martedì 22 dicembre 2009

Mi regreso, l'ultimo cd di bachata di Luis Miguel del Amargue

Si chiama Mi regreso l'ultimo cd di Luis Miguel del Amargue, voce importante della bachata romantica e rurale della Repubblica Dominicana. Il nuovo album include 14 brani e offre agli appassionati di bachata una serie di bachate molto romantiche e sentimentali, con testi intrisi di sofferenze amorose, come nella migliore tradizione della bachata dominicana. Ecco la tracklist completa dell'ultimo album di Luis Miguel del Amargue:
1. De rodillas
2. Cuando un hombre se enamora
3. Aqui estoy
4. Se acabo lo bonito
5. Mi estrella
6. Como te quise te olvido
7. Mujer sin alma
8. Te hice mal
9. Cuidado con esa
10. Sangre de guano
11. Abrazame amor
12. Que te ha hecho creer
13. Hoy por ti
14. Ya no te llores
Sul sito del bachatero dominicano è possibile ascoltare i brani del nuovo cd e vedere alcuni video delle nuove canzoni.

martedì 15 dicembre 2009

Bruno Camedda, la musica etnica e popolare sarda

Bruno Camedda è un musicista sardo che suona musica etnica e musica popolare sarda. Nato nel 1964 a Villacidro, inizia a studiare fisarmonica all'età di 10 anni, mentre il nonno, suonatore di launeddas, gli insegna le prime nodas, le frasi musicali tipiche della musica sarda. A 15 anni inizia a suonare nelle piazze della Sardegna con diversi gruppi folkloristici e si diploma in fisarmonica presso l'Accademia Lanaro di Roma. Nel 1987 va a studiare in Francia, al Conservatorio Nazionale di Avignone. Durante gli anni di Avignone suona musica provenzale nell'Academie Provençale d'Avignon e musica musette e gitana sui battelli sul Rodano e in vari locali della regione. Come violoncellista entra nella Jeune Orchestre d'Avignon-Vaucluse, suona occasionalmente all'Opera d'Avignon ed effettua diversi concerti in Europa con diverse orchestre da camera. Nel 1990 termina gli studi in Francia e ottiene il più alto riconoscimento rilasciato dai conservatori di musica francesi: la medaglia d'oro in violoncello e in musica da camera. Dal 1995 suona nel gruppo di musica etnica Fùrias, un termine preso a prestito da una delle frasi musicali tipiche delle launeddas. Con questo gruppo e con l'associazione S'incandula, Bruno Camedda contribuisce nel 1997 all'apertura della prima discoteca di musica sarda, la Bell'arrosa. In questi ultimi anni s'è intensificato il suo lavoro nell'ambito della musica etnica e della musica popolare sarda, come interprete, ma anche come ricercatore e insegnante. Bruno Camedda ha infatti contribuito a comporre diversi opuscoli didattici sulla tradizione sarda, che poi sono stati utilizzati nelle scuole. Al suo attivo 2 cd, Pesadas, del 2000, e Dodillas, del 2005. Nelle sue performance si combinano stretta e fedele aderenza alle strutture musicali della musica tradizionale sarda e vena jazzistica. Per conoscere meglio Bruno Camedda e la sua musica etnica, questo è il suo sito, questo è il suo spazio su MySpace, mentre questi sono video in cui lo si può vedere, e soprattutto sentire, in azione.

martedì 8 dicembre 2009

Aegis Band, gruppo filippino di successo

Si chiama Aegis Band ed è un gruppo musicale filippino che da anni è sull'onda del successo nel proprio paese. A guidare il gruppo sono le due vocalist Mercy e Juliet Sunot, che sono di Cagayan de Oro; poi ci sono Stella Maries Galindo, di Misamis Occidental, Vilma Goloviogo, di Manila, Rowena "Weng" Pinpin, di Pampagueno, e Rey Abenoja, di Southern Leyte, l'unico uomo della band. Come si può vedere dalla provenienza degli artisti che fanno parte del gruppo, si può dire che essi rappresentano gran parte delle Filippine, ed è nella lingua del loro paese che cantano gran parte delle canzoni. Molte sono canzoni d'amore, anche se non disdegnano altri temi. Il tema amoroso emerge anche dal nome del gruppo. Infatti Aegis significa letteralmente scudo, protezione, e i membri del gruppo amano dire che questo vuole essere l'effetto che vogliono esercitare sui loro ascoltatori con le loro canzoni, quello di proteggerli dalla solitudine. Anche se una storia meno romantica spiega il loro nome come abbreviazione di AG's Sound Trippers, la società del loro manager. Particolarmente apprezzata nel gruppo è la voce delle due sorelle cantanti, potente e talentuosa. Al loro attivo ci sono 10 album: Simple Lang, Paskung-Pasko, Muling Balikan, Mahal Na Mahal Kita, Greatest Hits, Back To Love, Awit At Pag-ipig, Ating Sayawin e Ating Balikan. Tra le loro canzoni più famose ci sono Luhà, Halík, and Basáng-basâ sa Ulán. Per ascoltare e conoscere meglio l'Aegis Band, è possibile vedere questi loro video.

martedì 1 dicembre 2009

Humble Sauce, il reggae filippino

E' una band di Manila che fa musica reggae intrecciando i ritmi della musica giamaicana con testi impegnati che parlano di pace, giustizia, libertà, uguaglianza, e del loro paese, le Filippine. Si chiamano Humble Sauce e uniscono nelle loro canzoni i ritmi caraibici con l'attenzione e il legame alla loro terra e alle loro origini filippine. Un occhio di riguardo, come del resto suggerisce il nome della band ("salsa umile" in italiano), alla povera gente e alle sue fatiche nel mondo di oggi, non solo in quello filippino. Oltre che dal reggae, la loro musica è caratterizzata anche da sonorità ska, punk-rock e da altri tratti di quella che loro chiamano "sunshine music", la "musica del sole". Il gruppo è composto da Mock, voce, Joey, Noie, al basso, Chris, alla tromba, Lindon, alla batteria e dj digitale, BJ, batteria e percussioni, Rica e Doc. Tra le loro canzoni più belle Fishtale e Ulap. Qui è possibile vedere altri video degli Humble Sauce con altre loro canzoni, mentre questo è il loro spazio su MySpace, dove si possono ascoltare altre canzoni ancora, tra cui No Politics, Rolling Up, Humble Beginnings e Tyrant Dub.

martedì 24 novembre 2009

Kulintang, la musica tradizionale filippina

E' una musica tipica delle Filippine, soprattutto delle isole meridionali dell'arcipelago filippino, zone di Maranao e Maguindanao in particolare, ma essa è diffusa anche in altre isole delle Filippine e in altre zone del sud est asiatico. Si chiama kulintang, anche se il suo nome può subire variazioni a seconda di dove essa si sia sviluppata. Si tratta di una musica basata sull'uso di uno strumento musicale tradizionale particolare, composto da tanti gongs di dimensioni diverse, posti orizzontalmente su un basamento di legno, sopra a delle corde. I gongs possono essere fatti in bronzo o in ottone e hanno una forma che le fa assomigliare a delle pentole con coperchio e manopola. Questi gongs vengono suonati con delle bacchette di legno o di bambù. La musica kulintang è molto antica e anche se non ci sono teorie certe sulla sua origine, essa sembra essere arrivata dall Cina nei primi secoli d.C. Pertanto essa ha caratterizzato la cultura filippina prima dell'arrivo delle grandi religioni e dell'influenza delle potenze coloniali europee. Questa musica sembra che avesse originariamente una funzione sociale aggregatrice, in quanto essa era usata per allietare ospiti e amici nelle case, per trovarsi e passare del tempo insieme nei villaggi, nelle piazze e nelle strade, per eventi sociali e personali importanti come feste di famiglia e matrimoni, e anche per parate e festività nazionali. Curioso era anche un uso che sembra ne venisse fatto in antichità, per comunicare a distanza, attraverso segnali sonori chiamati apad, generati proprio dalla percussione di questo strumento. Oggi ci sono diversi gruppi folkloristici che suonano musica kulintang, ma nelle Filippine di un tempo essa veniva suonata non solo da musicisti professionisti, ma anche da tutti quelli che partecipavano al momento di convivialità. Si suonava seduti per terra, o accovacciati, o seduti su una sedia, e chi la suonava, oltre a divertire gli altri, poteva mettersi in evidenza per un attimo in un contesto sociale. Questo video mostra bene il senso originario della musica kulintang nelle Filippine, mentre questo video riprende un'esecuzione particolare di un'anziana suonatrice. Oggi, i gruppi che suonano musica kulintang generalmente la suonano, oltre allo strumento da cui essa ha tratto origine, anche con altri strumenti, soprattutto a percussioni. Per scoprire e conoscere meglio la musica kulintang, questi sono alcuni video che riprendono alcune esecuzioni, mentre queste sono alcune immagini dello strumento con cui la si suona.

martedì 17 novembre 2009

Il Gruppo Campanari Città di Bergamo, concerti di campane anche itineranti

Il suono delle campane è la loro passione ed è solo questo suono che caratterizza i loro concerti. Si chiamano il Gruppo Campanari Città di Bergamo e sono una trentina di persone che suonano le campane, alcuni dei quali allievi alla scuola dei campanari più esperti. Questi campanari suonano nei campanili, prevalentemente in Lombardia, sia nei pochi che hanno ancora il sistema manuale, sia in quelli che hanno già il doppio sistema, sia manuale che elettrico. Ma non solo. Dal 1989 essi girano anche con un autocarro con castellatura dotata di 14 campane in bronzo, la più leggera di 16 chili, la più pesante di 220 chili, per portare il suono delle loro campane anche lontano dalle chiese. Le campane dell'autocarro dei campanari di Bergamo sono collegate ad un dispositivo azionato manualmente, sia a tastiera che a corda dai suonatori stessi, con una scala di 12 campane in DO maggiore, una campana in SIb per formare un'ottava in FA e una campana in SOLb per formare un'ottava in SOL e comporre, così, le più svariate melodie. Grazie a questo autocarro il Gruppo Campanari Città di Bergamo può fare concerti itineranti in diverse piazze e strade d'Italia, portando la loro tradizione musicale in altri paesi e altre città della nostra penisola. Dal 1905, anno della fondazione del gruppo, questi campanari hanno fatto conoscere il suono delle loro campane a tantissima gente, e nel 1987 hanno suonato addirittura a Huston, negli USA, in occasione del Columbus Day, anche se il loro palcoscenico preferito rimane sempre il campanile di S.Alessandro in Colonna, quello da cui sono partiti più di 100 anni fa, a Bergamo. Per chi volesse conoscere meglio il Gruppo Campanari Città di Bergamo, questo è il loro sito, dove li si possono sentire anche in alcuni video, mentre questi sono altri loro video.

martedì 10 novembre 2009

Nicola Tommasini, fisarmonicista campano

Nicola Tommasini è nato a Paestum nel 1987 e eredita la passione per la fisarmonica dal padre, che suona a livello amatoriale. Cosi fin da giovane studia questo e altri strumenti, e si diploma al C.D.M.I. (Centro Didattico Musicale Italiano) in fisarmonica e tastiera. L'insegnamento impartitogli da Pasquale Lancuba gli ha permesso di raffinare la sua abilità musicale sia sulla fisarmonica che sulle tastiere, e di vincere diversi concorsi, sia nazionali che internazionali. Lo strumento principale che suona Nicola è la fisarmonica a piano, ma il musicista campano suona spesso, oltre alle tastiere, anche l'organetto e la fisarmonica a bottoni, il cui studio è iniziato in un secondo momento rispetto agli altri strumenti. Oltre a suonare in locali e piazze della Campania, Nicola Tommasini partecipa a un progetto musicale, chiamato Sette Bocche, finalizzato alla diffusione della musica popolare del Sud Italia. Per conoscere meglio Nicola Tommasini, questo è il suo sito ufficiale, mentre questo è il suo spazio su MySpace, dove è possibile anche ascoltarlo in alcune brevi esecuzioni.



martedì 3 novembre 2009

Bakh Yaye Percus, percussioni e musica dei Wolof del Senegal

E' un gruppo di artisti che viene dal Senegal e che risiede in Francia. Si chiamano Bakh Yaye Percus e nei concerti trasmettono, con un insieme vorticoso di percussioni, il cuore pulsante della musica senegalese, e, in modo particolare, della musica del popolo Wolof, etnia principale del Senegal. Oltre ai "normali" tamburi, di vario genere e di varie dimensioni, che danno il ritmo con le loro percussioni, al centro della musica dei Bakh Yaye Percus sta un altro strumento tipico dei Wolof del Senegal, il sabar, fatto di legno e di pelle di capra, che viene suonato con una bacchetta sottile o con una mano sola. Il nome di questo strumento va poi anche a indicare lo spettacolo e la festa che si creano intorno alla musica fatta con esso e con le altre percussioni. Anche il nome del gruppo richiama la sua origine wolof, in quanto esso significa "buona madre", e, secondo il proverbio wolof che "una buona madre rende i bambini buoni", questo nome vuole indicare i buoni valori che il gruppo vuole trasmettere nei suoi concerti: rispetto, coraggio, onestà e lealtà. I Bakh Yaye Percus sono diretti da Cheikh Mbaye Baye, un musicista griot, percussionista, compositore e solista del gruppo. Oltre a suonare in questo gruppo, questo artista senegalese tiene poi diversi corsi di percussioni e danza sia in Francia che in Senegal. Per conoscere meglio i Bakh Yaye Percus, questo è il loro spazio su MySpace, dove è possibile vedere anche alcuni loro video.

martedì 27 ottobre 2009

L'insulto delle parole, il nuovo cd di Susanna Parigi

E' uscito il nuovo cd di Susanna Parigi, il quarto della sua carriera, che si intitola L'insulto delle parole. Come dice Susanna in riferimento a questo suo nuovo lavoro discografico, "La parola insulta quando è menzogna. La parola è insultata quando non è rispettata nella sua verità". E l'insulto di cui la cantautrice fiorentina ha sentito l'esigenza di scrivere e cantare con queste canzoni è "non tanto l'utilizzo del potere della parola a propri fini, tema vecchio come il mondo, ma il cambiare nome alle cose o cambiare le cose mantenendone il nome". Il cd include 10 brani che contengono tutti un riferimento al titolo dell'album. 6 di queste 10 canzoni sono state scritte da Susanna Parigi in coppia con Kaballà, mentre La canzone dei vecchi amanti è una riedizione del brano di Jacques Brel, arrangiata da Vince Tempera. In tutto l'album la cantautrice è accompagnata dal quartetto d'archi Arkè String Quartet (Carlo Cantini, violino, Valentino Corvino, violino, Sandro Di Paolo, viola e Stefano Dall'Ora, contrabbasso). Altri artisti che hanno partecipato al cd sono Ivan Ceccarelli, percussioni, Matteo Giudici, chitarra, Alice Bisanti, viola, Aurora Bisanti, violino e Yuriko Mikami, violoncello. Nel cd è offerto al pubblico anche un videoclip di poco meno di 10 minuti con contributi sul tema dell'album di personaggi quali Pino Arlacchi, Corrado Augias, Lella Costa, Cesare Fiumi, Kaballà, Leonardo Manera, Andrea Pinketts, Bruno Renzi. Ecco la tracklist completa del nuovo cd di Susanna Parigi:
1. L'insulto delle parole
2. Non chiedermi parole d'amore
3. Fa niente
4. L'attenzione
5. La fiorista
6. Il raro movimento
7. C'è bisogno di tempo
8. La canzone dei vecchi amanti
9. Una basta
10. L'applauso
11. L'insulto delle parole (videoclip con Pino Arlacchi, Corrado Augias, Lella Costa, Cesare Fiumi, Kaballà, Leonardo Manera, Andrea Pinketts, Bruno Renzi).
Sul sito di Susanna Parigi è possibile vedere il video di presentazione del nuovo album, un video di anteprima del nuovo cd e i luoghi dove poter acquistare il cd.

martedì 20 ottobre 2009

Susanna Parigi, la cantautrice fiorentina che rifugge banalità e ipocrisie

Figlia di un'operaia del sottosuolo di Firenze e di un camionista, pittore e onesto, Susanna Parigi è un'artista che porta in musica l'intuito, la sensibilità e la tenerezza di una donna che guarda il mondo e se ne interessa. Si diploma in pianoforte al Conservatorio Cherubini di Firenze, studia canto moderno a Roma, canto lirico a Bologna e canto jazz a Milano. Suona pianoforte e fisarmonica e compone la maggior parte dei testi che canta. Nel 1996 esce il suo primo album, Susanna Parigi, seguito, nel 1999, da Scomposta, e, nel 2004, da In differenze. Il suo album più recente è L'insulto delle parole, incentrato sull'uso spesso maldestro e ingannevole delle parole, che contiene anche un videoclip con alcune brevi riflessioni di Pino Arlacchi, Corrado Augias, Lella Costa, Cesare Fiumi, Kaballà, Leonardo Manera, Andrea Pinketts, Bruno Renzi. Una canzone molto bella di Susanna è quella ascoltabile qui e offerta come accompagnamento musicale della presentazione di un'indagine intitolata I frutti dell'ipocrisia e condotta da Medici Senza Frontiere sulle condizioni di vita dei lavoratori stranieri impiegati nei campi del Sud Italia. Per conoscere meglio Susanna Parigi, è possibile visitare il suo sito, dove è possibile vedere il video di presentazione del suo nuovo album, L'insulto della parole, vedere altri video e leggere i testi delle sue canzoni. Oltre al suo sito, di Susanna Parigi è possibile vedere anche il suo spazio su MySpace, e questi suoi video su YouTube.

martedì 13 ottobre 2009

Richard Galliano, grande fisarmonicista francese

E' uno dei più grandi virtuosi della fisarmonica, che ha dato a questo strumento un posto d'onore nel panorama del jazz mondiale. Il suo nome è Richard Galliano. Nato nel 1950 a Cannes, inizia fiin da bambino a suonare la fisarmonica con il padre, Lucien Galliano, grande fisarmonicista. Gli studi con Claude Noël trasmettono a Richard la passione per il jazz, mentre più tardi, al Conservatorio di Nizza, studia contrappunto, armonia e trombone. Intanto, ancora giovanissimo, inizia a partecipare a molti concorsi internazionali di fisarmonica e, spesso, a vincerli. Un altro personaggio che incontra e che influenzerà la sua musica è il trombettista Clifford Brown. Nei primi anni '80 conosce Astor Piazzola; ne nasce una forte amicizia che spingerà i due a suonare diverse volte insieme. Altri grandi musicisti con cui il grande fisarmonicista francese ha collaborato sono Chet Baker, Ron Carter, Pierre Michelot, Stefano Bollani, Philip Catherine, Enrico Rava, Bobby McFerrin, Michel Petrucciani, Gilberto Gil, Paquito Rivera e tanti altri. Al suo attivo Richard Galliano ha più di 35 album, dal primo, nel 1979, Joue Ravel & Debussy, agli ultimi, L'Hymne A L'Amour, del 2007, e Mare Nostrum, del 2008, con Paolo Fresu e Jan Lundgren. Per conoscere meglio il talento e le opere di Richard Galliano, questo è il suo sito, mentre questi sono alcuni suoi video.

martedì 6 ottobre 2009

La Boban i Marko Markovic Orkestar, grande brass band serba

E' una delle brass band più famose dei balcani, si chiama Boban i Marko Markovic Orkestar e prende il nome dal suo leader storico Boban Markovic, un grande trombettista serbo il cui strumento quasi fa parte del dna trasmessogli dalla famiglia, e da suo fratello più giovane Marko, aggiuntosi alla band in un secondo momento. Sia il nonno che il padre di Boban erano già grandi trombettisti, e questa passione passò anche al figlio, che 17 anni fa dette vita a quella che originariamente si chiamava la Boban Markovic Orkestar, attualmente composta da 12 musicisti. Sono Boban Markovic, tromba e voce, Marko Marcovic, tromba, Sasa Jemcic, tromba, Srdjan Spasic, tromba, Dragoljub Eminovic, flicorno tenore, Asim Ajdinovic, flicorno tenore, Isidor Eminovic, flicorno tenore, Goran Spasic, flicorno tenore, Sasa Alisanovic, tuba e voce, Nedzad Zumberovic, percussioni, Asmet Eminovic, percussioni, Sasa Stanojevic, percussioni, e Aleksandar Stosic, percussioni. Sono tutti musicist nati a Vladicin Han, nel sud della Serbia. La Boban i Marko Markovic Orkestar ha vinto in Serbia 3 premi al famoso Guča trumpet festival, uno dei più importanti eventi musicali del paese balcanico (Golden Trumpet, First Trumpet e The Best Orchestra). Inoltre la band ha contribuito alla colonna sonora di 2 film di Kusturica (Underground e Arizona Dream), insieme a Goran Bregovic e ha suonato in concerti e festival in molti paesi europei. Al suo attivo la Boban i Marko Markovic Orkestar ha 10 cd, da Hani Rumba del 1997 a Go Marko Go! Brass Madness del 2007. Per conoscere meglio la Boban i Marko Markovic Orkestar, questo è il loro spazio su MySpace, mentre questi sono alcuni loro video. Sul leader della band sono stati realizzati anche 2 film: Boban Markovic all'Accademia della musica e Un ritratto di Boban Markovic.

martedì 29 settembre 2009

Amores nuevos, viejos y de medio uso, il nuovo cd di Sergio Vargas

E' uscito Amores nuevos, viejos y de medio uso, il nuovo album di Sergio Vargas, grande merenguero dominicano. Il nuovo cd è composto da 15 brani, tra cui vi sono alcuni duetti molto interessanti, come quello con Fernando Villalona nella canzone Pa' Villa, quello con Tito Nieves nella canzone Que Más Daría, e quello con Oscar de León in Juanita Morel.
Ecco la tracklist completa del nuovo cd di Sergio Vargas:
1. Pa' Villa
2. Dime Coraz
ón
3. Lo Eres Todo

4. Lo Que Un Día Fue
5. Mi Morena
6. Pero Que Va
7. Se Acabo
8. Te Solté
9. Te Quise De Mas
10. El Masoquista
11. Dijo De Mí
12. Como Porro Y Gato
13. Juanita Morel
14. Que Más Daría
15. Vivo Por Ella

martedì 22 settembre 2009

Il rebetiko, o rebetika, la musica greca anarchica degli emarginati

Pare che il nome rebetiko, o rebetika, derivi dalla parola turca rembet, che significa "fuorilegge". Già questo incomincia a far capire qualcosa sulle origini di questo genere musicale, che si diffuse in Grecia all'inizio del secolo scorso, quando, dopo la sconfitta dei greci in Turchia, milioni di greci dell'Asia Minore furono costretti a trasferirsi in Grecia. Essi andarono a vivere nelle baraccopoli intorno alle grandi città, insieme agli emarginati che già le popolavano. Lì, nei tekedes, ritrovi musicali dove si fumava e si beveva, e nei cafè aman, caffè musicali di origine mediorientale, si suonvano e si cantavano rebetikos, con l'accompagnamento strumentale del bouzouki, delle baglamàs, delle tzouràs, della chitarra e del violino. Nei rebetikos si parlava di amore, di emarginazione, della difficoltà della vita, e si cantava contro il potere costituito. E' questo aspetto anarchico e anti-sistema che costituisce uno degli ingredienti più importanti del rebetiko. A causa del contenuto dei suoi testi, il rebetiko, ora considerata una musica popolare e tradizionale greca, fu addirittura censurato per un certo periodo di tempo, prima della seconda guerra mondiale, sotto il generale Metaxas, per i suoi testi che erano considerati volgari e pericolosi. I rebetes, coloro che cantano e suonano rebetikos, sono anti-conformisti che spesso parlano in slang e che stanno dalla parte degli emarginati e dei poveri, anche se talvolta essi non lo sono. Tra i rebetes più importanti della musica greca vi sono Markos Vamvakaris, considerato il padre della rebetika, di cui si possono vedere alcuni video qui, Vassilis Tsitsanis, che si può ascoltare e vedere in questi video. Altri cantanti famosi di rebetiko sono Kaldaras, Hiotis, Papaioannou, Bellou, Dalaras e Payumptzis. Per chi volesse conoscere meglio il rebetiko, o rebetika, questi e questi sono alcuni video in cui lo si può ascoltare.

martedì 15 settembre 2009

I Kalyi Jag, gruppo ungherese di musica zingara

Si sono formati nel 1978 a Budapest e si chiamano Kalyi Jag, che nella loro lingua significa Fuoco Nero. E' un gruppo di giovani zingari che vengono dalla contea di Szatmár, in Ungheria, e che va in giro per il mondo a far conoscere la musica zingara. Nel loro repertorio si possono ascoltare i brani musicali più famosi della tradizione zingara, a partire da quelli della regione ungherese da cui essi provengono. Essi non solo interpretano canzoni e testi scritti da altri e appartenenti alla tradizione musicale ungherese, ma cantano anche testi scritti da loro, talvolta partendo da testi più famosi della canzone ungherese e zingara. Il tutto spesso e volentieri in lingua nativa. Spesso i Kalyi Jag si esibiscono anche con gruppi zingari di altre parti del mondo, offrendo cosi agli ascoltatori tutto il panorama ricco e variegato della storia musicale del popolo zingaro. Il loro lavoro musicale è costantemente accompagnato da ricerche scientifiche sulle tradizioni musicali da cui essi attingono. Nei loro concerti si può notare come le onomatopee fungano come da contrabbasso e la ripetizione di sillabe e di brevi parole come una sorta di basso continuo, come il rullo di un tamburo. L'accompagnamento ritmico nei concerti è scandito dalle dita che schioccano e i piedi che battono il tempo. Come strumenti, i Kalyi Jag usano sia strumenti noti come la chitarra, i tamburi e il mandolino, sia oggetti della vita quotidiana, come cucchiai di legno e bidoni, come facevano gli tzigani un tempo, quando non avevano i mezzi per procurarsi gli strumenti veri e propri. Canzoni melodiche e lente si alternano nei loro concerti a musiche incalzanti e molto ballabili. Tra i loro album più famosi si possono ricordare Gipsy Folk Songs from Hungary, del 1989, Karingszo Me Phirav, del 1994, O Suno/The Dream/Áz Alom, del 1995, e Romano Kamipo/Gipsy Love/Cigány szerelem. Per conoscere meglio i Kalyi Jag, queste sono le pagine web, anche in inglese, con la loro storia, i loro cd e le loro canzoni, mentre questi sono alcuni video con loro canzoni o loro esibizioni, tra cui si consiglia la visione del video di Luma maj, una canzone caratterizzata da un ritmo in crescendo e molto coinvolgente.

martedì 8 settembre 2009

Jocaycu, gruppo di danze folkloristiche colombiane

Il loro obiettivo è quello di far conoscere, nella loro terra e in tutto il mondo, le danze folkloristiche della Colombia in quanto elementi della ricchezza e della vivacità culturale di quel paese. Si chiama Jocaycu ed è si è formato nel 1995 per iniziativa di alcuni studenti dell'Institucion Educativa Joaquin de Cayzedo y Cuero di Cali, città colombiana. Da allora numerose sono state le esibizioni nazionali e internazionali di questo gruppo, che risulta attualmente composto da circa 200 ballerini di diversa età. Jocaycu vuole essere anche una scuola di ballo per tutti i ragazzi e i giovani che vogliono imparare a ballare le danze tipiche del proprio paese; un modo anche per trasmettere a questi ragazzi e a questi giovani le loro radici non solo musicali, ma anche culturali. Nel repertorio del gruppo si trovano moltissime danze tipiche della Colombia, che si possono suddividere in 3 grandi gruppi a seconda della regione da cui provengono. Il primo gruppo è costituito dalle danze che si ballano in quella regione della Colombia che dà sul Pacifico: Abozao, Andarele, Bambazú, Bonifacia, Buluca, Bunde, Caderona, Currulao, Guayabita, Jota Careada, Jota Redonda, Manteca, Mazurca, Moña, Pasillo negro, Paula, Pilón, Pizón, Punto. Il secondo gruppo di danze comprende i balli tipici della regione atlantica della Colombia: Bullerengue, Ciempiés, Diablos y espejos, Cumbia, Farotas, Gaita, Garabato, Pilandera, Sere sesé. Infine tra le danze rappresentate dai Jocaycu ci sono quelle delle regioni interne della Colombia: Bambuco, Caña, Pasillo, San juanito, San juanero. Per chi volesse conoscere meglio i Jocaycu, questo è il loro sito, mentre questi sono alcuni video con loro esibizioni.

martedì 1 settembre 2009

Rabih Abou Khalil, grande musicista libanese suonatore di oud

Il suo nome è Rabih Abou-Khalil, il suo strumento è l'oud, un piccolo strumento a corda simile al liuto, e il suo mestiere è quello di comporre musica. Nato e cresciuto in Libano, questo artista ha studiato oud al conservatorio di Beirut, prima di trasferirsi in Germania, dove ha studiato anche flauto all'Accademia di Musica di Monaco. Fin dalle sue prime composizioni, Rabih Abou-Khalil ha mescolato i ritmi dell musica araba e medio-orientale a quelli del jazz, del rock e della musica classica. In questo modo il suo oud è diventato uno strumento di world jazz, ed ha suonato con grandi virtuosi del jazz mondiale, come Steve Swallow and Glen Moore. Al suo attivo già diversi cd, come Nafas, del 1988, Al-Jadida e Blue Camel del 1992. Del 1995 è invece il suo Arabian Waltz, un'incalzante ed emozionante composizione. Nel 2004 esce Morton's Foot, dove lavora con gli italiani Luciano Biondini e Gavino Murgia a pezzi che uniscono sonorità orientali come quelle dei canti tibetani a ritmi più europei. Journey to the Centre of an Egg, del 2005, è invece un cd con musiche suonate da un trio composto da oud, pianoforte e batteria. L'ultimo cd di questo grande artista libanese è uscito nel 2008 e si chiama Em portugues, con la canzone Como um rio cantata in portoghese. Per conoscere meglio Rabih Abou-Khalil, questo è il suo spazio su MySpace, dove si possono ascoltare alcune sue canzoni, mentre questi sono alcuni suoi video.

martedì 25 agosto 2009

Viento de siroco, il nuovo album di Saro Tribastone

E' uscito un nuovo cd di Saro Tribastone, il chitarrista compositore siciliano che dalle corde della sua chitarra flamenco fa uscire note di musica mediterranea capaci di suscitare profonde e svariate sfumature emozionali. Il nuovo cd, intitolato Viento de siroco, mescola pezzi melodici e quasi nostalgici, come Noche en ortigia, Seis e Sabucina, a brani vivaci e vibranti come Rumbita e Libertad. Interessanti il ritmo sambeggiante di Gaddimeli e le melodie che sembrano parlare di deserto di Taqsim de Ferla e Taqsim de Cirica. Ecco la tracklist completa del nuovo cd di Saro Tribastone:
1. Noche en Ortigia
2. Seis
3. Marzamemi
4. Rumbita
5. Sabucina
6. Gaddimeli
7. Taqsim de Ferla
8. Libertad
9. Taqsim de Cirica
10. Egeum
Su questo sito è possibile ascoltare e scaricare le canzoni di Viento de siroco, canzoni in cui Saro Tribastone suona, oltre alla sua chitarra, lo tzouras, il mandolino e altre percussioni, mentre altri musicisti hanno dato il loro contributo con altri strumenti: Francesco D'Amico, basso acustico ed elettrico, Fulvio Farkas, tabla, udu, batteria, bombo e bendir, Francesca Guccione, violino, Giorgio Rizzo, cajon, e Giorgio Cannizzaro, fisarmonica.

martedì 4 agosto 2009

De aquel la'o del río, il nuovo album di Chichí Peralta

E' uscito il nuovo disco di Chichí Peralta, intitolato De aquel la'o del río, un lavoro sperimentale in cui il cantante dominicano mescola ai ritmi tipici dominicani del merengue e della bachata, altre sonorità attinte da altri paesi del mondo. Un esempio di questa miscela di musica interculturale è la canzone Amor Samurai, che è un tentativo di unire musicalmente il suo paese, la Repubblica Dominicana, con il Giappone, attraverso un duo con l'artista giapponese Kumiko Yoshijara. Anche nella canzone Nací para ti si trova un mix di sonorità che vanno dalla salsa al songo, al son e al guaguancó. Il brano Apaciguao è un omaggio al folklore della regione dominicana del Cibao, Vuelve e Dominicano sono due merengue con un ritmo molto moderno, mentre Así è un brano di musica cristiana, uno stile cui l'artista dominicano si sta avvicinando sempre di più. Queste le canzoni che compongono il nuovo album di Chichí Peralta:
- De aquel la'o del río
- A pesar de usted
- Ni lo intentes
- Nací para ti
- Vuelve
- Te amaré

- Así
- Los teóricos
- Check it out
- La negra bella
- Apaciguao
- Dominicano
- Amor Samurai
Sul sito di Chichí Peralta è possibile vedere i video delle due canzoni Dominicano e Amor Samurai.

martedì 28 luglio 2009

Nancy Ajram, cantante pop libanese

Nancy Ajram, che è ancora piuttosto giovane, considerato che è nata nel 1983, è già una delle cantanti più rappresentative della musica pop libanese, e, più in generale, di quella medio-orientale. Cresciuta in Libano con una passione per la musica molto precoce, Nancy Ajram ha vinto il suo primo premio musicale in una trasmissione tv alla giovanissima età di 12 anni. Da allora Nancy, il cui nome completo è Nancy Nabil Ajram, ha studiato musica e canto con i migliori maestri libanesi e nel 1998 ha lanciato il suo primo album, Mouhtagalak. A questo disco ne sono seguiti altri 7, tra cui forse quello che ha ottenuto maggior successo è stato Ah W Noss, uscito nel 2005. Tra le sue canzoni più importanti e conosciute, Ya Salam, Ah W Noss, Ya Habibi Yalla e Inta Eih. Nel 2008 la cantante libanese ha vinto anche il World Music Award per aver realizzato il maggior numero di vendita al mondo tra i cantanti medio-orientali. Per conoscere meglio Nancy Ajram, questo è il suo sito ufficiale, dove si possono anche ascoltare e scaricare alcune sue canzoni, mentre questi sono alcuni suoi video.

martedì 21 luglio 2009

Argentina Santos, grande interprete del fado tradizionale

Argentina Santos, il cui nome completo è Maria Argentina Pinto dos Santos, è una grande interprete del fado tradizionale, detto fado castiço. Di Lisbona, dove nacque nel 1926, Argentina Santos ha dato il via alla sua carriera musicale nel 1950, quando decise di aprire la sua Casa di Fado Parreirinha de Alfama, che da allora ha visto passare ed esibirsi grandi cantanti di fado. Tutt'oggi, nonostante l'età, Argentina Santos gestisce la Parreirinha e lì si esibisce regalando agli appassionati di fado forti emozioni dal vivo. Il suo primo lavoro musicale risale al 1960, e da allora ella ha cantato molti fado che hanno contribuito a fare la storia di questo genere musicale. Tra i suoi fado più celebri, Amar Não é Pecado, che è possibile ascoltare in questo video in una esibizione di Argentina proprio nel sua locale, Lisboa Casta Princesa, Naquela Noite Em Janeiro e Vida Vivida. I fado di quest'artista portoghese si possono trovare anche in alcune raccolte in cd, come il cd Fado, del 2000, e i 2 cd che portano il suo nome, che sono usciti rispettivamente nel 2002 e nel 2003. Numerosi sono stati i riconoscimenti, anche internazionali, che Argentina Santos ha ottenuto nel mondo per la sua voce e il suo fado, e numerosissimi anche i concerti che ha fatto in giro per il mondo. Altri video di Argentina Santos si possono trovare qui.

martedì 14 luglio 2009

Sami Yusuf, il cantante pop musulmano nato a Teheran e cresciuto a Londra

Inglese, nato a Teheran nel 1980 da famiglia di origine azera, musulmano. Questo è l'intreccio biografico che sta alla base della musica di Sami Yusuf, che fin da piccolo si immerse nel mondo della musica imparando a suonare diversi strumenti, a cantare e a comporre musica. Sami ha studiato musica in molti prestigiose scuole e accademie, tra cui la Royal Academy of Music di Londra. Il suo primo album è del 2003, è intitolato Al Mu'allim, il maestro, ed ha venduto più di un milione di copie. Nel 2005 esce My Ummah, album pubblicato in una duplice versione, una con le sole percussioni e l'altra strumentale, che è già oltre le 3 milioni di copie vendute. Quest'anno è uscito il suo ultimo disco, Without You, in cui spicca il singolo Forever Palestine. Oltre ai dischi, il cantante di origine iraniana ha al suo attivo anche concerti in oltre 30 paesi del mondo. Sami Yusuf è considerato uno dei più importanti esponenti della musica pop musulmana. Al centro delle sue canzoni infatti spesso ricorre il tema dell'Islam e di cosa vuol dire essere musulmani nel mondo di oggi, ma non mancano anche canzoni impegnate socialmente e per la pace. Per conoscere meglio Sami Yusuf, questo e questo sono i suoi 2 siti, dove è possibile anche leggere i testi delle sue canzoni, e vedere i video dei suoi concerti e dei suoi album, questo è il suo canale personale su YouTube, mentre questa è un'intervista in inglese da lui rilasciata al canale televisivo Al Jazeera English. Consigliato anche questo video in cui lui canta con gli Outlandish la canzone Try Not To Cry.

martedì 7 luglio 2009

L'anima e il core, la musica e l'iconografia al tempo del Perugino, l'ultimo lavoro dei Laus Veris

L'ensemble Laus Veris, gruppo esperto di musica medioevale, ha portato a compimento un altro importante lavoro musicale. Si chiama L'anima e il core, la musica e l'iconografia al tempo del Perugino ed è costituito da una serie di brani musicali inediti e composti per l'occasione dedicati al Perugino, il Divin Pittore. Questo nuovo progetto dei Laus Veris è stato curato e coordinato da Daniele Bernardini, che è colui che suona gli strumenti a fiato nel gruppo. Il progetto si inserisce all'interno di un'opera di ricerca che i Laus Veris avevano iniziato anni fa su alcuni grandi artisti dell'arte umbra medioevale. Questo percorso di ricerca li ha portati a realizzare l'anno scorso un lavoro importante sul Pintoricchio, intitolato Orsù, su car signori, e quest'anno questo progetto sul Perugino. L'opera, come tutte quelle realizzate dai Laus Veris, è il frutto di una lunga ricerca filologica e culturale sulla vita artistica e musicale del tempo. sul Perugino e sulle sue opere. Cosi alcuni particolari dei dipinti del Perugino sono diventati fonte ispirativa per brani musicali inediti, in cui vengono riprese le forme compositive dell'epoca, gli strumenti che si usavano allora e le melodie musicali che caratterizzavano la vita quotidiana e istituzionale degli anni alla fine del XV secolo d.C. Oltre ai brani musicali, il cofanetto dell'opera dei Laus Veris contiene anche immagini e testi sul Perugino in italiano, francese e inglese. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sull'ultimo lavoro dei Laus Veris, questo è il sito dell'opera, mentre questo è il sito dell'ensemble.

martedì 30 giugno 2009

I Takillakta del Perù, la musica andina a servizio dei popoli andini

Si chiamano Takillakta e sono un gruppo di artisti e musicisti peruviani che studiano e suonano melodie e brani della tradizione musicale andina, con l'intento di valorizzare, far conoscere e promuovere la cultura e le tradizioni dei popoli andini, anche al fine di promuoverne un migliore sviluppo sociale ed economico. Il loro nome, Takillakta, in lingua Inca (Quechua o Runa Simi) vuol dire Canto del Popolo, o Popolo che Canta. Il gruppo è stato fondato nel 1984 da Luis "Chino" Becerra Celis, che ne è l'attuale direttore, e suona strumenti a fiato, chitarra, charango e strumenti elettronici. Oltre che da Celis, il gruppo è composto oggi da altri 6 artisti: Percy Armando Navarro Escobar, charango e chitarra, Julio Sánchez Tejada, voce e charango, José Pajares Alva, voce e chitarra, Armando Fidel Huauya Perales, strumenti a fiato e a corde, Luis Napoleón Becerra Celiz, percussioni, Mario Seathl, violino, chitarra elettrica e tastiere. Sulla base del loro focus sulla musica dei popoli andini, i Takillakta talvolta amano mescolare le melodie della musica andina con sonorità provenienti dalle tradizioni musicali di altre etnie e di altri popoli indigeni della terra. I Takillakta, che oggi risiedono a Modena, hanno prodotto 13 dischi, consultabili su questa pagina del loro sito. L'ultimo disco, del 2004, si chiama Indios De América. Per conoscere ancora meglio i Takillakta, questo è il loro sito, questi sono alcuni loro video, mentre questo è il loro spazio su MySpace. I Takillakta hanno anche questo blog, collegato al loro sito, che ha l'intento di far conoscere storia, cultura e situazione attuale dei popoli andini attraverso il racconto di fatti d'attualità e approfondimenti di carattere sociale e culturale.

martedì 23 giugno 2009

I Novalima, la musica fusion afro-peruviana

Erano 4 compagni di scuola alle superiori a Lima, la capitale del Perù, poi si sono trovati a vivere in 4 città diverse del mondo: Lima, Londra, Barcellona e Hong Kong. Da queste 4 città hanno incominciato a scambiarsi idee musicali. E nel 2001 si sono riuniti per formare il gruppo Novalima, con l'idea di mescolare le radici africane della musica peruviana con i sounds e le tecnologie più moderne. I loro nomi sono Ramon Perez-Prieto, Grimaldo Del Solar, Rafael Morales e Carlos Li Carrillo. La loro attenzione fin da subito è andata alla storia della musica peruviana, che inevitabilmente porta al grande contributo che ad essa ha portato la musica africana, arrivata in Perù con la schiavitù della seconda parte dello scorso millennio. Alla riscoperta dei suoni africani più originari presenti nella tradizione musicale peruviana essi hanno combinato la loro passione per la musica moderna e le nuove tecnologie. Ne sono uscite canzoni in cui ritmi più tradizionali come quelli della marinera, della cumbia, della salsa, del son e della guajira, si ascoltano mescolati a sonorità lounge, house, dub e broken beat. Al loro attivo hanno già 3 album: Novalima, Afro e Coba coba, il cui nome deriva da un'espressione afro-peruviana usata per incitare i musicisti durante i loro assolo. Nel frattempo il loro gruppo s'è ampliato con l'innesto di altri musicisti, soprattutto provenienti dalle comunità di origine africana del Perù. Tra questi Juan Medrano Cotito, Mangüe Vasquez, Milagros Guerrero, Marcos Mosquera, e Constantino Alvarez, un percussionista molto conosciuto in Perù. Molto ascoltati in Perù, ormai i Novalima sono conosciuti anche a livello internazionale e fanno tournèe anche in Europa e negli USA. Per conoscerli meglio, questo è il loro sito ufficiale, questo è il loro spazio su MySpace, mentre questi sono alcuni loro video.

martedì 16 giugno 2009

Kaysha, cantante congolese di zouk, hip hop e altra musica afro-caraibica

Viene dalla Repubblica Democratica del Congo, dove è nato nel 1974, anche se presto, all'età di 7 anni, emigrò in Francia. Il suo vero nome è Edward Mokolo Jr., ma oggi tutti lo conoscono come Kaysha. Dalla fine degli anni '90 ha fatto divertire e ballare con le sue canzoni moltissimi africani, e anche tanta altra gente in giro per il mondo. Nel suo repertorio zouk, rap, hip hop, lambada, R'n'B, rumba, e altri generi musicali africani e caraibici. Tante volte nelle sue canzoni si trova un mix di questi diversi generi. Il suo esordio con l'album Bounce Baby, nel 1998. Sono seguiti altri sei lavori discografici: I'm Ready, Worldwidechico, It Is All Love, African Bohemian, Legendary e Forever Young. Al suo attivo, e più precisamente nel 2000, anche un Kora Awards, uno dei riconoscimenti musicali più importanti del continente africano, mentre nel 2004 Kaysha vinse un Kora Awards della diaspora. Tra le sue canzoni più importanti Bounce Baby, un hip hop che rappresenta l'inizio della sua carriera musicale, Love de toi, uno zouk romantico tutto da ballare, e Be with you. Per gli appassionati di zouk, si consigliano anche Les belles histoires d'amour e Chercher Ailleurs. Da qualche anno Kaysha s'è messo anche a produrre altri musicisti con la sua etichetta Sushiraw. Per conoscere meglio Kaysha, questo è il suo spazio su MySpace, mentre questi sono molti suoi video.

martedì 9 giugno 2009

The last, il nuovo cd degli Aventura

Gli Aventura escono con un nuovo cd, intitolato The last. Il nuovo album contiene 18 brani, di cui 12 bachate, 1 merengue (Gracias), 1 reggaeton (The last), 1 salsa (La curita), 1 brano cantato con Akon e Wisin y Yandel (All up to you), 1 brano fatto con Ludacris e Wycleaf Jean (Spanish fly), e 1 canzone realizzata con Arturo Sandoval (Soy hombre).
Ecco la tracklist completa del nuovo cd degli Aventura:
1. The last
2. Por un segundo
3. Yo quisiera amarla
4. El malo
5. Dile al amor
6. Su veneno
7. Tu jueguito
8. Spanish fly (ft Ludacris e Wycleaf Jean)
9. Peligro
10. La tormenta
11. El desprecio
12. All up to you (ft Akon e Wisin y Yandel)
13. Skit
14. La curita
15. Princesita
16. Su vida
17. Soy hombre (ft Arturo Sandoval)
18. Gracias
Qui è possibile ascoltare le preview delle canzoni dell'album.

martedì 2 giugno 2009

I Ballo e Novello, gruppo di musica popolare da ballo

Si chiamano Ballo e Novello e sono un gruppo che fa musica popolare da ballo, musica popolare di tutto il mondo per far ballare le persone che accorrono ai loro concerti. I componenti di questo gruppo sono Bruno Morelli, chitarra solista e accompagnamento, mandolino e bouzuki, Fabrizio Ghidelli, organetto diatonico e chitarra accompagnamento, Fulvia Strepparola, voce, Paolo Bernamonti, voce e chitarra solista e accompagnamento, Roberto Sagat, flauti, Silver Plachesi, ghironda, nikelarpa e cajòn. Questi musicisti sono insieme dal 2004 ed hanno già fatto numerosissimi concerti, soprattutto in Lombardia, ma anche in altre regioni d'Italia. Nel loro repertorio musiche per danze basche, bretoni, canadesi, castigliane, catalane, francesi, greche, inglesi, inglesi, israeliane, nordamericane, occitane, rumene, rinascimentali, svedesi, danesi e altre ancora. Per conoscere meglio i Ballo e Novello, è possibile visitare il loro blog, dove si possono conoscere date e luoghi delle loro performances, mentre questo è un video che li ritrae durante un'esibizione.

martedì 26 maggio 2009

I Perù Maykamapas, gruppo di musica folkloristica peruviana

Nella lingua quechua. la lingua degli Inca, il loro nome significa Perù Senza Frontiere, e il nome rivela lo scopo di questa associazione di peruviani immigrati in Italia: far conoscere la cultura folkloristica peruviana qui dove sono venuti a vivere, nella provincia di Milano. I Perù Maykamapas sono un gruppo di ballerini che fanno danze tipiche di varie regioni del Perù, che loro usano suddividere in danze della costa, danze delle Ande e danze amazzoniche. Nelle danze della costa rientrano la marinera limegna, la marinera nortegna, il tondero, il festejo, il vals e il pacasito. Le danze delle Ande sono il valicha, il saya e l'huaylarsh. E la danza amazzonica interpretata da questo gruppo è l'allegria nella selva. Per i Perù Maykamapas ballare e far conoscere le danze e le musiche folcloristiche del proprio paese significa sia rimanere in contatto profondo con la propria tradizione culturale, sia far conoscere questa tradizione a persone di altri paesi che come loro, per varie circostanze della vita, vivono oggi qui in Italia, convinti che la conoscenza della propria e dell'altrui cultura sia la via più efficace per arrivare a un'integrazione rispettosa e arricchente per tutti. Chi volesse conoscere meglio i Perù Maykamapas, questo è il loro sito, dove si possono vedere anche diversi video di loro spettacoli.

martedì 19 maggio 2009

Francesco Tassoni, il virtuoso dell'organetto

E' stato anche campione mondiale junior di organetto diatonico nel 1996 quando aveva 16 anni, e ha ottenuto diverse vittorie sia in concorsi nazionali che internazionali, tra cui anche un titolo di campione italiano nel 1995 e di campione europeo nel 1997. Si chiama Francesco Tassoni, è nato a Teramo nel 1980 e la passione per l'organetto l'ha ricevuta dal padre, che, insieme al nonno, suonava questo strumento. A una grande passione che già Francesco si portava dentro dalla nascita, il talento abruzzese ha abbinato uno studio metodico dell'organetto fin dal 1991 con il maestro di Teramo Franco Ruggieri. E adesso Francesco Tassoni s'è messo lui a insegnare organetto diatonico presso il Laboratorio Culturale Ars Nova di Teramo, oltre a girare il mondo per tournèe e concerti, svolti in vari paesi come Croazia, Belgio, Austria, Cile, Argentina e altri paesi ancora. Spesso Francesco Tissoni viene invitato dalle comunità italiane residenti in questi paesi e lui gira volentieri il mondo per far conoscere sempre di più l'organetto e per contribuire a dare a questo strumento sempre più dignità. Per chi volesse conoscere meglio Francesco Tassoni, questo è il suo sito, mentre questi sono alcuni suoi video.

martedì 12 maggio 2009

I Dam, il rap palestinese

Sono 3 ragazzi che fanno rap palestinese. Il loro gruppo si chiama Dam, una parola che significa "eternità" in arabo e "sangue" in ebraico, mentre in inglese è un acronimo che sta per "Gli Arabi controllori del Microfono". I loro nomi sono Tamer Nafar, di 27 anni, suo fratello più piccolo Suhell, di 23 anni, e Mahmoud Jreri, di 24 anni. Tutti e 3 sono nati e cresciuti negli slums di Lod, una cittadina israeliana a circa 20 km da Gerusalemme dove convivono israeliani ebrei, arabi musulmani e cristiani. Il gruppo è nato nel 1998 e al centro della loro musica c'è stata fin dall'inizio la rivendicazione per il popolo palestinese di una vera libertà, di una vera dignità e di un vero rispetto dei loro diritti. Nelle loro canzoni essi combinano rap e hip hop con strumenti tipici arabi e melodie musicali arabe e del medioriente. Cantano in arabo, israeliano e inglese, cosi da farsi capire da tutti. Il loro primo disco, Stop Selling Drugs, risale al 1998, mentre nel 2001 è stata realizzata la canzone Min Irhabi (che significa "Chi è il Terrorista?"), che è stata scaricata dal web da più di 1 milione di persone, presto ha incominciato a essere cantata in molte manifestazioni per il popolo palestinese ed ha avuto una diffusione internazionale, soprattutto in Francia. Nel 2006 è uscito il loro ultimo album, IHDA (che significa "Dedica"). I Dam, anche grazie al loro passaporto israeliano, possono girare il mondo e portare le loro canzoni di protesta anche in altri paesi, ma essi fanno anche molti concerti non solo in Israele, ma anche nei territori occupati palestinesi, dove spesso si esibiscono gratis su palchi mobili in giro per le strade. Per conoscere meglio i Dam, questo è il loro sito, questi sono alcuni loro video, mentre in questa pagina è possibile leggere un'intervista a loro in italiano. in e avete iniziat

martedì 5 maggio 2009

El culpable soy yo, il nuovo disco di Cristian Castro

E' uscito il nuovo album di Cristian Castro, intitolato El culpable soy yo. Si tratta di un cd che contiene sia canzoni scritte dallo stesso Castro, sia brani scritti da altri autori, tra cui AB Quintanilla, Luigi Giraldo, Patricia Loaiza, América Jiménez, Gloria España, e Edgar e Esteban Cortázar. Per questo nuovo lavoro Castro s'è avvalso della collaborazione di produttori noti come Kiko Cibrian, Armando Ávila, Cristian Leuzzi e AB Quintanilla. Il singolo di lancio del cd, che dà il titolo dell'album, è una balada il cui testo è stato scritto da Gloria España. Questa la tracklist completa dell'album:
1. En Este bar
2. Como Dos Tontos
3. Ten Valor
4. Por La Espalda
5. Mi Bien Amada Y Yo
6. Nuestra Verdad
7. No Me Digas
8. No Engañes Al Amor
9. Eres Tú
10. El Culpable Soy Yo
11. No Me Digas (versione balada)
Qui è possibile ascoltare il singolo El Culpable Soy Yo.

mercoledì 29 aprile 2009

La milonga, la musica argentina alle origini del tango

La milonga è un genere musicale e un tipo di ballo nato in Argentina, che però ha avuto una certa diffusione anche in Uruguay. Il suo luogo di nascita è la regione argentina del Rio de la Plata e la sua data di nascita è posta agli inizi del XIX secolo, quando la milonga si è diffusa nelle sale da ballo dove si trovava a ballare la gente più povera. Nel suo dna ci sono influenze della musica africana, della musica creola e della musica europea che in quel periodo iniziava ad arrivare nei paesi dell'America Latina. La milonga ha un ritmo simile ad altri generi diffusi nel continente sudamericano, come l'habanera, il candombe e il tango, tra cui forse l'habanera si può considerare un po' come il progenitore della milonga, mentre il tango una sua derivazione, nonostante poi quest'ultimo ebbe molta più popolarità della milonga. Tanto per far capire lo stretto legame con l'habanera, basti dire che la milonga era anche chiamata l'habanera dei poveri, per sottolineare la sua diffusione negli strati più umili della società argentina. Nonostante gli stretti legami con questi generi, il ritmo della milonga, veloce e vivace, è tuttavia ben riconoscibile a gli orecchi di chi ha una certa familiarità con queste musiche. Spostandosi dall'Argentina all'Uruguay, nella zona di Montevideo s'è diffusa ed è nota una forma di milonga che viene chiamata milongón. Tornando in Argentina si possono distinguere una milonga urbana e una milonga campera, e spesso il termine milonga, che ha un significato che include un riferimento all'uso della parola e che indica uno stato di litigio e di confusione, è riferito anche alla sala da ballo dove si balla questa musica, una sala spesso circolare, molto ampia, con i tavolini intorno e dove le coppie ballano muovendosi in cerchio in senso antiorario lungo la circonferenza esterna della pista. In questi video è possibile ascoltare e vedere ballare la milonga.

martedì 21 aprile 2009

La chacarera, musica folkloristica argentina

La chacarera è un genere musicale e un ballo tipico argentino, il suo luogo di nascita sembra essere la città argentina di Santiago del Estero e le sue origini sembrano risalire agli inizi del XIX secolo. Infatti il suo nome compare già in alcuni scritti dei primi decenni del 1800, anche se poi la consacrazione della chacarera come genere musicale e la sua diffusione in tutta l'Argentina, e non solo, si ebbe a partire dal 1900. Infatti fu allora che 2 artisti argentini di grande fama, Andrés Chazarreta e Manuel Gómez Carrillo citarono per la prima volta nelle loro opere la chacarera. La diffusione di questa musica folcloristica argentina si dice sia molto intrecciata da una parte ai movimenti sociali e culturali che, in un'epoca, quella tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, in cui era iniziato un forte fenomeno di urbanizzazione, propugnavano un ritorno alle tradizioni originarie e rurali dei nativi argentini, dall'altra agli influssi del romanticismo europeo nel paese latinoamericano. La melodia della chacarera è molto allegra e vivace, e spesso è caratterizzata da quattro fasi musicali in cui si alternano parti strumentali e parti cantate. Al cambio di fase musicale corrisponde anche un cambio nella coreografia del ballo. La chacarera è un ballo di coppia in cui uomo e donna si pongono uno di fronte all'altra scandendo il tempo musicale con il battito delle mani. Di seguito i due alternano vueltas in cui si scambiano di posto e intrecciano il loro cammino tenendo le braccia in alto, e momenti in cui l'uomo, tornato nella posizione originaria di fronte alla donna, effettua passi di danza e virtuosismi con i piedi, chiamati zapateo. Tra i musicisti e i gruppi di chacarera più famosi, si possono ricordare Atahualpa Yupanqui, Los Hermanos Abalos, e i più recenti Dúo Coplanacu e Peteco Carabajal. Per ascoltare e vedere ballare un po' di chacarera, è possibile guardare questi video, tra cui questo video e quest'altro mostrano bene come si balla una chacarera, mentre questo è un simpatico video con una chacarera un po' particolare, ballata da pinguini.

martedì 7 aprile 2009

La chula, musica tipica brasiliana del Recôncavo Baiano e del Rio Grande do Sul

E' un genere musicale brasiliano molto legato alla tradizione culturale afro-brasiliana, derivata dagli schiavi africani arrivati in Brasile. Si chiama chula e in Brasile viene suonata e ballata soprattutto in due zone precise, quella del Recôncavo Baiano e quella del Rio Grande do Sul. La prima forma di chula si può ascoltare soprattutto nella città di Santo Amaro da Purificação e nella zona circostante ed è una variante del samba de roda. Tra gli interpreti più importanti che hanno reso popolare la chula del Recôncavo Baiano vi sono Jorge Potugal, Roberto Mendes, Raimundo Sodré, ma soprattutto Zè da Lelinha, a cui è stato dedicato questo video. La chula del Recôncavo Baiano si balla in cerchio, e a turno alcuni ballerini si mettono al centro del cerchio facendo alcuni passi caratteristici. La chula di Rio Grande do Sul è un'altra danza tipica, che viene ballata esclusivamente dagli uomini, che effettuano passi tipici su una sorta di bastone di legno lungo circa 4 metri situato a terra. In entrambe le zone del Brasile dove si suona, si canta e si balla chula, questo ritmo non caratterizza solo i giorni di festa e le manifestazioni folcloristiche, ma è il ritmo che accompagna la vita quotidiana dei brasiliani che vivono lì. Qui è possibile vedere alcuni video sulla chula del Recôncavo Baiano, mentre qui è possibile vedere un video dove si balla la chula di Rio Grande do Sul.

martedì 31 marzo 2009

I CantaMilano, la tradizione di Milano nella musica dialettale milanese

I CantaMilano sono un gruppo di musica dialettale milanese che intende rievocare la tradizione di Milano con canzoni scritte e cantate in milanese. Il gruppo è composto da 4 artisti: Angelo Truffi, voce, Marco Biassoni, alla chitarra, Luigi Villa, detto Gigino, alla fisarmonica, e Giuseppe Brescia, alla chitarra. Il loro repertorio comprende sia canzoni scritte da loro stessi, sia canzoni degli autori milanesi più noti al pubblico meneghino, come Valdi, D'anzi, Di Miccoli e Rossi. Numerose sono le loro reinterpretazioni o i loro arrangiamenti di famose canzoni milanesi. Per i CantaMilano cantare le canzoni sulla vecchia Milano in dialetto milanese significa tramandare la tradizione del capoluogo lombardo e contribuire a valorizzare la sua storia, i suoi valori e le sue specificità culturali e sociali. Allegria e malinconia allo stesso tempo caratterizzano i loro concerti, in cui i CantaMilano alternano canzoni ad aneddoti e racconti. Tra i loro album più famosi Tekno osteria, Milan se canta inscì, Sciura Maria, i 2 volumi di Milano canta, Storia Passada, L'etutaunaltramusica, i 2 volumi di Tuccinpista, CantaMiJazz e Canzon per i fiori. Per conoscere meglio i CantaMilano, questo è il loro sito, mentre questo è un video che li ritrae durante una loro esibizione in tv.

martedì 24 marzo 2009

La Banda del villaggio solidale, gruppo di musicisti rom rumeni

E' nata nel 2005 nella Casa della Carità di Milano dopo lo sgombero del campo nomadi di via Capo Rizzuto. Si chiama Banda del villaggio solidale ed è un gruppo musicale formato da musicisti rom rumeni: Mihai Alina e Alimãnitu Somna le 2 voci, Mihai Sever e Alimãnitu Florin alle fisarmoniche, Tãnasie Aurel al violino, Panicã Marin alla batteria, Costantin Ion alla chitarra e Iancu Sever alla chitarra e basso. Questi musicisti suonano musica gitana, musica rom, e musica della tradizione culturale rumena, che mescola allegria e nostalgia, con ritmi sempre incalzanti. Nello stesso anno di nascita, per la banda rom subito un'esibizione importante, all'interno dello spettacolo di Djelem Djelem, parola e canti. Questa è stata solo la prima di una lunga serie di spettacoli che il gruppo di musicisti rom ha poi fatto girando l'Italia in lungo e in largo. La banda ha poi partecipato a diversi festival di musica etnica, al Festival dell'Economia di Trento, al Sing Sing Festival di Milano e al Festival biblico di Vicenza. In occasione della rassegna musicale MiTo-Settembre musica, La Banda del villaggio solidale ha dato vita alla rassegna Il viaggio musicale dei gitani. All'attivo della Banda del villaggio solidale per ora un cd, intitolato Original rom big band. Qui è possibile vedere un video che riprende la banda durante una loro esibizione a nel quartiere di Quarto Oggiaro di Milano.

martedì 17 marzo 2009

La Fábrica, il nuovo cd di merengue di Kinito Mendez

Si chiama La Fábrica ed è il dodicesimo album di Kinito Mendez, grande interprete del merengue dominicano. Nel nuovo album del cantante dominicano, si può ascoltare l'hit di lancio del nuovo cd El Choborón. Interessanti anche il duetto A Mi No Me Importa con il gruppo dominicano Pochy Familia y La Coco Band e la bachata composta da Enrique Feliz, A costilla de ella. Questa la tracklist completa del nuovo cd di Kinito Mendez:
1. Alabalo
2. A Mi No Me Importa
3. La Matadora
4. A Costilla De Ella
5. El Choborón
6. Pero Dime Ke Lo Ke
7. La Colorá
8. El Pap
á De Los Amores
9. No Te Desespere
10. Hoy Se Bebe
11. La Jeva Loca
Qui è possibile ascoltare i brani del cd.

martedì 10 marzo 2009

Walter Valdi, la musica milanese della Milano popolare

Walter Valdi, pseudonimo di Walter Pinnetti, è stato uno degli esponenti di maggior spicco della musica popolare milanese. Nato a Cavenago Brianza nel 1930, nel palazzo del '600 che oggi ospita il municipio,Walter si trasferì a Milano ancora bambino. Siccome il padre era avvocato, sia lui che le sue 2 sorelle seguirono da grandi la carriera forense, ma fin da giovane coltivò anche le sue vere passioni, quelle della musica, del teatro e del cabaret, unite all'interesse per la cultura meneghina, assimilata nella sua famiglia. Negli anni dell'università, fece scuola di mimo al Piccolo Teatro di Milano, e iniziò a scrivere su alcune riviste artistiche goliardiche. Fu qui che iniziò ad usare il suo pseudonimo che lo rese famoso, Walter Valdi, dato che la sua professione ufficiale e il buon nome della famiglia gli consigliavano prudentemente di nascondere la sua vera identità. Nel 1963 partecipò come mimo alla Fiera dei Sogni, trasmissione televisiva condotta da Mike Bongiorno, e da lì entrò in contatto con il Derby Club, casa degli artisti e dei comici più famosi di Milano. Da allora iniziò a comporre molti brani musicali in dialetto milanese, che poi spesso lui dava ad altri artisti da cantare. Tra le sue canzoni più famose Il palo della banda dell'Ortica, La busa noeuva, Quand Milan l'era Milan, Vaca putanga, Ringhera, Coccodì e coccodà. La Milano che Walter Valdi cantava era la Milano dei quartieri popolari, delle periferie, dei poveri, dei barboni, della gente semplice. Le sue canzoni raccontavano la vita di questa Milano, con cinico umorismo e con una satira che indicava con il sorriso le difficoltà, i problemi, i paradossi, ma anche le qualità positive del popolo più milanese di Milano. Purtroppo nel 2003 l'artista milanese è venuto a mancare per problemi di cuore. Per incominciare a conoscere la produzione musicale di Walter Valdi, qui è possibile vedere alcuni video con le sue canzoni.