martedì 11 maggio 2010
Matisyahu e il suo hasidic reggae, dove si mescolano cultura ebraica e reggae
Il suo nome d'arte è Matisyahu, quello vero è Matthew Paul Miller, ed è noto per trasformare in musica reggae i testi della Torah e della cultura ebraica, dando cosi vita ad un genere musicale tutto suo che viene chiamato hasidic reggae. Matisyahu è nato nel 1979 a West Chester, in USA, in una famigla di ebrei ortodossi. Da ragazzo ha una fortissima reazione di rifiuto nei confronti della rigida educazione ortodossa impartitagli dai genitori, fino a quando, all'età di 16 anni, va in Israele; proprio durante quel viaggio comincia un cammino di conversione, che lo porta, nel 2001, a diventare, o meglio a ridiventare, ebreo ortodosso, membro della comunità ultraortodossa Lubavitch. Nel 2004 esce il suo primo cd, Shake off the dust... Arise, e intanto si fa conoscere cantando ai concerti del gruppo rock dei Phish. Nel suo primo cd è contenuta la canzone King without a crown, che gli permette di farsi conoscere anche oltreoceano, in Europa. Nel 2005 esce l'album live del suo concerto ad Austin, in Texas, intitolato Live at Stubb's. E l'anno successivo Matisyahu pubblica Youth, un album che ha un enorme successo e che rappresenta un grande salto di qualità per il cantante americano, in cui al reggae si affiancano ritmi molto rock. Sempre lo stesso anno, nel 2006, esce anche No place to be, seguito, nel 2009, dal cd Light. Matisyahu ha fatto diverse tournèe sia in USA che nel resto del mondo. Oltre alla particolarità di combinare ritmi rap e hip hop ai testi della Torah e, talvolta, alle melodie tipiche di una preghiera, Matisyahu si distingue anche per le sue ottime abilità di beat boxer, e per il suo modo di vestire, molto inusuali per un rapper: camicia bianca, giacca e cappello nero e barba lunga e incolta, nello stile dell'ortodossia ebraica appunto. Per conoscere meglio Matisyahu, questo è il suo sito, mentre qui è possibile vederlo in azione in alcuni video.
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