lunedì 30 aprile 2007

Gli Aes Dana, la musica delle etnie europee

E' una formazione siciliana specializzata nello studio e nella divulgazione del patrimonio musicale delle etnie europee. Si chiamano Aes Dana, che in gaelico vuol dire "gente d'arte", e nel loro repertorio si trovano brani strumentali e vocali in siciliano, gaelico, scozzese e italiano di epoca compresa tra il '600 e il '900. I protagonisti di questa formazione sono Valeria Milazzo, che è la voce del gruppo, Rosellina Guzzo, che suona l'arpa celtica e la tastiera, Giuseppe Leopizzi alle chitarre, Roberto Pitruzzella ai flauti, Nino Macaluso al violino, Giuseppe Viola al sax e Giovanni Apprendi alle percussioni. Uno dei loro album più importanti è Frontiera, un album che combina suoni celtici e mediterranei con uno stile tutto originale e che ha vinto in Florida il primo premio di composizione del prestigioso USA Songwriting Competition, per la categoria Instrumental.

domenica 29 aprile 2007

King Sunny Adè, il re dello jùjú

King Sunny Adè è forse il più grande interprete di tutti i tempi della musica jùjú. Nato nel 1946, a 17 anni iniziò a suonare con Moses Olaiya & His Rhythm Dandies, una banda di Lagos dedicata alla musica jùjú, scandalizzando tutta la sua famiglia, che era la famiglia reale della città di Ondo e che, come tutte le famiglie "rispettabili" del paese, ritenevano la musica un'attività adatta esclusivamente alle classi sociali più basse. Nel 1966 King Sunny Adè fondò la sua prima band, i Green Spots, ribattezzati nel 1974 gli African Beats. Solo un anno dopo egli fondò la sua etichetta discografica, la Sunny Alade Records, che divenne il suo veicolo discografico principale fino al 1990. Nel 1982 King Sunny Adè raggiunse anche un accordo con la casa discografica Island, che lo lanciò in Europa e Nord America come il "Bob Marley africano" e pubblicò 3 memorabili album che fecero molto scalpore. Per conoscerlo meglio si può partire da King of jùjú, una raccolta di brani selezionati proprio da lui e tratti dai 111 album pubblicati.

venerdì 27 aprile 2007

Ebenezer Obey, grande interprete della musica jùjú

Uno dei più grandi interpreti della musica jùjú è sicuramente Ebenezer Obey, nato a Idogo, nello stato nigeriano di Ogun. Iniziò la sua carriera a metà degli anni '50, dopo essersi trasferito a Lagos. La sua prima band venne fondata nel 1964 e si chiamava The International Brothers; suonava una musica che univa elementi blues, highlife e jùjú, e la strumentazione includeva un'importante sezione di talking drum. La band si trasformò successivamente, nei primi anni '70, nel gruppo Inter-Reformers, che realizzò innumerevoli album di jùjú con l'etichetta West African Decca. Il maggior successo di Obey fu probabilmente Current Affairs, pubblicato dalla Virgin Records e molto venduto anche nel Regno Unito. Obey fece anche innumerevoli esperimenti con la musica del popolo Yoruba, una musica fatta essenzialmente di percussioni. Ebenezer Obey è anche noto nella sua terra per essersi fatto portavoce nelle sue canzoni di temi di spiritualità cristiana, e dai primi anni '90 si dedicò principalmente alla musica gospel nigeriana.

giovedì 26 aprile 2007

Lo jùjú, la musica nigeriana degli anni '60

Il jùjú è una musica nigeriana le cui origini si innestano nelle ultime evoluzioni della palm wine music. Ma dopo la seconda guerra mondiale questo genere musicale inglobò anche le nuove tendenze e i nuovi stili che provenivano da Europa e USA, come il rock'n'roll e il soul, e iniziò a far uso di strumenti nuovi importati, come quelli elettrici. L'opera di Tunde Nightingale è un emblema di questa nuova fase dello jùjú, mentre alla fine degli anni '50 del secolo scorso IK Dairo, con il suo gruppo IK Dairo & the Morning Star Orchestra, contribuì a evolvere ulteriormente questo tipo di musica. Fu infatti nelle sue canzoni che furono introdotti una nuova tecnologia di registrazione e nuovi strumenti quali il gangan (un tamburo tipicamente nigeriano), la chitarra elettrica, e la fisarmonica. Due interpreti importantissimi dello jùjú furono Ebenezer Obey e King Sunny Adè, che iniziarono la loro produzione artistica verso la metà degli anni '60.

mercoledì 25 aprile 2007

Tania, il nuovo cd di Lighea

Esce il nuovo album di Lighea intitolato Tania, che è il suo vero nome d'anagrafe. Questo nuovo lavoro, il 4° album della sua carriera, segna il grande ritorno di Lighea, dopo il duplice successo al Festival di Sanremo, nella categoria Giovani nel 1994, e tra i Big nel 1995 con Rivoglio la mia vita. Già da qualche giorno si può ascoltare in radio il singolo Matilde, con una featuring importante con il duo milanese hip-hop Kontrasto. Tania è pubblicato dall'etichetta indipendente Anteros/Distribuzione Delta Dischi e contiene 10 nuove canzoni inedite, più due versioni in portoghese di due brani del disco.
Questa la tracklist completa:  
1. Dieci
2. Ho
3. Matilde 
4. Teo non è una canzone
5. Tutto andrà bene
6. Io e lei
7. Il bello di te
8. L'amore a memoria, 
9. Sempre al limite 
10. Undici novembre
11. Ho (portoghese)
12. Tutto andrà bene (portoghese).
Al suo interno alcune importanti collaborazioni, tra cui quella con gli autori Michele Pecora e Beppe Dati (storico autore della musica leggera italiana insieme a Giancarlo Bigazzi), Claudio Golinelli (bassista di Vasco Rossi) e Massimo Varini (chitarrista e produttore di Nek). Dai primi di maggio partirà il nuovo tour estivo della cantante che la porterà nelle principali località turistiche italiane.

martedì 24 aprile 2007

Federico Betancourt, nella scia della grande salsa venezuelana

Federico Betancourt è uno dei grandi interpreti della salsa venezuelana. Il sangue della musica nelle sue vene scorreva fin da quando era piccolo dato che suo padre ha segnato la storia della salsa venezuelana con la sua famosa formazione Federico y Su Combo Latino, che, nel 1966, fu anche la prima band a produrre un disco che contenesse il nome salsa. Federico junior prese piano piano dimestichezza con la musica aiutando il padre durante i concerti, e fu in questo periodo che si specializzò al timbal. Dopo anni di gavetta, decise di formare una propria band che prese il nome di Magia Caribena, che tutt'ora sta avendo un grande successo in Venezuela e sta accompagnando artisti famosi come Paquito Guzman, Luisito Carrion e Willie Gonzalez. La band ha inciso negli ultimi anni ben 8 produzioni musicali, nelle quali hanno prestato la loro voce anche cantanti del calibro di Oscar D'Leon e Orlando Watussi. Qui è possibile trovare il cd Magia Caribena, uno dei più grandi successi del gruppo.

lunedì 23 aprile 2007

Oscar Hernandez, il pianista della salsa

E' il direttore della famosa Spanish Harlem Orchestra ed è considerato uno dei migliori pianisti di latin jazz e salsa. Oscar Hernandez inizia la sua ascesa professionale negli anni '80 quando inizia a curare gli arrangiamenti musicali dell'orchestra di Ruben Blades, con cui ha sempre condiviso una profonda amicizia e tanti dei bei momenti della sua carriera artistica. Oltre che con Ruben Blades, Oscar Hernandez ha lavorato anche con grandi personalità della salsa contemporanea, come Celia Cruz, Tito Puente e Oscar D'Leon. I suoi CD di debutto sono stati Decisions e Alternate Roots con il gruppo Seis del Solar, e nei primi anni 2000 è stato arrangiatore e produttore musicale con Paul Simon nel suo musical The Capeman, e ha arrangiato e diretto la musica degli spettacoli Quien Mato A Hector Lavoe e La Lupe, rappresentati al 47th Street Theatre. Nel 2005 ha arrangiato alcuni classici famosi come Ran Kan Kan, Guantanamera, Mambo N°5, Accidental Mambo, El Cumbachero e Mambo Caliente nel musical Mambo Kings a Broadway. Per conoscere meglio Oscar Hernandez e la sua musica, potete visitare il suo sito, mentre qui potete trovare alcuni dei suoi lavori

sabato 21 aprile 2007

Il nuovo cd di Eugenio Bennato

E' uscito il nuovo album di Eugenio Bennato, Sponda Sud, frutto di numerosi viaggi e tour in giro per il mondo, che hanno consentito all’artista di allargare l’orizzonte mediterraneo a più ampie e lontane latitudini, fino ad abbracciare soprattutto il fascinoso ed enigmatico continente africano. E’ lì infatti che il cantautore napoletano afferma di collocare “una mitica sponda che custodisce la fonte di tutte le leggende, e il segreto di un suono battente primitivo che attraverso deserti e mari viaggia e si diffonde e arriva fino a noi, fino alle nostre sponde, che risuonano così di antiche tammorre e chitarre, nelle campagne ricche di arte e di cultura. Da Napoli al Gargano alla Calabria quelle voci quelle melodie e quei balli mi portano ad Algeri, a Orano a Casablanca, e poi più in là al Cairo, in Etiopia, in Mozambico”. Questo cd continua un lavoro di studio e promozione della musica etnica che Bennato porta avanti ormai da tempo. La tracklist dell'album contiente 10 brani:
1. Sponda sud
2. Ritmo di contrabbando
3. Canzone per Beirut
4. Lucia e la Luna
5. Ogni uno
6. Italia minore
7. Verso il sole
8. Lua napolitana
9. Alla festa della taranta
10. Angeli del sud.
Qui è possibile ascoltare Sponda sud.

venerdì 20 aprile 2007

La musica multietnica di M'Barka Ben Taleb

M'Barka Ben Taleb è una delle più importanti cantanti tunisine. Nella sua città natale ha imparato presto la tecnica della darbouka e del bendir, strumenti tipici dell'area maghrebina. Nel 1989 si sposta in Italia e dal 1990 inizia a lavorare come vocalist nella band del percussionista napoletano Toni Esposito. Nel 1997 contribuisce alla realizzazione del cd di Eugenio Bennato/Musicanova Mille e una notte fa ed entra a far parte del gruppo Musicanova. Il 1998 è l'anno in cui inizia a tenere concerti in tutto il mondo e l'anno dopo incide il suo secondo cd con Eugenio Bennato, Taranta Power. Nel 2002 M'barka Ben Taleb fonda, insieme a Erasmo Petringa e Marcello Vitale, ALTOCALORE, movimento per promuovere la dimensione multietnica nella società contemporanea. Nel 2005 è uscito il suo primo cd da solista intitolato ALTOCALORE.

giovedì 19 aprile 2007

Myriam Lattanzio, la musica napoletana con rabbia

Ha iniziato il suo percorso artistico nel 1986 dedicandosi alla riproposta della canzone classica napoletana, nel 1995 ha avuto un grande successo con il suo spettacolo Rose, rabbia e sangue, e ha vinto il Premio Recanati con il brano Terra e sangue. Fin da subito Myriam Lattanzio unisce la sua passione musicale con l'impegno sociale. Nel 1996 partecipa alla compilation Sottotiro con il brano Mare, per sostenere la causa di Amnesty International contro la pena di morte, e alle manifestazioni organizzate dal Comune di Napoli per l'8 marzo, tenendo un concerto a Piazza San Domenico. Nel 1998 vince al festival Ben Giò il premio per il miglior testo con la canzone Nuove evasioni, e dal 1999 inizia a lavorare al progetto di un album che racchiuda le sue molteplici esperienze, continuando contemporaneamente un'intensa attività concertistica e proficue collaborazioni con vari artisti partenopei. E finalmente nel 2002 pubblica per l'etichetta Folkclub Ethnosuoni Rosa, rabbia e sangue, il suo album d'esordio.

mercoledì 18 aprile 2007

A giugno il nuovo cd di L'Aura

Dopo il grande successo del primo album Okumuki, che ha portato cinque singoli consecutivi nelle classifiche delle radio, premi e riconoscimenti, uno splendido Sanremo e concerti live in compagnia di grandi della musica, L’Aura sta per ritornare con un nuovo cd. L'album è ormai pronto e la sua uscita è prevista per i primi di giugno. Il cd conterrà dodici nuovi brani, alcuni in lingua inglese, altri in italiano, che segnano una straordinaria crescita artistica per L’Aura, musicista di grande talento, carattere e originalità. Basterà ascoltare il primo singolo per rendersene conto. Ha per titolo Non è una favola, e dai primi di maggio sarà in radio e in vendita esclusivamente nei negozi online.

martedì 17 aprile 2007

Paolo Fresu, stella del jazz italiano

E' uno dei più grandi interpreti del jazz italiano e europeo. Paolo Fresu è nato a Berchidda (SS) nel 1961 e ha iniziato a suonare la tromba all'età di 11 anni. A 23 anni si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e vince numerosi premi come miglior talendo del jazz italiano, quali il premio RadioUno Jazz indetto dalla RAI, e il premio Arrigo Polillo della rivista specializzata Musica Jazz. Nell'agosto del 1985 vince il premio RadioCorriere TV e nel 1990 conquista il premio Top Jazz 1990 come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (Live in Montpellier). Svolge un'intensa attività didattica in tutta Italia e tiene corsi anche in diverse città straniere. Ha suonato anche in organici di musica contemporanea e ogni tanto scrive anche musiche per teatro. Ha anche contribuito alla sonorizzazione dal vivo di alcune pellicole cinematografiche, e collabora anche con altri artisti, pittori, scultori, ricercando un connubio tra musica jazz e altre forme d'arte. Dal 1998 dirige le linee artistiche del festival internazionale Time in Jazz di Berchidda e dal 1994 il concorso europeo per giovani gruppi di jazz Eurojazz, nella città di Oristano. Ha suonato anche in luoghi prestigiosi come l'Olympia e la Salle Pleyel di Parigi e il Blue Note di New York. Ha inciso oltre 120 dischi dei quali circa 15 a proprio nome ed altri con collaborazioni internazionali. Non di rado partecipa a progetti discografici misti per affiancare il jazz alla musica etnica, alla musica new age e alla musica leggera (ha collaborato per esempio con Ornella Vanoni e Ivano Fossati). Nel 1996 ha vinto a Parigi il prestigioso premio Bobby Jaspar dell'Académie du jazz e il Djiango d'Or come miglior musicista di jazz europeo. Per conoscerlo meglio è possibile consultare il suo sito.

lunedì 16 aprile 2007

Mangalampalli Balamurali Krishna, una leggenda della musica carnatica

Mangalampalli Balamurali Krishna è un grande compositore e interprete della musica carnatica. Egli è anche un grande poeta e padroneggia diversi strumenti, tra cui la viola, il violino, la kanjira e il mrdangam. Fin da bambino fece capire di essere un piccolo prodigio, dato che fece i suoi primi concerti a soli 5 anni. E' l'unico musicista indiano onorato con gli All India Radio's "Top Grade" in 7 differenti aree, ed è l'unico interprete a vincere i National Awards in India per la musica classica, la direzione musicale e le colonne sonore dei film. Mangalampalli Balamurali Krishna è autore di più di 400 composizioni di musica carnatica e ha creato nuovi Raga, le componenti principali della musica carnatica, come mahati, sumukham, trisakthi, sarvashri, omkari, janasamodini, manorama, rohini, vallabhi, lavangi, pratimadhyamavathi, sushama, e altri.

sabato 14 aprile 2007

D.K. Pattamal, grande interprete della musica carnatica

E' nata nel 1919 a Kancheepuram in India. A soli 14 anni ha fatto la sua prima esibizione in pubblico a Chennai. D.K. Pattamal è stata la prima donna a fare musica carnatica in pubblico, quando ancora le performance artistiche femminili erano un tabù nella casta dei bramini, ed è stata la prima donna a cantare Ragam-Tanam-Pallavi, un sottogenere della musica carnatica tradizionalmente affidato agli uomini perché considerato particolarmente difficile. D.K. Pattamal è anche diventata un'autorità nelle composizioni di Muthuswami Dikshitar, e ha fatto numerosi concerti di musica carnatica non solo in India, ma anche negli USA e in altri paesi. Nonostante le siano state fatte diverse offerte per cantare in produzioni cinematografiche, ella ha accettato solo quelle legate a temi devozionali e patriottici. Oltre a cantare, D.K. Pattamal insegna musica carnatica insieme a sua sorella, che la accompagna in alcuni dei suoi concerti. Quest'artista indiana ha ricevuto anche numerosi premi lungo la sua carriera, dal Tiger Varadachariar nel 1970, considerato il riconoscimento più importante nella musica carnatica, al Padma Vibhushan, il secondo più importante riconoscimento civile in India. Per chi volesse approfondire la conoscenza di D.K. Pattamal, è possibile visitare il suo sito, mentre qui è possibile ascoltare la sua voce in alcuni video.

venerdì 13 aprile 2007

Le componenti della musica carnatica

A livello di contenuti la musica carnatica è quasi esclusivamente devozionale e dedicata a varie divinità, ma esistono anche composizioni dedicate all'amore e a temi sociali. L'elemento di base della musica carnatica è il Raga, di cui due componenti fondamentali sono il Gamaka e il Brigha. Il primo si riferisce alla modulazione di frequenza di una particolare nota, mentre il secondo indica la velocità con cui l'artista produce una serie di note. Nella musica carnatica i Raga, che comprendono 7 note nella loro scala, i Sampurna Ragas, sono raggruppati secondo il sistema Melakarta, a seconda delle note che presentano. Esistono 72 Melakarta Ragas, in 36 dei quali la nota sottodominante è la quarta della tonica, e 36 in cui la sottodominante è una quarta aumentata della tonica. Oltre al Raga, alla base delle composizioni di musica carnatica v'è il Tala, che è il modello ritmico. Ne esistono centinaia ma in pratica solo alcuni sono in uso.

giovedì 12 aprile 2007

La musica Carnatica del sud dell'India

La musica carnatica è considerata uno dei sistemi musicali più antichi del mondo, potendo vantare origini che risalgono al 2000 a.C. A partire dalla dominazione islamica dell' India settentrionale nel XIII° secolo, fu in quest'area del paese che l'antica scuola si mantenne inalterata. Le composizioni si basano su una scala di 22 note, ma generalmente non più di 16 vengono utilizzate. Ogni combinazione di queste note, ogni Swara, dà origine ad un Raga, le particolarità del quale sono indicate nelle frasi ascendenti e in quelle discendenti. Definito il Raga, ogni variazione nell'ordine di queste frasi è considerta erronea. La musica carnatica enfatizza le qualità vocali piuttosto che quelle degli strumenti. Temi primari sono Devi e Rama, che descrivono i canti dei templi e i canti patriottici. Il padre della musica carnatica è considerato Purandara Dasa, vissuto a cavallo tra il '400 e il '500 mentre Tyagaraja, Muthuswami Dikshitar e Syama Sastri, vissuti a cavallo tra il '700 e l'800, sono detti la trinità della musica carnatica.

mercoledì 11 aprile 2007

La musica Hindustani del nord dell'India

La musica Hindustani è una musica tradizionale dell'India, nata nel nord del Paese tra i secoli XII e XIV. Di questa musica si parla in uno dei 4 Veda, Samaveda, dove si dice che l'Hindustani è una forma di meditazione per ottenere la propria autorealizzazione. Infatti si crede che ogni melodia Hindustani vada ad agire sui diversi centri di energia vitale per portare al corpo e alla mente benefici effetti. E' una musica che si basa su 8 note come la musica classica dell'Occidente, ma è caratterizzata dal non uso di spartiti che consentono di lasciare molto spazio all’improvvisazione. A differenza dell'altra musica tradizionale indiana, la musica Carnatica, la musica Hindustani fu influenzata non solo dalle tradizioni musicali Hindu e dalla filosofia vedica, ma anche da alcune pratiche artistiche persiane, ed è strutturata nei cosidetti Ragas, che originariamente erano di 3 tipi: Raag (maschio), Ragini (femmina) e Putra (bambino).

martedì 10 aprile 2007

Lo Joget, la danza tradizionale della Malesia

E' la danza tradizionale più popolare della Malesia, si balla a coppie al ritmo veloce della musica che richiede rapidi movimenti di braccia e gambe. Lo Joget trova le sue radici anche nelle danze folcloristiche dei Portoghesi che furono introdotte a Malacca durante l'epoca del commercio delle spezie. Lo Joget anima non soltanto i festival musicali e culturali, ma anche i matrimoni e altri eventi di importanza sociale, e il principale strumento con cui si suona questa musica popolare malese è il gendang, il tamburo, di cui ne esistono più di 12 tipi differenti. Altri strumenti da percussione che si usano nello Joget sono il gong, il cerucap, uno strumento fatto di conchiglie, il raurau, costruito con la parte esterna delle noci di cocco, il kertuk e il pertuang, entrambi costruiti con il bamboo, e, infine il celampang, fatto di legno. Per avere un'idea di come sia il Joget, qui è possibile vedere alcuni video di questa musica e di questa danza tipica della Malesia.

giovedì 5 aprile 2007

I Falafel Project, dal Piemonte al mondo intero

I Falafel Project sono un gruppo che propone brani della tradizione piemontese, ma che affronta una ricerca continua di fusione tra stili diversi. Il repertorio comprende composizioni originali, melodie riarrangiate prese in prestito dalla musica etnica mediterranea, ballate della tradizione piemontese e rivisitazioni di alcune opere legate alla canzone d'autore italiana più nascosta. Il carattere ibrido dei lavori dei Falafel Project lo si deduce anche dal loro nome: la falafel infatti è una tradizionale polpetta vegetariana a base di legumi e ben speziata, di origine mediorientale ma che si può gustare sempre di più anche in occidente, a Londra così come nelle vie del Cairo o di Tel Aviv, magari all'interno di un sottile pane fragrante e leggero, eventualmente in alternativa al solito cheeseburger.

mercoledì 4 aprile 2007

In uscita il nuovo album di Giorgio Canali

Uscirà il prossimo 4 maggio il nuovo lavoro come solista di Giorgio Canali, che si intitolerà Tutti contro tutti. L'album è stato registrato l'inverno passato al Natural Head Quarter di Ferrara ed è il quarto lavoro da solista di Canali. Tutti contro tutti è forse l'album più duro e spietato di tutti quelli fatti finora dall'artista come solista, e rappresenta un condensato di rabbia e desolazione sputate fuori al suono di un rock incendiario e viscerale, con testi caustici, magistrali nel tracciare il ritratto di una societa' ridotta in miseria. I brani sono stati scritti anche con la collaborazione dei Rossofuoco, una band che da anni segue lo storico chitarrista degli ex Csi ora Pgr, sia on stage che in studio. Qui è possibile ascoltare il brano Tutti contro tutti.

martedì 3 aprile 2007

Carmelo Salemi, il virtuoso del friscaletto

E' considerato il numero 1 tra i virtuosi di friscaletto, il flauto utilizzato nella tradizione musicale siciliana. Carmelo Salemi, dopo aver fatto parte di diversi corpi bandistici e gruppi folk della Sicilia e collaborato con numerosi autori ed interpreti come Carlo Muratori e Kaballà, ha da pochi anni intrapreso una carriera solistica in cui si è concentrato ancora di più sulle tradizioni etniche del sud Italia. La sua musica si sente provenire dal Mediterraneo e si intreccia con le soluzioni armoniche e ritmiche della musica contemporanea. Il suono morbido e corposo, fatto di semplicità melodica, fa rivivere le mai del tutto sopite radici culturali che riportano nella civiltà del Vicino Oriente, piena di fascino e di mistero. Il suo ultimo lavoro è stato Hybla, un intreccio armonico intriso di tradizioni isolane e del vicino oriente, accompagnato da suoni e rumori (come lo sciabordare dell'acqua, le sincopate percussioni, un ronzio di alveare) tipici della sua terra. Per conoscere meglio Carmelo Salemi, questo è il suo sito, mentre qui lo si può ascoltare in alcuni video.

lunedì 2 aprile 2007

La Rionda, gruppo di musica tradizionale ligure

La rionda era il ballo tondo eseguito anticamente a Genova nel periodo carnevalesco: da qui ha preso il nome questo gruppo ligure che propone il grande patrimonio ligure di canti, ballate, ninnenanne e filastrocche. Le canzoni e le musiche eseguite dai La Rionda sono quindi il frutto di una meticolosa ricerca nella tradizione musicale ligure. L'organico, che comprende violino, strumenti a corda, clarinetto, fisarmonica e percussioni, ruota attorno alla voce intensa e caratteristica di Laura Parodi, una delle più incisive interpreti del folk revival del nord-Italia, e di Max Manfredi, cantautore stabilmente presente nella line-up del gruppo. Gli spettacoli de La Rionda combinano i suggestivi canti con danze incalzanti, e si avvalgono di un supporto strumentale e di un tipo di accompagnamento particolarmente congeniali alla semplicità del canto popolare, che non ne contamina il senso, ma ne restituisce tutti i valori tradizionali, rivelandone anche talvolta impreviste espressività musicali. Per conoscere meglio i La Rionda, questo è il loro sito.