martedì 16 dicembre 2008

Tal como soy, il nuovo album di Haila Mompié

Haila Mompié ritorna alla ribalta con un nuovo album intitolato Tal como soy, che ha vinto quest'anno il premio di miglior album della categoria pop-dance al Cubadisco 2008. L'album contiene 11 brani scritti da diversi artisti cubani, quali Cándido Fabré, Alberto Pujols, Pedrito Camacho, Ricardo Amarais, Jessie Suárez e Osmani Hill. Sono canzoni di salsa e timba cubana, anche se non mancano altri ritmi, quali quello della ballata e di altri genere fusion. Il nuovo cd di Haila Mompié è stato prodotto da David Calzado. Questa la tracklist completa di Tal como soy:
1. Soy Tuya
2. Ya Basta De Engaños
3. El Color De Las Noches
4. Un Nuevo Amor
5. Una Loca Como Yo
6. Siempre Te Amare
7. Decepcioname
8. Dile A Cupido
9. Loco Por Tu Amor
10. No Caigo Otra Vez
11. Quien Fue
Qui è possibile trovare il nuovo cd di Haila Mompié.

martedì 9 dicembre 2008

I Savia Andina, la musica andina boliviana

I Savia Andina sono un gruppo musicale boliviano che porta la musica andina di quel paese in giro per il mondo. La storia di questo gruppo ha origine dall'amicizia di 3 ragazzi, Gerardo Arias, Eddy Navia e Óscar Castro, che frequentavano la stessa scuola e che formarono un loro primo complessino chiamato Los Rebeldes. Dopo un paio d'anni, negli anni '70, Arias e Navia si trasferirono in Argentina per proseguire i loro studi e lì formarono il duo Arias-Navia, con cui incisero 3 album. Nel 1975 l'incontro con altri 2 artisti: Óscar Castro e Alcídes Mejía, con cui Arias e Navia si unirono per formare quella che fu la prima formazione dei Savia Andina. Questo gruppo da subito volle esprimere con la sua musica l'essenza della musica andina, come dice del resto il loro nome: la savia è il liquido vitale delle piante, necessario alla loro alimentazione. Essi hanno cominciato con le musiche più popolari e più rurali delle ande boliviane, con canzoni come Danza del sicuri, Incallajta, Hombres y pueblos, Novia Santa Cruz e Cacharpaya del indio. Nel 1978 nell'album Música selecta essi reinterpretano canzoni di altri paesi, anche europei, con gli strumenti e i ritmi andini. Questo lavoro constibuisce a farli conoscere anche al pubblico europeo. Negli anni '80 essi ritornano allo stile originario della musica andina boliviana con canzoni come Lamento indio, Porque estás triste, A los bosques, Leño verde, Rosa carmín, e K’alanchito. Del 1980 è il loro cd El minero, un omaggio ai minatori delle miniere di stagno boliviane, in cui diversi minatori morivano a causa delle insostenibili condizioni di lavoro. Seguono canzoni di successo come El cisne, Quirquinchito charanguito, Cumbre e Tempestad. Dai secondi anni '80 iniziano un po' di cambi nella formazione boliviana, con gli innesti di Rafel Arias, Alfredo Coca, poi sostituito da Donato Espinoza, e Edwin Herrera. La produzione musicale dei Savia Andina degli anni '90 è segnata da un tocco di romanticismo e di modernità, anche se permane il forte legame con lo spirito antico e rurale delle ande. Tra le canzoni più note degli anni '90 La mentirosita, Vivo enamorado, Sangre andina, Patrona de mi nación, Urkupiña e Estefanía. Del 1995 il loro cd Antología de la música boliviana, un omaggio alle principali città boliviane. Nel 2004 escono Viva Bolivia, un cd con un forte ritorno alle origini del gruppo, e Savia Andina en concierto, il loro primo dvd con le loro canzoni più famose cantate dal vivo. Altre canzoni importanti di questo ultimi anni sono Luzmila ñustita e Mi compañera, mentre nel 2006 è uscito 30 años, un modo per celebrare il trentesimo compleanno del gruppo. Per conoscere meglio i Savia Andina, questo è il loro sito, mentre questi sono alcuni loro video.

martedì 2 dicembre 2008

Marina Heredia Ríos, grande cantaora di flamenco

Il flamenco ce l'ha nel sangue fin da quando era nella pancia di sua mamma, dal momento che suo padre è il cantaor Jaime "El Parrón". Marina Heredia Ríos, nata a Granada nel 1980, è una cantaora di flamenco già molto affermata e conosciuta sia in Spagna che all'estero. Fin da bambina, Marina si dà allo studio e alla pratica del flamenco, e la sua prima esperienza discografica ce l'ha quando addirittura ha solo 13 anni, collaborando al cd Malgre La Nuit, un disco di flamenco per bambini. A soli 15 anni canta nel gruppo del chitarrista Miguel Ángel Cortés, e subito dopo iniziano le sue tournée anche in altri paesi europei fuori dalla Spagna. Nel 2001 esce il suo primo cd, Me duele, me duele, in cui Marina Heredia Ríos è accompagnata da alcuni dei chitarristi di flamenco più noti, tra cui anche José Mª Cañizares. Il suo secondo cd, La voz del agua, esce nel 2007 e segna la consacrazione di Marina Heredia Ríos nel novero dei grandi cantaores di flamenco. In questo cd emergono i frutti di una ricerca musicale della cantaora di Granada che l'ha progressivamente portata a mescolare il flamenco ad altri generi musicali, come il tango, e alla poesia. Tra le canzoni più belle del cd Tango de las Madres Locas, Nunca fui a Granada e La Gran Faena. Nel 2010 è la volta di Marina, il terzo album della cantaora. Nella sua carriera Marina Heredia Ríos ha vinto numerosi premi musicali e artistici legati al mondo del flamenco e ha collaborato con molti artisti famosi, come le ballerine María Pagés e Blanca Li, e il chitarrista José María Gallardo. Per conoscere meglio Marina Heredia Ríos è possibile visitare il suo sito, mentre questi sono alcuni suoi video.

martedì 25 novembre 2008

I Mercanti di Liquore, da De Andrè a se stessi

I Mercanti di Liquore sono un trio musicale nato a Monza negli anni novanta. A unire questi 3 musicisti fu soprattutto la passione per Fabrizio De Andrè, di cui incominciarono a reinterpretare alcuni brani famosi come Geordie, Creuza De Ma, Il giudice e Bocca di rosa. Nel 1999 esce il loro primo cd, intitolato Mai paura, che contiene sia loro interpretazioni di ballate di De Andrè sia brani originali. Come interpreti del repertorio artistico e umano di De Andrè, essi cominciano a fare diverse apparizioni in tutta Italia. Nel marzo del 2000 partecipano a Faber, amico fragile, spettacolo tenuto al Teatro Carlo Felice di Genova, dove i Mercanti di Liquore eseguono Geordie. Sempre nello stesso anno il trio monzese esce con un singolo cd contenente 3 brani: la versione di Geordie proposta a Genova qualche mese prima, una nuova versione di Mai Paura e l'inedito Canzonetta. Dopo pochi mesi organizzano anche uno spettacolo teatrale, dal nome Gente invisibile, un ricordo dedicato agli emarginati e agli "ultimi" attraverso i brani di De Andrè e di altri cantautori italiani. Nel 2001 esce il secondo album del trio, La Musica dei Poveri, fatto quasi completamente di brani originali che raccontanto storie di disobbedienza coraggiosa. Sempre nello stesso anno avviene l'incontro con Marco Paolini, in occasione della manifestazione Appunti Partigiani, con cui inizierà una fruttuosa collaborazione, che porterà nel 2003 a Song n.32 (Concerto Variabile), uno spettacolo di musica popolare che unisce la musica dei Mercanti di Liquore ai testi di Paolini e di alcuni poeti italiani. Il tema centrale dello spettacolo è l'acqua, e la sua irriducibilità a merce. Da questa spettacolo, che gira l'Italia in tournée, nasce il cd Sputi. Dopo 2 anni ecco il terzo cd del trio di Monza, Che/cosa/te/ne/fai/di/un/titolo, e il singolo Non siamo mai stati sulla luna, mentre nel 2006 esce il loro primo cd live, Live in Dada, frutto della registrazione di 2 concerti tenuti in un piccolo locale dell'hinterland milanese, il Dada Pub di Villasanta, uno dei locali in cui il trio aveva iniziato il suo percorso musicale. Alla fine dello stesso anno essi ritornano a far coppia con Marco Paolini per lo spettacolo Miserabili. Io e Margaret Thatcher, un racconto tra ballate, monologhi e brevi narrazioni dei cambiamenti della società italiana negli anni '80 del secolo scorso. Il loro ultimo cd è proprio la rilettura e la prosecuzione in versione audio di questo spettacolo e si intitola appunto Miserabili. Per conoscere meglio i Mercanti di Liquore e le loro canzoni, è possibile visitare il loro sito, mentre qui è possibile trovare i loro cd, e qui si possono ascoltare molte loro canzoni in video.

martedì 18 novembre 2008

Mory Kanté, il griot mandingo della Guinea

E' uno degli interpreti più importanti della musica mandingo, viene dalla Guinea e si può definire un griot dei nostri giorni che suona e canta le tradizioni e la cultura del suo paese natale. Il suo nome è Mory Kanté. La musica gli entrò nel sangue fin da quando era ancora nella pancia di sua mamma, una cantante del Mali. Una volta nato, Mory Kanté iniziò a imparare musica direttamente dal padre, capo dei griots di Kissidougou. Frequentò poi una scuola francese dove imparò a suonare il balafon, lo strumento tipico di famiglia. A 15 anni, il giovane Mory fu mandato a Bamako a vivere con lo zio, un importante griot cantante del Mali. Dopo innumerevoli viaggi fatti nel mondo dei griots per imparare la loro arte, l'artista della Guinea iniziò ad apprezzare anche altri generi musicali, come il chacha e il mambo di Cuba, la rumba del Congo, il soul americano e il pop inglese. La sua prima band, dove egli fece il cantante, il balafonista e il chitarrista, fu quella degli Apollo, un gruppo musicale che si esibiva soprattutto ai matrimoni. Negli anni di questa sua esperienza iniziò la sua passione per il funky, che poi svilupperà in seguito e resterà nel dna musicale dell'artista della Guinea. Nel 1971 Mory Kanté si unì alla Rail Band, e, negli anni seguenti, si dedicò allo studio da autodidatta della kora, strumento tipico della tradizione mandingo, che è un incrocio tra arpa e laùd con un numero di corde tra 21 e 25. Egli iniziò a girare il mondo per accompagnare con la kora il maestro spirituale e musicale del Mali Batrou Sekou Kouyate nei suoi spettacoli in giro per il mondo. Nel 1978 Mory Kanté lasciò la Rail Band e iniziò ad approfondire lo studio di molti strumenti tipici africani. Nel 1981 arrivò il suo primo album, Courougnegne. Seguirono l'album Mory Kanté In Paris, realizzato appunto dopo il suo trasferimento in Francia. Nel 1986 è la volta di 10 Cola Nuts, che segnò l'inizio di una serie vorticosa di concerti in giro per il mondo. L'anno successivo uscì Akwaba Beach, seguito da Touma. In Francia poi Mory Kanté ebbe la possibilità di portare alla ribalta la sua Sinfonia di Guinea, un gruppo di 130 griots musicisti tradizionali che si proponeva di promuovere la cultura mandingo, e riuscì anche a realizzare un suo vecchio sogno: la realizzazione in Guinea, a Conacry, di una città della musica, che chiamò Nongo Village, dove insegnare ai giovani musicisti gli antichi strumenti del suo paese, e dare loro la possibilità anche di venire in contatto con il mondo della musica internazionale. Nongo Village è anche il nome dell'album che uscì nel 1993 e che rappresenta uno dei frutti più importanti di questo progetto. Tra il 1996 e il 2004 uscirono altri 3 album: Tatebola, Tamala, e Sabou. Tra le sue canzoni più importanti Moko Jolo, Dugu Kamaleba, Nin Kadi, ma soprattutto Yeké Yeké, grande successo poi riproposto per anni nelle discoteche di tutto il mondo. Numerosissime sono state anche le sue collaborazioni con importanti artisti pop, tra cui i Talking Heads, Carlos Santana e Khaled. Per conoscere meglio Mory Kanté, questo è il suo sito, qui è possibile trovare i suoi cd, mentre qui si possono trovare molte altre sue canzoni in video.

martedì 11 novembre 2008

La musica mandingo, dei griot dell'Africa occidentale

I Mandingo sono un'etnia presente nell'Africa Occidentale e composta da circa 11 milioni di persone che vivono nei paesi di quell'area del continente africano. Una componente fondamentale della cultura mandingo è la musica, strumento di trasmissione di una cultura secolare che si tramanda oralmente di padre in figlio arricchendosi di nuovi elementi a ogni generazione. La funzione di portatrice dell'eredità culturale del popolo dei Mandingo, la musica ce l'ha sempre avuta e il suo essere tramandata oralmente senza una trascrizione precisa ha fatto si che le ritmiche si sviluppassero si su basi condivise e tramandate, ma lasciando spazio all'improvvisazione e all'aggiunta di nuovi elementi ritmici con il passare delle generazioni e dei musicisti. Gli strumenti che accompagnano le esibizioni di musica mandingo sono principalmente la kora, una specie di arpa di cui è possibile vedere alcune immagini qui, e il djembe, un tamburo costituito da un fusto di legno ricoperto, all'estremità superiore, di pelle di capra femmina (qui vi sono alcune immagini che lo raffigurano). Ad accompagnare le melodie vi sono anche i dounoun, un gruppo di 3 tamburi fatti con legno e pelle di vacca, che emettono un suono molto caldo e grave. Il tamburo che fa il suono più basso viene chiamato doum doum, quello che fa il suono più acuto kenkeni, e quello che segue le frequenze medie sangban. Altro elemento caratteristico della strumentazione mandingo è la campana che viene suonata con una bacchetta di metallo o un bullone, posta sul fusto di legno che collega i tamburi bassi. Due interpreti recenti della musica mandingo sono Mory Kanté e i Mandingo Griot Society. Qui è possibile vedere alcuni video di musica mandingo.

martedì 4 novembre 2008

Ivo Papasov, il clarinettista bulgaro della musica gitana

Nato nel 1952 a Kurdzhali, in Bulgaria, Ivo Papasov, di origini rom e chiamato anche Ibryama, iniziò a suonare a nove anni. Il suo primo strumento fu una fisarmonica, ma presto passò al clarinetto, quasi come per continuare la tradizione musicale della sua famiglia, legata a questo strumento in modo particolare. Egli presto prese a suonare ai matrimoni insieme al padre, che lo spinse nel frattempo a diventare discepolo musicale del clarinettista Peter Filipov. Nel 1974, a soli 22 anni, Ivo Papasov formò la sua prima band, che, partendo da un repertorio tradizionale e classico, iniziò a sperimentare una fusione sempre più ricercata tra diversi stili musicali. Con la sua band, Ivo Papasov divenne presto uno dei più ambiti musicisti per i matrimoni in Bulgaria. Nel 1982 una brutta parentesi nella vita del clarinettista bulgaro: egli fu arrestato per le sue origini rom e condannato ai lavori forzati. Da quel momento divenne con la sua musica icona del desiderio di maggiore libertà del popolo bulgaro, seguito soprattutto da giovani studenti e intellettuali. Al suo attivo vi sono 4 album: Orpheus Ascending, del 1989, Balkanology, del 1991, Fairground, del 2001, e Dance of the Falcon, uscito quest'anno. Numerose anche le sue tournée musicali in Europa, USA e Canada. Per conoscere meglio Ivo Papasov, questo è il suo sito, questo è il sito della sua band, qui si possono trovare i suoi cd, mentre questi sono alcuni video in cui lo si può vedere e ascoltare in azione.

martedì 28 ottobre 2008

NefEsh Trio, la musica ebraica che incontra altri generi musicali

Il loro nome, NefEsh, esprime in ebraico la fusione di anima e fuoco. E nel nome, tanto importante nella tradizione ebraica, è racchiusa l'essenza e la vocazione di questo giovane gruppo musicale, un viaggio di ricerca che parte dalla musica ebraica, segue i diversi stili in cui essa si è evoluta, come il klezmer, la musica sefardita, la musica ebraico-yemenita e la musica israeliana, e si intreccia infine con altri generi musicali, quali il jazz, la musica balcanica, il tango e altre forme di musica popolare. NefEsh Trio è composto da 3 giovani musicisti, accomunati dall'esperienza di studio e di crescita al Conservatorio G. Verdi di Milano: Daniele Parziani, al violino, Manuel Buda, alla chitarra, e Davide Tedesco, al contrabbasso. Il trio è nato nel 2006 e ha già collaborato con numerosi artisti, tra cui Malika Ayane, Eyal Lerner, Uri Chameides e il coro ebraico di Milano Kol Ha kolot. Al suo attivo conta 2 album: NefEsh, del 2007, e Midbar, del 2011, e la partecipazione ad eventi e concerti sia in Italia che all'estero, tra cui quella al Conservatorio di Beer Sheva e al Festival internazionale del Klezmer di Zfat. Per chi volesse conoscere meglio i NefEsh Trio, questo è il loro sito, mentre questi sono alcuni video dove li si può ascoltare in alcune loro esibizioni.

martedì 21 ottobre 2008

Anda y pegate, l'ultimo cd di Maykel Blanco y Su Salsa Mayor

Ancora una volta un cd che fa ballare tutti con i ritmi veloci e brillanti della timba cubana. Si chiama Anda y pegate ed è il frutto dell'ultimo sforzo musicale di Maykel Blanco y Su Salsa Mayor, uno dei giovani interpreti più seguito di timba. Anche se nell'album ritornano alcuni temi sonori del disco precedente, in Anda y pegate emergono tuttavia ancora di più le variazioni ritmiche, i virtuosismi, il ruolo dei fiati nel dettare un ritmo talvolta frenetico. Ecco le canzoni che compongono la tracklist del nuovo cd di Maykel Blanco y Su Salsa Mayor:
1. Anda y pegate
2. Si le gusta repite
3. Yo como candela
4. Debajo de la balancera
5. Adivina papa
6. Como yo gozo y retozo
7. Mi destino
8. Maricela
9. Bajito de sal
10. Deja la duda
11. Quitate que vengo volao
12. Seras
Qui è possibile trovare i brani del nuovo cd di Maykel Blanco y Su Salsa Mayor.

martedì 14 ottobre 2008

Maykel Blanco y Su Salsa Mayor, giovane gruppo di timba cubana

E' un giovane gruppo di timba cubana che si sta affermando prepotentemente sulla scena della musica cubana. Si chiama Maykel Blanco y Su Salsa Mayor, e deve il suo nome al suo leader, Maykel Blanco, artista poliedrico, compositore, produttore, pianista e percussionista. I primi passi nel panorama musicale cubano, Maykel Blanco li ha mossi lavorando con gruppi come i Gen-Cortés, Abel y La Seducción e La Constelación. Ma già all'età di 15 anni Maykel fonda un suo proprio gruppo. A 18 anni inizia l'avventura con la band Maykel Blanco y La Suprema Ley, con cui incide un album nel 2003, Llegarono los cubanos, dove si mescolano son cubano, rumba e timba. Nel 2005 dall'unione di Maykel Blanco e Javier Sotomayor nasce la band Maykel Blanco y Su Salsa Mayor, che inizia a esibirsi sia a Cuba che in Europa, riscuotendo un crescente successo tra i fan della timba. E l'anno successivo arriva il primo cd della band, intitolato Recoge y vete, che sarà seguito poi da altri 3 album: Anda y pegate, del 2008, Soy lo que te Hala, del 2010, e A toda Maquina, del 2013. La musica di Maykel Blanco risente delle influenze che su di lui hanno sempre esercitato i classici della timba cubana, come gli NG La Banda, La Charanga Habanera e i Los Van Van. Per conoscere meglio Maykel Blanco y Su Salsa Mayor questo è il loro sito, mentre qui è possibile ascoltare in video molte loro canzoni.

martedì 7 ottobre 2008

Rokku mi Rokka, l'ultimo album di Youssou N'Dour

Rokku mi Rokka significa dare e ricevere in pulaar, una delle lingue parlate in Senegal e in altri paesi dell'Africa, comune soprattutto all'etnia Peul. E questa espressione è il titolo dell'ultimo album di Youssou N'Dour, altro omaggio al suo paese, il Senegal appunto. Si tratta di un altro viaggio molto interessante che l'artista senegale compie attraverso le tradizioni e le radici culturali della sua terra e della società senegalese. Il singolo di punta di questo nuovo lavoro di Youssou N'Dour è Wake up (It's Africa Calling), brano in cui il cantante senegalese canta con Neneh Cherry, l'artista con cui aveva fatto quello che forse si può considerare il suo singolo di maggior successo, 7 Seconds, del 1994. Questa la tracklist completa di Rokku mi Rokka:
1. 4-4-44
2. Pullo Ardo (The Stepherd)
3. Sam Gàmmu (My Rival)
4. Bàjjan (The Father's Sister)
5. Baay Faal
6. Sportif (Sportsman)
7. Tukki (Travel)
8. Létt Ma (Indecision)
9. Dabbaax
10. Xel (Think)
11. Wake up (It's Africa Calling)
Qui è possibile trovare il nuovo cd di Youssou N'Dour.

martedì 30 settembre 2008

Gaitan Castro, grande interprete di huayno e di musica popolare peruviana

Gaitan Castro è uno degli interpreti più significativi del huayno, della musica andina e della musica tradizionale peruviana in generale. E' nato ad Ayacucho e da 18 anni è portavoce della storia musicale del Perù, che fa conoscere attraverso le sue canzoni e i suoi concerti. Per darsi completamente alla musica Gaitan Castro lasciò gli studi universitari che stava frequentando all'Universidad Nacional San Cristóbal de Huamanga, e nel 1989 tenne il suo primo concerto in un teatro della sua città natale, il Teatro Cavero di Ayacucho. All'anno seguente, il 1990, risale la sua prima produzione musicale, Elegía, che precedette diverse esibizioni in Lima, dove nel frattempo Gaitan Castro s'era trasferito, e in altre città peruviane. Nel 1991 arriva il primo concerto all'estero, in Paraguay, nel teatro Paraguayo japonés. L'anno seguente esce il secondo disco di Gaitan Castro, Desde las Entrañas del Fuego, seguito da uno degli album di maggior successo del cantante peruviano, Amor, Amor, dove per la prima volta Gaitan Castro è affiancato da altri artisti musicisti che insieme a lui avevamo formato la banda Gaitan Castro. A questo disco appartengono due delle canzoni più ascoltate dell'artista peruviano: Amor, Amor e Como has echo. Nel 1996 esce il disco Réquiem para un Amor, dove agli strumenti tradizionali della banda Gaitan Castro, venne per la prima volta aggiunta anche altra strumentazione più moderna. Tra le canzoni di maggior successo di questo album Todos Juntos, Piel Canela e Réquiem para un amor. Nel 1997 esce Gaitan castro…Tour 97, un disco con video che contiene alcuni dei più grandi successi della banda dal vivo, frutto delle registrazioni fatte in un tour per 24 città del Perù. Altre canzoni di Gaitan Castro molto amate dal popolo peruviano sono El Perú nació serrano, Corazon mío, Cantando hasta el amanecer e Un Pasajero en el camino. Per conoscere meglio Gaitan Castro, qui è possibile trovare alcuni suoi brani in mp3, mentre questi sono alcuni video con altre sue canzoni ancora.

mercoledì 24 settembre 2008

Alessia Tondo, giovanissima interprete di pizzica e musica popolare salentina

E' una delle interpreti più giovani della musica popolare salentina. Si chiama Alessia Tondo, è ancora una ragazza e da qualche anno è diventata una delle voci più note del Salento. La musica della sua regione le è entrata nel sangue fin da piccola, quando Alessia usava andare da nonna Immacolata per ascoltare canzoni popolari, filastrocche e ninna nanna che la nonna le cantava in dialetto. All'età di 5 anni il suo esordio in un gruppo di musica popolare, i Mera Menhir, dove cantava e suonava il tamburello. Da allora un crescendo di collaborazioni "precoci" e importanti con diversi gruppi di musica popolare, che la faranno conoscere ad un pubblico sempre più ampio. Con i Sud Sound System Alessia Tondo fa da prima voce nella loro canzone Le Radici ca Tieni. Con il gruppo Kumenei esegue Fimmene fimmene in una versione che mescola taranta e reggae. Nel 2007 arriva la partecipazione alla Notte della Taranta, sia nello spettacolo più importante, quello di Melpignano, sia nelle esibizioni in altre città come Bologna, Roma e Reggio Emilia. Alessia ha poi collaborato con altri grandi artisti, del calibro di Francesco De Gregori, Ambrogio Sparagna e Franco Battiato. Per conoscere meglio Alessia Tondo, è possibile vedere questi video, mentre qui è possibile trovare alcuni sue interpretazioni in mp3.

martedì 16 settembre 2008

I Scianari, gruppo di pizzica e musica popolare salentina

Mettere a disposizione la propria esperienza musicale per trasmettere insieme e con più forza la propria passione: la musica e la cultura salentina. Questa la missione de I Scianari, un gruppo che riunisce artisti provenienti da diverse esperienze musicali, ma che in comune hanno il desiderio di approfondire, conservare e trasmettere la memoria storica del Salento, e comunicare a tutti con la propria musica la loro passione per la pizzica, il ballo più tipico di questa zona d'Italia. Non a caso il nome del gruppo ha un profondo legame con la pizzica. Infatti I Scianari, in dialetto salentino, sono gli inquieti, quelli che non stanno mai fermi e cambiano spesso idea. Lo stesso stato d'animo che sta dietro la pizzica e che la pizzica suscita in quelli che l'ascoltano: uno stato d'animo fatto di inquietudine, di movimento, di agitazione. Il gruppo de I Scianari è composto da Annavita Doria, voce, Antonio Ottino, voce e chitarra, Alessandro Trovè, voce e tamburello, Gianfranco Rosato, chitarra e voce, Marco Rubichi, fisarmonica, Donato Piliego, armonica, Michele Calogiuri, violino. Al loro attivo hanno 5 album: La musica te li Scianari, del 2008, Ballati tutti quanti allu Salentu, del 2009, Sud e lu Salentu, del 2010, Scianaranta, del 2012, e Luciscere, del 2015. Ulteriori informazioni su I Scianari è possibile reperirle sul loro sito, mentre qui è possibile trovare molti loro brani in mp3, e qui è possibile vederli in azione in alcuni video.

martedì 9 settembre 2008

Vibrazioni liquide, il nuovo album dei Malaavia

Si chiama Vibrazioni liquide ed è il secondo album dei Malaavia, il gruppo guidato da Pas Scarpato. Pieno di echi e suggestioni mediorientali, sia nei testi che nelle musiche, l'album presenta 10 canzoni molto interessanti, la maggior parte delle quali frutto della nuova collaborazione e della nuova sintonia tra Pas Scarpato e Joe La Viola, il nuovo fiato del gruppo. Quest'ultimo non è la sola novità del gruppo, che è stato profondamente rinnovato, e oggi si presenta composto anche dal giornalista-scrittore Donato Zoppo, come voce recitante, dalla cantante Helèna Biagioni, dal tastierista Sebastiano Mazzoleni, e dal batterista Jacov Leone. Numerose nell'album sono anche i contributi di artisti esterni al gruppo, come Gianni Lamagna, cantante della Nuova Compagna di Canto Popolare, che interpreta Listen to the voices, Sofia Baccini e Enrico Iglio dei Presence, e poi ancora Alfio Costa, Davide Rossi, Fabrizio Frigeni, Eris Salvador, Francesco Magni e Chiara Boldreghini. Con le canzoni di Vibrazioni liquide prosegue il cammino di ricerca interiore e mistica dei Malaavia, e in esse si possono notare diversi riferimenti biblici, come nel caso del brano Il Cedro, tratto da un passo del libro profeta Ezechiele, nell'Antico Testamento, e alcuni richiami alle tradizioni ebraica e araba. Un album che vuole evocare con le sue melodie un respiro religioso pregno di meditazione, osservazione, dialogo e fratellanza. Ecco la tracklist completa dell'album:
1. Deus Dementat?
2. Lakmidi
3. Listen To The Voices
4. Vagando
5. Intro La Rosa
6. La Rosa
7. Il Cedro
8. Elevazione
9. Salmo Di Lode Universale
10. Stati Superiori.

martedì 2 settembre 2008

Il Gruppo Folk 2000, le tradizioni del Salento in musica

Si chiama Gruppo Folk 2000 e il suo intento è quella di esprimere, con la musica e con i testi, la tradizione, la storia, la cultura e tutto ciò che è nascosto nelle viscere profonde di un'intera provincia, quella di Lecce. E' qui infatti, e più precisamente nel piccolo comune di Cannole, che questo gruppo nasce nel 1976. Da allora tante canzoni, 1 33 giri, una videocassetta in vhs, 22 audiocassette, 15 cd, 1 dvd, e tanti concerti e spettacoli che hanno trasmesso, nel Salento e fuori, forti emozioni a chi vi ha partecipato. Il Gruppo Folk 2000 è composto da Salvatore Rubichi, voce solista, Gianfranco Rosato, voce e chitarra, Ramona Visconti, voce, Gabriella Pinto, voce, Alessandro Rubichi, piano e tastiere, Tanino Delli Carri, fisarmonica, Michele Calogiuri, violino, Tonino Giorgino, basso e cori, Gianluca Rubichi, batteria e Marco Rubichi, fisarmonica e percussioni. Tra le loro canzoni di maggior successo L'emigrante, pizzica cresta, e la Rondinella. Per chi volesse conoscere meglio il Gruppo Folk 2000, questo è il loro sito, qui si possono trovare molte loro canzoni in mp3, mentre qui li si può ascoltare e vedere in azione in alcuni video.

martedì 26 agosto 2008

I Ráfaga, band di cumbia argentina

Si chiamano Ráfaga e sono una band di cumbia argentina abbastanza famosa in tutta l'America latina. Il gruppo si è formato nel 1994 ed ha passato i suoi primi anni di vita tra i locali dedicati alla cumbia argentina. Essi guadagnarono presto una certa notorietà in tutta l'Argentina, e nel biennio 1997-98, partecipando al Midem Latino de Musica di Miami, iniziarono ad essere conosciuti anche a livello internazionale. Essi fecero conoscere la loro musica anche in USA e Spagna, per poi andare a fare concerti, negli anni successivi, anche negli altri paesi europei, in Cina e in Australia. A oggi la band è costituita da Damián e Rodrigo Tapari, quest'ultimo voce subentrata ad Ariel Puchetta nel 2004, Raúl Ariel "Richard" Rosales, alla chitarra, Ulises Piñeyro, Mauro Piñeyro e Sergio Aranda, tutti e tre alle tastiere, Marcelo "Pollo" Rodríguez, alle percussioni, Omar Morel, alla batteria, e Juan Carlos "Coco" Fusco, al basso. I Ráfaga hanno pubblicato fino ad oggi innumerevoli singoli e 11 album: Soplando fuerte, del 1996, Sobrevolando América, del 1997, Ráfaga en vivo en América, del 1998, Imparables, del 1998, En vivo en Chile, del 1998, Un Fenómeno Natural, del 1999, Otra Dimensión, del 2000, Marca Registrada, del 2001, Lo Mejor de Ráfaga, del 2003, Vuela, del 2004, e Dueños del Viento, del 2006. Tra i loro brani di maggior successo Maldito Coran, Mentirosa, Sabes, Una Rafaga de amor e Ritmo de cumbia. Per conoscere meglio i Ráfaga questo è il loro sito, questi sono alcuni video con altre loro canzoni, mentre qui è possibile trovare alcuni loro cd.

lunedì 18 agosto 2008

Tchamantche, il nuovo album di Rokia Traore

Si chiama Tchamantche ed è il nuovo album di Rokia Traore, cantautrice del Mali e grande interprete della musica africana contemporanea. Già il titolo, che significa "equilibrio", esprime bene il senso di armonia che trasmettono le canzoni di questo nuovo cd. Ancora una volta la maggior parte delle canzoni sono cantate in bambara, o bamana, la lingua nativa di Rokia Traore, anche se non mancano canzoni in altre lingue, come nel caso della cover di The man I love di Billie Holiday. E ancora una volta le melodie musicali della tradiziona africana da cui Rokia Traore proviene si mescolano ai ritmi del rock, del jazz e del blues. Dall'ascolto di questo album si percepisce ancora una volta il desiderio della cantautrice del Mali di far scoprire le ricchezze della sua cultura con forza e con poesia, al di là di ogni luogo comune, combinando creatività e originalità con rispetto delle proprie tradizioni musicali. Gli arrangiamenti delle canzoni, con chitarre, batteria e basso, ma anche con strumenti tipici africani come lo n'goni, sono delicati e forti nello stesso tempo. Questa la tracklist completa dell'album:1. Dounia
2. Djanfa
3. Zen
4. Aimer
5. Kounandi
6. Koronoko
7. Tounka
8. Tchamantche
9. A ou ni sou
10. Tounka
11. The man I love

Qui è possibile trovare il nuovo cd di Rokia Traore.

martedì 12 agosto 2008

L'hasapiko, il ballo tradizionale greco da cui è derivato il sirtaki

Si chiama hasapiko, in greco χασάπικο, ed è la danza popolare greca da cui Mikis Theodorakis ha tratto ispirazione nel 1964 per scrivere la musica del film Zorba il greco, da allora chiamata sirtaki. Il nome hasapiko deriva dalla parola greca χασάπης, che vuol dire macellaio, e infatti l'hasapiko viene anche detta la danza dei macellai. Le origini di questa danza risalgono all'impero bizantino. Essa ebbe origine all'interno della corporazione dei macellai arvaniti, un popolo greco di origine albanese. La danza si diffuse poi nelle regioni occidentali dell'Asia minore e nei primi anni del secolo scorso era molto nota a Costantinopoli. Dopo di che divenne uno dei balli più importanti della tradizione culturale ellenica. Il ballo ha un corpo di passi base irrinunciabili su cui è poi possibile innestare delle varianti, che vengono chiamate da chi conduce la danza. L'hasapiko ha sia una versione lenta sui 4/4, chiamata hasapiko bary, in greco χασάπικο βαρύ, sia una versione veloce, detta grigoro hasapiko, in greco ρήγορο χασάπικο, sui 2/4. Generalmente l'hasapiko viene ballato da 2 o più uomini che si muovono in uno spazio abbastanza ristretto tenendo le mani sulle spalle dei ballerini vicini. Per conoscere meglio l'hasapiko, è possibile vedere questi video.

La cumbia, musica folkloristica colombiana

La cumbia è un genere musicale nato in Colombia, e più precisamente nella Región Caribe, la regione settentrionale di questo paese, in quella fascia di terra colombiana che va dalla città di Barranquilla a quella di El Banco, dove sorge anche un famoso monumento alla cumbia. Ma alcuni studiosi di cumbia dicono che il luogo di nascita preciso della cumbia fu Pocabuy, paese situato sempre nella stessa regione settentrionale della Colombia. La cumbia è frutto dell'incontro di 3 tradizioni musicali diverse, quella dei popoli autoctoni della Colombia, quella dei negri arrivati in questo paese come schiavi e quella dei conquistatori europei. La cumbia può quindi essere anche considerata una sorta di sintesi musicale della storia della Colombia. Inizialmente questo genere musicale era solo, o prevalentemente, strumentale, con strumenti tradizionali come i tamburi tipici llamador, alegre e tambora, i flauti tradizionali millo e gaitas, e altri strumenti tipici come il macho, la hembra, le maracas e il guache. In un secondo momento si sono aggiunti altri strumenti ed è subentrata anche la voce come elemento costitutivo di questo genere. Dalla cumbia sono poi derivati altri ritmi: porros, chalupas, bullerengues, chandés, paseos, sones, puyas, fandango. Cosi come dalla cumbia colombiana sono nate in America latina tante diverse versioni locali della cumbia, a seconda del paese in cui questo ritmo si è diffuso e delle influenze musicali che si andavano a mescolare al ritmo originario. Sono cosi nate la cumbia peruviana, la cumbia argentina, la cumbia messicana, e tante altre. Tra i cantanti e i gruppi che più hanno contribuito a diffondere la cumbia si possono citare Antonio Lucia Pacheco, Cumbia de Juan Corralito, Arturo Jaimes, Medardo Guzmán, Efraín Mejía, Pedro Beltrán, Alexis Urunde, Perla Colombiana, Juan Jiménez "Guayaspa", Rigo Tovar, Luis Carlos Meyer Castandet, Lucho Bermúdez, Bovea y sus vallenatos, Los Wawancó, los Corraleros de Majagual, Los Hispanos e Los Graduados. Oggi il ritmo della cumbia si può trovare, spesso mescolato ad altri ritmi latinoamericani, in canzoni di cantanti come Carlos Vives, Grupo Niche e Juanes. Per approfondire la conoscenza della cumbia, qui è possibile trovare molti video dove ascoltare cumbia e vederla ballare, mentre qui si possono trovare alcuni cd di cumbia.

Sintonia Tbilisi, coro di musica tradizionale georgiana

Sono portatrici di una tradizione musicale che sembra risalire a più di 2.500 anni fa, quella della polifonia georgiana. Si chiamano Sintonia Tbilisi e sono un coro di canto polifonico tutto al femmiile composto da 12 donne. Nato nel 2002 il coro ha un repertorio composto da canti tratti dalla tradizione popolare georgiana e dalla tradizione di musica sacra cristiano-ortodossa. Sintonia Tbilisi è diretto dalla musicista georgiana Guliko Lomtatidze, diplomata al conservatorio di Tbilisi. Recentemente è uscito un cd in cui si possono ascoltare loro performance, intitolato Tbilisi nel cuore. Tra i brani più suggestivi del coro Shen char venachi, esempio della profondità e della intensità del repertorio dei canti popolari georgiani, che esprimono una tradizione millenaria. Nella storia georgiana infatti il canto polifonico ha occupato un ruolo importante nella vita sociale e quotidiana, ed era sempre presente nelle occasioni più importanti, sia in quelle che coinvolgevano tutta la comunità, come ad esempio una guerra, sia in quelle più legata alla vita privata e famigliare, come il matrimonio o altre celebrazioni personali. Sembra che la polifonia sia stato uno degli elementi che più ha contraddistinto la tradizione musicale georgiana da quella dei paesi ad essa vicini.

giovedì 7 agosto 2008

Yanka Rupkina, voce importante della musica folkloristica bulgara

Yanka Rupkina è una cantante bulgara, considerata come una delle più importanti interpreti della musica folk di questo paese. Nata nella regione delle montagne Strandzha, nella parte sudorientale della Bulgaria, Yanka Rupkina ottiene il suo primo riconoscimento musicale al festival musicale di un piccolo paese vicino a Gramtikovo. Da lì inizia ad essere sempre più conosciuta nel panorama musicale bulgaro, fino a quando, nel 1961, entra nel gruppo folkloristico della Radio Nazionale Bulgara, dove ha lavorato per circa 30 anni. Negli anni '80 del secolo scorso Yanka Rupkina ha formato con Stoyanka Boneva e Eva Georgieva il Trio Bulgarka, che poi ha contribuito a formare il gruppo Le Mystere Des Voix Bulgares, la cui conoscenza si diffuse in tutta Europa nel 1975 con l'album che portava lo stesso nome del gruppo. Dagli anni '90 del secolo scorso in poi la cantante bulgara ha continuato la sua carriera come solista, lavorando soprattutto per il gruppo di radiotelevisione nazionale bulgaro. L'unico cd di Yanka Rupkina si chiama Keranka ed è uscito nel 2005, ma importanti interpretazioni di questa cantante bulgara si possono trovare, insieme a canzoni di altri artisti, anche in altri cd, tra cui Music of Bulgaria: Balkana, del 1987, Voices, nelle 2 versioni del 1990 e del 1991, Heimatklange, Vol. 1, del 1994, Vocal Traditions of Bulgaria, del 1995, e World Connection. In tutto le canzoni che ha cantato Yanka Rupkina sono più di 300, e alcune di esse sono state tra le più ascoltate nelle radio bulgare negli ultimi 2 decenni. Per conoscere meglio Yanka Rupkina, qui si possono trovare alcuni cd con canzoni della cantante bulgara, mentre questi sono alcuni video con altre sue canzoni.

C.I.D.A.N. Mi Peru, cultura, musica e danze dei popoli indigeni peruviani

C.I.D.A.N. Mi Peru è un'associazione culturale che si propone di studiare, preservare e divulgare le culture e le tradizioni musicali e artistiche dei popoli indigeni del Perù. C.I.D.A.N. sta per Centro de Investigacion y Difusion de Arte Nativo e l'associazione è nata nel 1985 a Lima, capitale del Perù, e da subito ha organizzato spettacoli che mostravano la millenaria tradizione folcloristica del popolo Inca. Fondatrice e principale promotrice del gruppo è Anita Zapata Flores, mentre nel gruppo lavorano musicisti e musiciste, ballerini e ballerine che appartengono a diverse etnie del popolo peruviano. C.I.D.A.N. Mi Peru ha partecipato ai più importanti festival di arti folkloristiche sia in America Latina che in Europa, dove spesso ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti. Le sue esibizioni mostrano i principali balli della tradizione millenaria del folklore peruviano, che vengono dalle 3 principali regioni in cui è diviso il Perù: la costa, la sierra e la selva. Le danze della costa che vengono eseguite dal C.I.D.A.N. Mi Peru sono le seguenti: Marinera Norteña, Marinera Limeña, Tondero, Festejo, Lando, Alcatraz, Lavanderas, Zamacueca, Inga, Zapateo, Zamba Lando e Son de los Diablos; tra le danze della sierra vi sono: Danza de Tijeras, Sara Hallmay, Huaylas Antiguo, Quechua Umuto, Sarqhi, Charaque Tupay, Ayarachi, Waca Waca, Chonguinada, Huaylarsh Moderno, Kiñuta Pukllay, Quanchi e Quajelo. Infine le danze della selva sono: Danza de la Boa, Orgullo Shipibo, Ayahuasca, Buri-Buriti, Luto Cacherine, Saco Largo, Amazonas, Macanas, Ani-Sheati, Apu Cashi, Pistha e Amuesha. Per conoscere meglio l'associazione C.I.D.A.N. Mi Peru questo è il loro sito, mentre qui è possibile vedere in video alcune loro danze.

mercoledì 6 agosto 2008

La Haka, la danza tipica dei Maori

Si chiama Haka ed è la danza tipica dei Maori, il popolo aborigeno della Nuova Zelanda. La Haka non è, come spesso si pensa, solo una danza di guerra, fatta prima dello scontro con il nemico. Se fatta prima di una gara o di un combattimento, essa serve per esprimere il coraggio, la cattiveria e la virilità di chi deve combattere. Ma se fatta per celebrare altri momenti della vita umana, allora può esprimere anche sentimenti di gioia, dolore, rabbia. Le grida che vengono emesse da chi balla possono contenere senso di sfida e di disprezzo, ma anche essere segni di gioia o di benvenuto. La Haka può essere ballata da gruppi di soli uomini, ma anche da gruppi di sole donne, o gruppi misti. Una delle Haka tipicamente femminile si chiama Ka Panapana, mentre nelle Haka in cui vi sono uomini e donne insieme, il ruolo di queste ultime spesso è di stare nelle retrovie del gruppo e accompagnare con il canto l'esibizione degli uomini. La danza si svolge secondo delle regole ben precise, e spesso i movimenti sono sincronizzati, ma in alcuni momenti della danza i ballerini hanno anche un margine di libertà per improvvisare dei movimenti completamente liberi. All'inizio della danza chi la guida carica gli altri urlando con tono forte e violento un ritornello che serve sia per incitare i compagni sia per ricordare loro le regole della performance. Gli strumenti che vengono usati per comporre la musica della Haka sono soprattutto le parti del corpo umano e i versi emessi con la bocca. Le mani vengono battute violentemente contro il petto, contro le braccia, o contro le gambe, i piedi vengono battutti ripetutamente a terra, si digrignano i denti, gli occhi, spalancati, roteano vorticosamente, cosi come la lingua, che viene mostrata per tutta la durata della danza. Gli occhi spalancati, detti pukana, la chiusura degli occhi, fatta solo dalle donne e detta potete, e la linguaccia, fatta solo dagli uomini in segno di sfida e detta whetero, sono, insieme al ngangahu, simile alla pukana, gli elementi più caratteristici della Haka. Vi sono diversi tipi di Haka a seconda delle diverse tribù Maori e dei diversi rituali in cui essa viene eseguita. Forse lo stile più conosciuto è quello che si chiama Ka Mate, che è quello che viene eseguita dalla nazionale di rugby neozelandese, gli All Blacks, prima di ogni partita. La Ka Mate è un tipo di Haka molto breve che lascia ampio spazio all'improvvisazione. Essa pare sia stata fondata da Te Rauparaha, che era capo della tribù Ngāti Toa. Un secondo tipo di Haka è il Peruperu, che veniva eseguita in guerra con le armi; essa è caratterizzata da un salto alto fatto con le gambe alla fine dell'esibizione. Un terzo tipo di Haka è il Kapa o Pango, creata dagli All Blacks insieme a un gruppo di esperti della tradizione Maori per eventi especiali. Altri tipi di Haka, forse meno noti, sono la whakatu waewae, la tutu ngarahu e la ngeri. Si possono trovare anche delle versioni moderne e dance della Haka come quella di Nitro-D vs. Stormland, intitolata appunto Haka. Per rendersi conto di cosa sia la Haka, è possibile vedere questi video.

Cheo Feliciano, grande salsero di Porto Rico

José Luis "Cheo" Feliciano è uno dei più importanti salseri di Porto Rico. Qui nacque nel 1935 e qui iniziò a studiare e a fare musica nella Free Music School di Ponce, sua città natale. All'età di 17 anni emigra negli USA con la famiglia, a New York, e inizia a suonare come percussionista in un gruppo chiamato Ciro Rimac’s Review. Intanto collabora anche con l'orchestra di Tito Rodriguez, con il Conjunto Marianaxi, guidato da Luis Cruz, e con l'orchestra Kako y su Trabuco. Una svolta importante per la sua carriera musicale, José Luis "Cheo" Feliciano la ebbe quando fu preso come vocalist nel Joe Cuba Sextet, perché con questo gruppo egli iniziò a girare in radio e ad essere conosciuto nel mondo del latinoamericano degli States. Sue canzoni famose di quegli anni sono A la seis, El ratón, Como ríen e El pito. Durante gli anni della guerra americana in Vietnam, Cheo Feliciano decide di interrompere la sua carriera per protesta. La riprende dopo 3 anni e pubblica un album, Cheo, che è stato uno dei più grandi successi di questo grande salsero, con canzoni come Anacaona, Mi triste problema, Si por mí llueve e Pa' que afinquen. Seguono altre canzoni di successo come Juguete, Juan Albañil, Los entierros de mi gente pobre, Salomé e Vamonos pa'l monte. Negli anni '90 del secolo scorso il salsero portoricano viaggia e porta avanti progetti musicali in Venezuela e a Cuba, dove pubblica il cd Cheo en Cuba. Nella sua carriera musicale ha pubblicato più di 30 album e ha collaborato con molte orchestre famose, tra cui la Fania All Stars, e con grandi artisti del panorama latinoamericano come Eddie Palmieri. Tra gli ultimi album di Cheo Feliciano En la intimidad e Serie 32, usciti entrambi nel 2002. Per conoscere meglio Cheo Feliciano e gustare la sua voce, questi sono alcuni video con altre sue canzoni ancora, mentre qui è possibile trovare i suoi cd.

martedì 5 agosto 2008

Pupy y Los que Son, Son, il nuovo gruppo del pianista dei Los Van Van

Il suo vero nome è César de las Mercedes Pedroso Fernández ma tutti lo conoscono come Pupy, come il grande pianista, compositore e arrangiatore dei Los Van Van, gruppo con cui ha lavorato per ben 32 anni e con cui ha suonato più di 150 canzoni, scritte proprio da lui. Pupy nasce nel 1946 a La Habana in una famiglia molto "musicale". Suo padre César "Nene" Pedroso era un pianista che suonò con Chapottìn e altri gruppi, il nonno Julio era stato direttore dell'orchestra Cuba, e suo zio, Pío Escaparate, era il güirero degli Arcaño y sus Maravillas. Pupy ha così a che fare con la musica fin da bambino, e a 12 anni entra nel Conservatorio Amadeo Roldan. Durante gli anni del conservatorio, ogni tanto suo padre lo chiamava a suonare in alcuni gruppi cubani, fino a che Pupy entrò nel complesso Cuba Nueva. Più avanti con gli anni suonò con l'orchestra Fascinación e con il gruppo Charangon. Quest'ultima esperienza gli permise di conoscere Juan Formell, con cui nel 1968 formarono i Los Van Van. Con questa orchestra sono stati 32 anni di straordinario successo, che però non ha fermato Pupy, che, nel suo spirito di instancabile cercatore di nuove idee, ha deciso nel 2001 di formare una nuova orchestra, Los que Son, Son, di cui è il direttore. Questo gruppo ha debuttato il 4 ottobre 2001 a Güines, nella provincia della capitale cubana, e da allora ha preso a fare concerti non solo a Cuba, ma anche in tutta l'America Latina e in Europa. Per conoscere meglio i Pupy y Los que Son, Son, questo è il loro sito, mentre questi sono alcuni video con loro esibizioni.

lunedì 4 agosto 2008

Luis Miguel del Amargue, esponente di spicco della bachata romantica e rurale

Il suo soprannome significa amaro, perché nelle sue canzoni racconta con le parole e con le note i momenti di tristezza e di amarezza che può riservare la vita; le sue canzoni tuttavia non si limitano al lato triste della vita, ma esprimono tutti i sentimenti più comuni e più intensi di quelli che possono caratterizzare una vita umana. Nato nel 1978 nel sud della Repubblica dominicana, Luis Miguel del Amargue è uno dei bachateros dominicani più noti. Il suo primo album, Amor De Locos, è uscito nel 2003, seguito da Corazón De Dinero, Quiero Saber e De Nuevo Contigo, dischi pubblicati rispettivamente nel 2004, nel 2005 e nel 2007. Tra le sue canzoni di maggior successo si possono menzionare Buscame, Te Echo De Menos, Hoja En Blanco, Mi Hermana Y Yo, De Rodillas Te Pido. Si tratta di canzoni in cui alla semplicità dei testi si associa l'espressione di forti sentimenti. Ne vengono fuori canzoni cariche di pathos che caratterizzano quel tipo di bachata che viene definita "romantica", o "rurale", che esprime cioé in modo intenso le esperienze essenziali della vita. Il suo ultimo cd si intitola Mi Regreso e include 14 bachate, tutte in linea con lo stile sentimentale dell'artista. Per conoscere meglio Luis Miguel del Amargue, qui è possibile ascoltare in video altre sue canzoni, mentre qui si possono trovare alcuni dei suoi cd.

Bachata y Ron Vol. 1, un cd con tante nuove bachate

Frutto della collaborazione tra 10 giovani cantanti di bachata e 11 dj abbastanza noti nel panorama della musica latina, Bachata y Ron Vol.1 offre agli appassionati di bachata 11 canzoni inedite, tutte da ballare. Il progetto musicale è stato pensato da Pepe Bassan di Ondatropical, con un forte contributo per la composizione e l'arrangiamento dei brani da parte di Luis Zavier e Mariah Angie. Le canzoni sono state interpretate da 10 cantanti diversi: i cubani El Mena, Johnny Hernandez, Jennifer Sanchez, e Daniel De Cuba, le dominicane Esther Santos, Pura Cepa e Xiomara, e gli italiani Malajente, Massimo Scalici e Lisa. I dj che invece hanno "trasformato" i brani sono Francisco Rojos, Fabrizio Zoro, Renato Ghelli, Mauro Catalini, Carlo Cavassori, Ivan El Samurai, Danis La Clave, Marco Ferretti, Raul Dj e Ricky Espino. Questa la tracklist completa del cd:
1. Serà que el amor - Fabrizio Zoro feat. El Mena
2. Dame una razon - Renato Zoro feat. El Mena
3. Baby regresa a mi - Marco Ferretti feat. Xiomara
4. Me muero por ti - Francisco Rojos feat. Massimo Scalici
5. Al saber que te vas - Mauro Catalini feat. Malajente
6. Fui yo - Danis La Clave feat. Daniel De Cuba
7. Un angel - Raul Dj feat. Lisa
8. No me digas que no - Ricky Espino feat. Jennifer Sanchez
9. Sola - Carlo Cavassori feat. Esther Santos
10. Magia - El Samurai De Cuba feat. Oreste Y Hanoi
11. No te vayas - Pepe Bassan feat. Xiomara
Qui è possibile trovare i brani del cd Bachata y Ron Vol.1.

Gozando en la Habana, il nuovo cd di Adalberto Alvarez y su Son

El Caballero del Son, Adalberto Alvarez, festeggia i suoi 35 anni di attività con un nuovo cd, Gozando en la Habana. 10 brani di pura salsa cubana, tra cui si possono apprezzare 7 canzoni inedite e 2 poupurrit di grandi successi degli anni '80 e '90 del secolo scorso. E' un cd in cui Adalberto Alvarez y su Son confermano il loro legame con il son cubano, e in particolare modo con lo stile casino, riproponendo le sonorità classiche di questo stile, anche se talvolta espresse con un gusto moderno. Il legame con la tradizione della musica cubana è per Adalberto molto più importante di qualsiasi richiamo delle nuove tendenze. Ma ecco la tracklist completa del cd:
1. Gozando en la Havana
2. Amor de mentira
3. Poupurrit de los 90
4. Camina y prende el fogon
5. La mania de caridad
6. Hasta aqui llegò este amor
7. Pourpurrit de los 80
8. Que voy a hacer si te vas
9. Aprende muchacho
10. Si no vas a bailar
Qui è possibile trovare il nuovo cd di Adalberto Alvarez.

martedì 29 luglio 2008

Il vals criollo, la versione peruviana del valzer

A metà '800 dello scorso millennio arrivò in Perù il valzer viennese e da quel momento quel ritmo tutto europeo, personalizzato con elementi di musica tradizionale peruviana, divenne anche una delle musiche più ballate in tutto il Perù, ma soprattutto nella zona costiera di questo paese sudamericano. Nei locali della capitale, Lima, i valzer di Strauss vennero interpretati verso la fine del secolo scorso da orchestre come quella dell'Hotel Maury o del Palais Concert. Quasi subito qui in Perù il valzer prese il nome di vals criollo, dove "criollo" sta proprio ad indicare il fatto che si trattava di musica "non indigena". Alla cadenza ritmica del valzer austriaco furono mescolati dei ritmi provenienti dalla tradizione musicale peruviana. E anche il modo di ballare questo valzer cambiò rispetto allo stile e ai movimenti del valzer europeo. Piccoli passetti veloci e continue giravolte rendono più veloce e più movimentato questo ballo rispetto al valzer tradizionale. I principali strumenti che accompagnano le esecuzioni di vals criollo sono la chitarra, il mandolino, il laùd, il pianoforte, il sassofono, il clarinetto, il flauto traverso e alcune percussioni. Ecco alcuni importanti interpreti di vals criollo che hanno contribuito a fare la storia di questo genere musicale: Felipe Pinglo, Victor Correa, Pablo Casas, Manuel Covarrubias, Filomeno Ormeño, Alcides Carreño, Nicolas Wetzell, Laureano Martínez, Eduardo Márquez Talledo, Serafina Quinteras, Amparo Baluarte, César Miró, Sixto Prieto Franco, Pedro Espinel, Máximo Bravo, Ernesto Soto, Samuel Joya, Francisco Reyes Pinglo, Lorenzo H. Sotomayor, Augusto Rojas Llerena, Elsiario Rueda Pinto, Miguel Correa, Rafael Otero, Erasmo Díaz, Abelardo Núñez, Chabuca Granda, Mario Cavagnaro, Adrián Flores Alván, Adalberto Oré Lara, Jorge Huirse, Lucha Reyes, Augusto Polo Campos, Emilio Peláez Montero, Alicia Maguiña, Félix Pasache, Pedro Pacheco, Juan Mosto e José Escaidillo. Per chi volesse ascoltare un po' di vals criollo, questi sono alcuni video in cui si può apprezzare musica e ballo di questo genere musicale.

Renacer, l'album di ritorno dei DLG, con un mix di salsa e reggaeton

Dopo anni di assenza dal panorama della musica latina, i DLG (Dark Latin Groove) ritornano con una nuova vocalist e un nuovo cd. La prima si chiama Miss YaYa e sostituisce l'ex vocalist del gruppo, Huey Dunbar, mentre il secondo si intitola Renacer, nome che dice tutto sul significato di questo nuovo cd dei DLG. Nell'album si possono ascoltare 11 brani, tra cui alcuni vecchi successi cantati dal vivo, come La quiero a morir, Juliana e No morirá, e canzoni nuove come Quiero decirte que te amo, Toro mata e Conmigo quédate. Quest'ultima canzone rappresenta uno dei più nuovi esperimenti del gruppo, l'aggiunta del ritmo del reggaeton alle sonorità tipicamente più loro come quelle della salsa e del reggae. Questa la tracklist completa del nuovo cd:
1. Quiero decirte que te amo
2. Toro mata
3. Pero me acuerdo de ti
4.
Conmigo quédate
5. El sue
ño se acabó (tal vez)
6. No soy esa mujer
7.
No morirá
8. Muévete
9. Volveré
10. La quiero a morir
11. JulianaQui è possibile trovare il nuovo cd dei DLG.