giovedì 12 giugno 2008
Nuru Kane, dal Senegal al Marocco con la musica gnawa
Nuru Kane, il cui vero nome è Papa Nouroudine Kane, è un artista senegalese, nato a Dakar negli anni '70 del secolo scorso e trasferitosi a Parigi a metà degli anni '90 del secolo scorso, dove ha potuto presto dimostrare la qualità della sua voce e l'abilità nel suonare diversi strumenti. Ma la svolta nel percorso musicale di Nuru Kane è arrivata dopo un viaggio in Marocco, che gli permise di entrare in contatto con la realtà della musica gnawa, o gnaoua, legata al gruppo etnico degli Gnawa appunto, che sono discendenti di quegli africani che furono portati come schiavi secoli fa dall'Africa occidentale al Marocco attraverso il deserto del Sahara. La musica gnawa è una delle musiche più primitive del continente africano e rappresenta anche un legame musicale tra i paesi africani del Mali e del Senegal, e i loro paesi confinanti, e i paesi del nord Africa, in particolare il Marocco. Nuru Kane fu cosi colpito dalla musica gnawa che al suo ritorno dal Marocco si portò a Parigi il guimbri, uno degli strumenti più usati nella musica gnawa, una sorta di liuto a 3 corde, e formò una band di gnawa che si chiamò Bayefall Gnawa. Nel gruppo c'erano anche Thierry Fournel, che suonava l'oud, la chitarra e il sanza, e Djeli Makan Sissoko, che suonava n'goni e tama. Essi iniziarono ad esibirsi a Parigi e nel 2004 parteciparono al famoso Festival del deserto in Mali. Nel 2006 è uscito il loro primo album, Sigil, un disco in cui la musica gnawa si unisce ai ritmi della musica senegalese. I brani dell'album trattano temi religiosi e spirituali, ma anche storici, con particolare riferimento al periodo delle violenze colonizzatrici; a questo primo album ne sono seguiti altri 2: Number One Bus, del 2010, e Exile, del 2013. Per conoscere meglio Nuru Kane, questo è il suo sito, qui si possono trovare i suoi cd, mentre questi sono alcuni video con sue canzoni e interpretazioni.
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