitò sul palco a cantare insieme a lui Victor, dopo che i suoi compagni di classe lo avevano spinto a mostrare a tutti gli altri il suo talento musicale. Fu allora che Victor non solo salì sul palco, ma cantò e dimostrò la sua abilità di sonero. Cosi poco dopo, il cantante Don Periñon, su raccomandazione di Gilberto Santa Rosa, scelse Victor come backup singer. Questi anni di pratica consentirono a Victor Manuelle di perfezionare il suo talento canoro, e nel 1993 il salsero di Porto Rico pubblicò il suo primo album, Justo a Tiempo; da allora fu un susseguirsi di album e canzoni di successo, di cui l'ultimo è Busco Un Pueblo; al suo attivo questo salsero ha già 19 album e un sacco di premi e riconoscimenti. Il suo genere musicale prediletto è la salsa romantica, o salsa monga, anche se durante la sua carriera ha anche fatto escursioni musicali fuori dai confini della salsa, provando altri ritmi, come per esempio quello del reggaeton e del vallenato colombiano. Per chi volesse conoscere meglio Victor Manuelle, questo è il suo sito, mentre qui si possono vedere alcuni video delle sue canzoni.

martedì 27 marzo 2012

Yunel Cruz, il bachatero dominicano di Boston

Innanzitutto, per gli amanti della musica latina che ancora non sono familiari con questo nome, va subito detto un piccolo particolare, che poi cosi piccolo non è. Yunel Cruz è figlio di uno dei più grandi promotori di artisti della musica caraibica, artisti del calibro di Juan Luis Guerra, e quindi un certo aiuto nella sua carriera l'ha ricevuto senza fare troppa fatica; però ora sembra che ci stia mettendo anche del suo, scrivendo delle bachate che sembrano abbiano un certo successo, negli USA cosi come nei paesi caraibici, compresa la sua Repubblica Dominicana. Per ora i due singoli di maggiore successo suoi sono stati Dominicanita e Made For You; sono entrambe bachate romantiche, scritte da lui, di cui la prima in spagnolo e la seconda in inglese e spagnolo. Scrivere le canzoni che canta è una delle caratteristiche principali di questo artista dominicano, caratteristica coltivata fin da quando aveva 9 anni, quando iniziò a scrivere le sue prime canzoni, durante quel periodo della sua vita in cui passava ore e ore nello studio di registrazione insieme al padre. Oltre a scrivere testi per canzoni, Yunel sa anche suonare il trombone e il violoncello. C'è da dire che all'esperienza e alla passione per la musica caraibica trasmessagli dal padre, questo artista dominicano ha aggiunto anche una sua formazione artistica e musicale, per affinare soprattutto le sue doti di cantante. Per chi volesse conoscere meglio questo bachatero dominicano di Boston, questo è il suo sito.

martedì 20 marzo 2012

Stella Mwangi, dal Kenya alla Norvegia con la musica nel cuore

Lasciare il Kenya per andare a vivere in Norvegia significa lasciare un mondo per andare a vivere in un mondo abbastanza diverso. Questo Stella Mwangi l'ha fatto all'età di 5 anni, nel 1991. Tante cose erano diverse in Norvegia, rispetto al Kenya, ma dentro di lei c'era una cosa rimasta intatta e uguale: la sua passione per la musica. Stella Mwangi questa passione la prese piano piano sul serio e già all'età di 11 anni iniziò a cantare con un gruppo rap norvegese di origini africane, che si chiamava The Rise; e la sua comparsa nell'album Maroon di questo gruppo introdusse la giovanissima Stella nel panorama della musica hip-hop norvegese. Un'altro affiancamento la fece conoscere poi anche in Africa, quando fece la sua comparsa nel primo album di un duo senegalese di hip-hop chiamato Wageble; l'album si chiamava Senegal, ed ebbe un grande successo in Senegal. Da allora Stella ha avuto la possibilità di lavorare anche in proprio, ed ha fatto uscire nel 2008 il suo primo singolo, Take it back, che ha anticipato l'uscita del suo primo album, Living for Music, che conteneva i singoli The Dreamer e She Got It/Kool Girls. Con questi suoi primi lavori discografici, che ebbero entrambi un notevole successo, sia in Norvegia che in Africa, Stella Mwangi iniziò a fare i primi tour, sia nel suo paese adottivo sia in alcuni paesi africani. Nel 2011 sono usciti Kinanda, il suo secondo album, e Haba Haba, un singolo che ha avuto molto successo. In tutti questi anni Stella Mwangi non si è limitata solo a cantare, ma ha anche scritto di suo pugno alcuni dei testi delle sue canzoni, e inoltre, ogni tanto, si diletta a suonare il piano. Per conoscere meglio Stella Mwangi e ascoltare la sua voce, questo è il suo sito ufficiale, mentre qui la si può ascoltare in alcuni video.

martedì 13 marzo 2012

Colección Cristiana, il nuovo cd di Juan Luis Guerra

E' uscito il nuovo cd di Juan Luis Guerra, il cantautore dominicano che con le sue bachate e i suoi merengue ha contribuito in modo significativo a far conoscere la musica dominicana in mezzo mondo. Il nuovo cd si chiama Colección Cristiana, e contiene tutte canzoni religiose, come si può ben immaginare dal titolo. Tra gli 11 brani contenuti in questa nuova produzione di Guerra, 7 sono inediti e 4 sono riedizioni di canzoni già conosciute. Ecco la tracklist completa del nuovo cd:
1. El Quita Pena
2. Viene Bajando
3. Las Avispas
4. Son Al Rey
5. En El Cielo No Hay Hospital
6. Para Ti
7. Caballo Blanco
8. Mi Jesus
9. Soldado
10. Como Trombeta En Si Bemólle
11. Nada Me Separará
Qui è possibile trovare i brani del nuovo cd.

martedì 6 marzo 2012

Mola Sylla, il musicista-cantautore senegalese che canta in wolof

Mola Sylla è un musicista-cantautore senegalese che ora vive e opera in Olanda, ad Amsterdam. Nato a Dakar nel 1956, Mola Sylla è cresciuto nel suo paese assorbendo le tradizioni culturali locali dei griot, i cantautori-poeti che attraverso i loro canti tramandavano e tramandano le tradizioni orali di un intero popolo. All'età di 31 anni, l'artista senegalese si è trasferito in Olanda con la sua prima band Senemali, ma il legame con la sua terra d'origine ha continuato e continua a essere il filo rosso che lega tutte le sue produzioni musicali; filo rosso che si vede nella lingua in cui canta, il wolof, un dialetto tipico del Senegal, e che si vede anche in alcuni strumenti, tipici del Senegal, che questo artista suona, come per esempio il kongoma, lo xalam, la kalimba o la mbira. L'incontro con l'Europa ha poi permesso a Mola Sylla di fondere i ritmi delle sue radici musicali senegalesi con altri generi musicali; una dote riconosciuta di questo artista senegalese è la sua grande capacità di improvvisazione musicale. Tra le opere musicali di Mola Sylla, quelle con Harmen Fraanje e Ernst Reijseger, quella con il musicista cubano Omar Sosa, quelle con la sua Mola Sylla Band, l'esecuzione del Requiem for a dying Planet, con Ernst Reijseger e con il gruppo sardo Cuncordu e tenore de Orosei, il cd Seetu/Mirror, fatto con il musicista russo Vladimir Volkov, il cd Janna, realizzato con Ernst Reijseger e con Serigne C. M. Gueye, il suo contributo nel cd Poetry from Senegal, e quello nel cd SAMM, realizzato con Sergey Starostin, Alexei Levin e Vladimir Volkov. Per chi volesse conoscere meglio Mola Sylla, questo è il suo sito, dove lo si può vedere e, soprattutto, ascoltare, in azione in alcuni video.

martedì 28 febbraio 2012

Il kizomba, la musica che viene dall'Angola

Si chiama kizomba ed è sia un genere musicale che un ballo, nati in Angola tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 del secolo scorso. Come genere musicale, il kizomba è nato soprattutto dalla fusione di altri due generi musicali che allora erano già presenti in Angola, il semba, che si dice essere il progenitore del più noto samba, e lo zouk, il genere musicale proveniente dalle Antille francesi e diffusosi in molti paesi dell'Africa occidentale. Dall'Angola, il kizomba si è poi diffuso in altri paesi africani, soprattutto in quei paesi in cui si parla il portoghese, come in Angola, ossia Capo Verde, Guinea Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe, dove si è addirittura sviluppato un tipo particolare di kizomba. Ma non solo. Questa musica di origine angolana è arrivata anche in Portogallo, Inghilterra, Brasile e altri paesi ancora. Il ballo del kizomba è un ballo romantico, da ballare in coppia, e lo stile del ballo ricorda molto quello dello zouk. Ma sul ballo c'è da dire un'altra cosa, che riguarda l'origine della parola kizomba. Forse infatti il nome di questo ballo deriva da una parola, kizombadas, con cui, negli anni '50, gli angolani chiamavano le feste locali in cui si ballava; in quelle feste si ballava altro, perché il kizomba cosi come noi lo conosciamo non esisteva ancora; e forse è stato proprio dalla fusione di quest'altro che nasce il ballo del kizomba. Pare infatti che in questo ballo angolano siano stati fusi sia elementi di altri balli africani pre-esistenti, come il semba, ma anche elementi di balli provenienti da altri continenti, come il merengue cubano e il tango argentino. Per sapere come si balla il kizomba, qui è possibile vedere alcuni video, tra cui ve ne sono alcuni con delle brevi lezioni di questo ballo.

martedì 21 febbraio 2012

Khadja Nin, la cantante del Burundi trapiantata in Belgio

Lei è originaria del Burundi, dove è nata nel 1959. Si chiama Khadja Nin, e adesso è una cantante abbastanza di successo, e vive in Belgio. Ma prima di fare la cantante, Khadja ha fatto anche tanto altro; ha gestito, insieme al marito di allora, dei lodges nella foresta di quello che era allora lo Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo, dove s'era trasferità fin dall'età di 16 anni; ha dovuto fare diversi lavoretti umili in Belgio, dove s'era trasferita una volta sposata, quando le venne a mancare il marito e lei si trovò sola a far crescere il figlio. Alla fine, l'incontro con il musicista Nicolas Fiszman, che le permise di avverare quello che era il sogno della sua infanzia, diventare cantante; infatti, prima di tutti i lavori su descritti, Khadja, in Burundi, aveva studiato canto e musica. Al suo attivo Khadja Nin ha già alcuni album: Khadja Nin, del 1992, Ya Pili, del 1994, Sambolera, del 1996, Ya..., del 1998. Tra le sue canzoni più note e consigliate Sina Mali, Sina Deni, una sua versione personalizzata della canzone Free di Steve Wonder, Sambolera, Mama e Wale Watu. Come definire la musica di Khadja Nin? Soul, pop, world music? Mah, forse un po' tutto questo, e forse anche altro; molteplicità di generi e molteplicità di lingue; Khadja canta e ha cantato sia in francese, sia in swahili, sia in kirundi, la lingua ufficiale del Burundi insieme al francese; ma il grande valore delle canzoni di di Khadja sta soprattutto nella sua voce, e nelle sue melodie; ascoltare per credere, per esempio in qualcuno di questi video. Per chi volesse conoscere meglio Khadja Nin, questo è il suo sito.

martedì 14 febbraio 2012

Zayar Thaw, il cantante hip hop che canta la voglia di democrazia della Birmania

Si chiama Zayar Thaw ed è un cantante hip hop birmano. La sua è una storia un po' particolare. Nato nel 1981, a soli 19 anni fa uscire, insieme alla sua band Acid, il suo primo album, Beginning, che, a dispetto delle previsioni della critica locale, ha molto successo in Birmania. Ma le sue canzoni iniziano subito ad essere sospette al regime militare che con la sua dittatura regna indisturbato nel Paese. Mentre la sua fama cresce nel paese birmano, Zayar Thaw inizia ad affiancare alla sua musica e ai suoi concerti anche l'impegno sociale, come quello per gli orfani positivi all'AIDS dell'orfanotrofio di Zarganar, un attore locale che s'è dato a questa causa; per quegli orfani il cantante hip hop birmano raccoglie soldi in un concerto e ad essi dedica parte del suo tempo per l'insegnamento dell'inglese. Nel 2007 fonda, insieme ad altri giovani, Generation Wave, un movimento giovanile di protesta contro la dittatura militare birmana, che organizza campagne anti-governative per promuovere la libertà e un cambio di governo nel Paese. Nel giro di due anni, Zayar Thaw e altre decine di giovani appartenenti a Generation Wave vengono arrestati e incarcerati. Nel maggio dell'anno scorso Zayar Thaw, dopo aver scontato 3 anni e mezzo dei 5 a cui era stato condannato, viene liberato, a seguito anche delle piccole, timide, parziali aperture del regime a una maggiore libertà di espressione. Tuttavia gli viene ancora impedito di partecipare a un concerto a Rangoon e la sua libertà di espressione è ancora fortemente limitata. A dicembre 2011 fa parte della delegazione in rappresentanza della società civile birmana che incontra il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, e nel gennaio 2012 decide di candidarsi per le elezioni politiche nella lista della Lega Nazionale per la Democrazia, quella fondata da Aung San Suu Kyi. Ma quali sono le canzoni di Zayar Thaw? Questa, per esempio, è la canzone scritta per il 66° compleanno di Aung San Suu Kyi.

martedì 7 febbraio 2012

Monique Seka, lo zouk che viene dalla Costa d'Avorio

Viene dalla Costa d'Avorio e la sua specialità è lo zouk, un genere musicale che in realtà è nato nelle isole di Guadalupe e Martinica e s'è poi diffuso in molti paesi dell'Africa Occidentale in un secondo momento. Il suo nome è Monique Seka e ha già al suo attivo una decina di album. Il brano che la portò alla ribalta nelle discoteche del suo paese fu Missounwa, uscito nel 1989, anche se in realtà di Monique Seka era già uscito un album 4 anni prima, intitolato Tantie Affaire. Da allora in poi tante altre canzoni molto seguite, soprattutto nel suo paese, tra cui Bayé, Okaman, che diede il nome all'album del 1995, e Yélélé, che invece diede il nome all'album del 1999, album in cui la cantante della Costa d'Avorio mescola il ritmo dello zouk con quello di altri generi musicali, come la salsa e la musica mandingo. Per chi volesse conoscere meglio Monique Seka e ascoltare qualche altra sua canzone, qui si possono trovare alcuni video di sue canzoni, mentre su quest'altra pagina si possono ascoltare delle sue canzoni.

martedì 31 gennaio 2012

La Venexiana, gli esperti di madrigali

Si chiamano La Venexiana e sono un coro polifonico italiano specializzato in madrigali. I madrigali sono un genere musicale nato nel XIV secolo in Italia, ma affermatosi tra il XVI e il XVII secolo, e, originariamente, erano costituiti da una successione di endecasillabi raggruppati in brevi strofe con una rima baciata nel finale e con altre rime che si incrociavano all'interno delle strofe. Ma al di là dell'aspetto formale, un aspetto contenutistico importante dei madrigali era il loro esprimere in forma musicale testi poetici capaci di esprimere e far provare all'ascoltatore forti emozioni. Basti pensare che fu il Petrarca uno dei primi ispiratori dei madrigalisti del XVI secolo. Ed è proprio dai testi poetici che gli artisti de La Venexiana sono partiti nel loro viaggio di studio e di scoperta nella stortia dei madrigali. Nel loro repertorio opere di Claudio Monteverdi, Luca Marenzo, Sigismondo d'India, Gesualdo da Venosa e Luzzasco Luzzaschi. A fondare questo coro polifonico è stato, nel 1998, Claudio Cavina; da allora numerosi sono stati i concerti che il coro ha tenuto sia in Italia che all'estero, cosi come diversi sono stati i lavori discografici pubblicati; tutta produzione musicale che ha contribuito a diffondere la conoscenza dei madrigali dentro e fuori dai confini del nostro Paese. La Venexiana non si limita a riprodurre i madrigali classici, ma anche ne reinterpreta senso e ritmi secondo uno stile proprio. Per chi volesse conoscere meglio La Venexiana e la sua produzione musicale, questo è il sito del coro, dove lo si può vedere in azione in diversi video e dove si può leggere un'interessante excursus (in inglese) sulla storia dei madrigali.

martedì 24 gennaio 2012

Yvonne Chaka Chaka, voce importante della musica sudafricana

Yvonne Chaka Chaka è una cantante sudafricana, nata nel quartiere di Soweto, a Johannesburg, nel 1965, con il nome di Yvonne Machaka. Yvonne non ha avuto un'infanzia facile, dal momento che il padre morì quando lei aveva solo 11 anni e la mamma si trovò a tirare su 3 figlie con un misero stipendio da domestica. La passione per la musica però nacque proprio in queste difficoltà, quando Yvonne usava un manico di scopa come microfono e una lattina come batteria per improvvisare i suoi spettacoli infantili casalinghi. Nonostante le difficoltà economiche della sua famiglia, Yvonne Chaka Chaka riuscì a studiare e ad ottenere diversi diplomi all'Università del Sud Africa; più avanti, verso la fine del secolo scorso, ne prese uno anche al Trinity College di Londra, quando già aveva sfondato nel mondo della musica. A 20 anni questa cantante divenne famosa in tutto il Sud Africa con la canzone I'm love with a DJ, singolo di lancio del suo primo album. Con la sua voce profonda e il suo stile radicato in generi musicali tipici del Sud Africa, come il bubblegum "africano" e il suo antenato, il mbaqanga, Yvonne Chaka Chaka è poi diventata una rappresentante importante del panorama della musica afro-pop sudafricana. Tra le sue canzoni più importanti Umqombothi, Motherland e I cry for freedom. Per chi volesse conoscere meglio Yvonne Chaka Chaka, questo è il suo sito, mentre qui si può ascoltare la sua voce in alcuni video.

martedì 17 gennaio 2012

José "Pepito" Goméz, voce importante della musica cubana

José "Pepito" Gomez è una voce importante nel panorama musicale cubano. Nato nella cittadina cubana di Florida, questo cantante cubano iniziò a cantare in alcune piccole band locali, ma il salto di qualità ci fu quando José fu scelto dai Maravilla de Florida come loro cantante principale. Questa esperienza permise a José "Pepito" Gomez di farsi conoscere a Cuba, e di essere introdotto nel mondo dei grandi artisti della musica cubana. Più tardi avvenne l'incontro con Enrique Alvarez, direttore dell'orchestra Charanga Latina; da allora Gomez rimase con questo gruppo per due anni, ed ebbe con esso la possibilità di esibirsi anche fuori da Cuba, durante i numerosi tour dell'orchestra in Europa e Nord America. Dopo l'esperienza con la Charanga Latina, verso la fine del secolo scorso, Pepito Gomez portò avanti dei progetti musicali da solista, affiancando talvolta grandi artisti nei loro tour, come nel caso di Compay Segundo. Fino a quando Pepito non fu chiamato dall'Habana Ensemble, band nata dall'esperienza musicale di alcuni artisti che provenivano da un'altra band, Irakere, che era una delle più importanti band di latin jazz, non solo a Cuba, ma anche a livello mondiale. E proprio durante l'esperienza con l'Habana Ensemble, José Pepito Gomez incontrò César "Pupy" Pedroso, il pianista-compositore dei Los Van Van che fondò poi una sua band, la Pupy y Los Que Son Son. E fu proprio in questa band che César "Pupy" Pedroso invitò Gomez ad entrare come cantante, invito che il "Pepito" accolse molto volentieri; il cantante cubano cosi rimase con Pupy y Los Que Son Son per diverso tempo, prima di prendere la decisione di emigrare in USA. Per chi volesse conoscere meglio José "Pepito" Gomez, questo è il suo sito.

martedì 10 gennaio 2012

La Maquinaria, l'ultimo cd dei Los Van Van

Si chiama La Maquinaria l'ultimo cd dei Los Van Van, e la sua uscita coincide con il 42° compleanno del famoso gruppo cubano. Il nuovo cd contiene sia brani inediti, che presentano contenuti anche molto diversi tra loro, sia nuove versioni di 2 loro brani già conosciuti: Recibeme e Eso que anda. Ecco la tracklist completa del nuovo album dei Los Van Van:
1. La maquinaria
2. Recibeme
3. Qué tiene esse guajiro
4. Mis santos son ustedes
5. La boberia
6. Eso que anda
7. Control
8. Un año después
9. Yo no le temo a la vida
10. Final
Qui è possibile ascoltare i brani del nuovo cd.