giovedì 25 giugno 2015

Guayo Cedeño, grande chitarrista hondureño

E' considerato uno dei pià grandi chitarristi dell'America Centrale, il suo nome è Ramón Eduardo Cedeño, ma è conosciuto come Guayo Cedeño, e viene dall'Honduras. La sua passione per la musica c'era già fin da piccolo, quando andava ad ascoltare il gruppo del padre, i Los Robbins, suonare nei locali di La Ceiba. Poi man mano Guayo Cedeño ha preso per mano il suo talento e la sua passione e ha cominciato a farsi conoscere con la sua chitarra, prima in terra hondureña, e poi internazionalmente, grazie alle esibizioni e agli album fatti con artisti come Andy Palacio & The Garifuna Collective e Aurelio Martine. Fino a che è arrivata la decisione di andare per la propria strada e realizzare il primo album da solista, che si intitola Coco Bar. Attualmente Guayo Cedeño si fa accompagnare da altri due musicisti, Carlos Cedeño alla batteria e Emilio Alvarez, al basso; insieme vanno a formare il trio Guayo Cedeño & Coco Bar, che offre agli ascoltatori un repertorio musicale che va dal rock al jazz, passando per la musica lounge latina. Per chi volesse conoscere più da vicino Guayo Cedeño, questo è il suo sito, mentre qui lo si può ascoltare e vedere all'opera in alcuni video.

mercoledì 24 giugno 2015

Il Gruppo Folclorico Firlinfeu "La Brianzola", la musica tradizionale della Brianza

Il loro nome è Gruppo Folclorico Firlinfeu "La Brianzola" ed è un gruppo di 35 membri suddivisi tra musicisti, ballerini e cantanti. Si tratta di uno dei gruppi brianzoli più antichi di questa zona della Lombardia, essendo stato fondato nel 1858. Il gruppo si ispira agli usi e costumi della tradizione agricola del 1600, tant'è che gli abiti tradizionali che essi indossano durante le loro esibizioni si rifanno agli abiti della festa dei contadini brianzoli del 1600. Loro fonte di ispirazione è anche il romanzo del Manzoni I Promessi Sposi, che vede la Brianza come luogo in cui si svolge la maggior parte degli eventi proprio nel 1600. Un elemento caratteristico di questo gruppo è lo strumento che suonano i suoi musicisti, che si chiama firlinfeu, o zufolo di canne o flauto di Pan. Il firlinfeo, il cui nome poi viene attribuito anche a chi lo suona, è uno strumento a fiato con tante canne di bambu verticali di diversa lunghezza unite insieme orizzontalmente da altri due pezzi di bambu. Questo strumento viene prodotto artigianalmente ancora oggi prelevando il bambu dalle zone paludose dei laghi brianzoli. E al firlinfeu si deve proprio l'origine del gruppo, in quanto nel 1858 fu proprio per trovarsi a suonare questo strumento che alcune famiglie di Porchera, frazione di Olgiate Molgora, in provincia di Lecco, si unirono insieme e formarono il primo abbozzo del futuro Gruppo Folclorico Firlinfeu "La Brianzola", nome ufficiale che il gruppo si diede nel 1946. Il repertorio del gruppo è costituito principalmente da musiche tradizionali e canti popolari della Brianza, che vanno dal 1600 al 1900, e che i contadini nei campi e le donne in filanda cantavano per far passare più velocemente il tempo di lavoro. Al suo attivo il gruppo ha diverse partecipazioni a festival, sagre e concerti in tutta Italia, in molti paesi europei e negli USA. Per chi volesse conoscere meglio il Gruppo Folclorico Firlinfeu "La Brianzola", questo è il loro sito, mentre qui è possibile vedere in video alcune loro esibizioni.

martedì 23 giugno 2015

I Setamoneta, la musica tradizionale del sud della Toscana

Seta moneta sono le due parole con cui inzia un'antica filastrocca famosa nel sud della Toscana, e proprio queste due parole sono state prese a prestito da alcuni artisti toscani per dare il nome al proprio gruppo, che intende riproporre i canti e le musiche della tradizione popolare del sud della Toscana. Il gruppo è composto da Silvio Trotta, chitarra acustica, chitarra battente e mandolino, Massimiliano Giannelli, fisarmonica, Stefano Tartaglia, flauti, Michela Fracassi, violino e viola, e dalle due voci, Claudio Bigliazzi e Cosetta Batignani. Nel repertorio dei Setamoneta ninne nanne, canti di lavoro e canti della festa, tutti brani tramandati oralmente di generazione in generazione, e spesso senza accompagnamento musicale; accompagnamento che viene aggiunto dal gruppo toscano senza però alterare i testi e le melodie originarie. I Setamoneta hanno partecipato a numerosi festival di musica etnica sia in Italia che all'estero e hanno pubblicato diversi album, di cui l'ultimo è intitolato La Luna, che è del 2012. Per chi volesse conoscere meglio i Setamoneta, qui è possibile trovare il cd La Luna, mentre qui è possibile ascoltare in video alcune canzoni del gruppo toscano.

lunedì 22 giugno 2015

Frank Yamma, importante cantautore aborigeno australiano

Frank Yamma è un'importante cantautore australiano che appartiene al popolo dei Pitjantjatjara, un popolo che oggi conta circa 4.000 membri e che vive soprattutto nel deserto dell'Australia centrale. Lui scrive le sue canzoni, le canta nel suo dialetto, il Pitjatjatjara appunto, o in inglese, e le accompagna con il suono della sua chitarra; attraverso di esse egli porta in musica le storie del suo popolo, storie di sofferenze ma anche tante storie d'amore. Frank Yamma ha al suo attivo 2 album: Countryman, del 2010, e Uncle, del 2014, e numerosi concerti e partecipazioni a festival in varie parti del mondo: Canada, USA, UK, Repubblica Ceca, Slovenia, e Spagna oltre che Australia ovviamente. Per chi volesse conoscere meglio Frank Yamma, questo è il suo sito, qui è possibile trovare i suoi cd, mentre questi sono i video dove si possono ascoltare molte sue canzoni.

sabato 20 giugno 2015

El Gusto, la musica chaabi dell'Algeria fatta da ebrei e musulmani

Avevano frequentanto il primo corso di musica chaabi al Conservatorio municipale di Algeri più di 50 anni fa, poi la vita e le guerre li avevano separati, e nel 2007 si sono reincontrati ed hanno messo insieme un'orchestra di 20 elementi. Loro si chiamano El Gusto e sulla loro storia molto particolare è stato girato anche un documentario. Sono sia musulmani che ebrei, e fanno musica chaabi algerina, da non confondersi con la chaabi egiziana e marocchina; chaabi è infatti una parola che significa popolare, e quindi in ogni paese si è evoluta nel tempo una musica popolare specifica. La chaabi algerina è nata negli anni '20 del secolo scorso mettendo insieme diverse influenze musicali, dalle sonorità della musica berbera ai ritmi andalusi, da cui proviene anche il flamenco, alle canzoni più di carattere religioso. All''inizio questo tipo di musica era la musica della casbah e dei quartieri più popolari di Algeri, e solo più tardi è diventata la musica di tutti gli algerini. Colui che è considerato il fondatore della musica chaabi d'Algeria si chiama El Hadj Mohammed El Anka, detto semplicemente El Anka. Ma ritornando all'orchestra El Gusto, essi hanno al loro attivo innumerevoli concerti in giro per il mondo e due album, uno nel 2007 e intitolato Abdel Hadi Halo & The El Gusto Orchestra of Algiers, e uno del 2012, intitolato El Gusto Soundtrack. Per chi volesse approfondire la propria conoscenza sull'orchestra El Gusto e sulla loro musica, questo è il loro sito, qui si possono trovare i loro cd, mentre questi sono alcuni video dove li si può ascoltare e vedere all'opera.

venerdì 19 giugno 2015

Ethiocolor, gruppo di musiche e danze tradizionali d'Etiopia

Ethiocolor è un gruppo di musicisti e ballerini che porta in giro per il mondo le musiche e le danze tradizionali dell'Etiopia rivisitate con creatività, ma rimanendo fedeli alla loro identità. Il gruppo è nato nel 2009 da un'idea di Melaku Belay, uno dei migliori ballerini d'Etiopia, che aveva il desiderio di rendere viva e appassionante l'eredità musicale del suo paese. Gli spettacoli del gruppo Ethiocolor sono un vero e proprio viaggio musicale e culturale per tutta l'Etiopia, per offrire agli spettatori le diverse musiche e le diverse danze che si trovano nelle diverse regioni del paese etiope. Si parte dalla musica degli altipiani di Gojjam, Wollo, Tigray e Gondar, dove si balla una danza particolare eseguita principalmente con le spalle e chiamata eskista, si passa poi ai ritmi veloci delle regioni centrali abitate dai somali e dagli afar, per finire nelle terre meridionali dell'Etiopia con le musiche e le danze delle etnie Wolaita, Guraghé e Konso. A dare il ritmo a tutte queste musiche e danze vi sono gli strumenti tradizionali etiopi, come il kirar (o krar), una sorta di lira, il basso kirar, il washint, il flauto locale, il kebero, tamburo tradizionale, e il masenqo, strumento a una corda. I membri del gruppo Ethiocolor sono le voci Nardos Tasfaw, Hawa e Selamnesh Zemene, i ballerini Melaku Belay, Zinash Tzegaye, Frehiwot, e Dagim, poi abbiamo Endres Hassen, al masenqo, Fasika Hailu, al kirar, Anteneh Teklemariam, al basso kirar, Yohannes Afework al washint e Misale Legesse al kebero. Per chi si dovesse trovare ad Addis Abeba, gli Ethiocolor si possono vedere ogni venerdi alla Fendika Azmari Bet, locale di proprietà di Melaku Belay. Per chi volesse approfondire la conoscenza degli Ethiocolor, questa è la loro pagina web, mentre qui è possibile ascoltarli e vederli all'opera in alcuni video.

giovedì 18 giugno 2015

Dzambo Agusev, grande trombettista della musica balcanica

Sia suo padre che suo zio erano grandi suonatori di tromba, e cosi per Dzambo Agusev (Djambo Ozden) la tromba è stato il suo pane quotidiano fin da piccolo. Nato a Strumica, nella regione orientale della Mcedonia, nel 1987, fin da bambino, quando la famiglia s'era trasferita in Germania, il sogno di Dzambo Agusev era quello di entrare nell'orchestra del padre, e cosi fu. Una volta tornato in Macedonia, ecco un altro sogno, quello di entrare nell'orchestra dello zio, che era considerato uno dei migliori trombettisti della Macedonia. Il desiderio era cosi forte che, ancora bambino, Dzambo non faceva altro che esercitarsi con la tromba, seguendo le indicazioni dello zio per migliorare la sua tecnica e il suo stile; addirittura egli prese la decisione di andare a dormire nella casa dello zio, pur di stargli il più vicino possibile e il più a lungo possibile. E a 11 anni anche questo sogno si realizzò: Dzambo ottenne di entrare a suonare nell'orchestra dello zio come terzo trombettista. E l'inserimento nell'orchestra dello zio contribuì ad accrescere ulteriormente il talento del giovane trombettista macedone. Dzambo Agusev vinse per 6 volte di fila la competizione per trombettisti Kumanovo Trumpet Fest, poi vinse nella gara di Pehcevo, prima di arrivare a Guca, dove si svolge una delle più famose competizioni tra trombettisti di tutti i Balcani; e anche lì, Dzambo vinse alla prima partecipazione. Ormai i tempi erano maturi per formare una propria orchestra e cosi fu: nacque la Dzambo Agusevi Orchestra, un ensemble formato da 11 elementi, di cui 4 trombe. Con la sua orchestra Dzambo Agusev è già andato in tour anche fuori dalla Macedonia, in Turchia, in Australia, in Messico e in alcuni paesi europei. Al suo attivo questo trombettista macedone ha anche un cd, pubblicato all'età di 11 anni, che s'intitola Jumbo 11. Per sentire suonare Dzambo Agusev e la sua orchestra, è possibile guardare questi video, mentre per conoscere più da vicino questo personaggio è possibile visitare il suo sito.