giovedì 31 maggio 2007
La musica gagaku, la musica orchestrale di corte del Giappone
La musica gagaku (parola composta da due parole: "ga" che vuol dire "elegante", e "gaku" che vuol dire "musica"), è la musica orchestrale di corte che arrivò in Giappone nel 453, quando 80 musicisti furono inviati dal regno coreano di Silla (Shiragi in giapponese) per partecipare alla celebrazione di un funerale imperiale. La musica gagaku è eseguita tradizionalmente presso la corte imperiale e in alcuni templi buddisti e santuari schintoisti. Essa può essere classificata secondo due criteri: in base alle origini storiche del repertorio e in base alla prassi esecutiva. La classificazione storica distingue tra tögaku, musica proveniente dalla Cina o dall'India, e komagaku, musica originaria della Corea o della Manciuria. I due termini fondamentali nella classificazione della prassi esecutiva gagaku sono: bugaku, ossia musica che accompagna la danza, e kangen, musica puramente strumentale. L'organico della musica gagaku è costituito da un'orchestra che può comprendere fino a venti strumenti appartenenti a tre categorie: fiati, corde e percussioni. Gli strumenti a fiato comprendono un oboe (sciciriki o hichiriki), un organo a bocca (sho) e un flauto (ryûteki nel togaku, komabue nel komagaku); se invece nell'ambito gagaku viene eseguita una musica religiosa shintoista, il flauto usato è un kagurabue. Gli strumenti a corda includono una cetra a 13 corde (koto) e uno o più liuti piriformi a 4 corde (biwa); essi però non vengono usati nell'accompagnamento di danze (bugaku). Tra gli strumenti a percussione si annoverano un grande tamburo sospeso (gaku-daiko) e un piccolo gong anch'esso sospeso (shoko). Nel togaku colui che dirige il gruppo usa un piccolo tamburo a barile (kakko), suonato con due bacchette, mentre nel komagaku usa un tamburo più grande a forma di clessidra (san no tsuzumi), percosso su un solo lato da una bacchetta. Per avere un'idea di come sia la musica gagaku, è possibile vedere alcuni di questi video.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento