Si chiama Mari Boine ed è una cantante di origine sami; appartiene cioé a quell'antico popolo del nord Europa che ancora oggi vive in alcune regioni dei paesi scandinavi. Mari canta sia in lingua sami che in altre lingue, tra cui soprattutto l'inglese, e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non pesca solamente dal repertorio della musica tradizionale del suo popolo e della sua terra, il joyk, ma nella sua musica ha portato anche elementi di altri generi musicali provenienti da tutto il mondo, tra cui jazz, rock e altre musiche folkloristiche, tra cui per esempio la musica andina del Sud America. Mari s'è schierata spesso apertamente in difesa della sopravvivenza della minoranza etnica e culturale costituita dal suo popolo, ma è sempre stata restia a diventare un simbolo, seppur positivo, della resistenza del popolo e della cultura sami. Mari Boine appare quindi come una cantata ben piantata nelle sue origini, ma aperta anche al mondo esterno a quello delle sue origini. Al suo attivo Mari Boine ha una dozzina di album, dal primo, uscito nel 1985 e intitolato Jaskatvuoa maá, a quello uscito nel 2009, Sterna Paradisea; tra tutti i suoi lavori discografici, forse il più noto è Gula Gula, che contribuì molto a far conoscere Mari Boine al di fuori dei propri confini nazionali. Per chi volesse conoscere meglio la musica, la storia e le canzoni di Mari Boine, questo è il suo sito, questa è la sua pagina su MySpace, mentre qui si possono ascoltare in video alcune sue canzoni.
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